Nell’ultimo periodo, la scena politica di Lanzarote è stata scossa da una disputa che mette in luce le tensioni tra il PSOE e Coalizione Canaria. La vicesecretaria insulare del PSOE, Ariagona González, ha espresso un deciso rifiuto alle affermazioni fatte dai rappresentanti di Coalizione Canaria durante una conferenza stampa tenutasi recentemente. Al centro della controversia c’è la richiesta avanzata dal Governo delle Canarie nei confronti di Juan Manuel Sosa, insieme a richieste di dimissioni nei confronti della segretaria insulare del PSOE, Loli Corujo.
La controversia sul pagamento dello stipendio
Ariagona González ha sottolineato che nel corso della passata legislatura, si è sviluppata una vera e propria controversia riguardante l’amministrazione responsabile del pagamento dello stipendio di Juan Manuel Sosa. Quest’ultimo, in qualità di funzionario della Comunità Autonoma, si trovava al centro di un dibattito tra il Governo delle Canarie e il Cabildo di Lanzarote. Secondo quanto riferito da González, è importante chiarire che le questioni giuridiche emerse non hanno mai messo in discussione il diritto di Sosa di ricevere il suo stipendio, bensì si sono concentrate sulla definizione di quale istituzione dovesse farsi carico del pagamento.
González ha infatti specificato che il tema centrale affrontato anche in Parlamento era quello della responsabilità amministrativa, piuttosto che un’asserita illegittimità del compenso. Le problematiche attinenti al pagamento della retribuzione si sono pertanto rivelate più una questione di burocrazia interna che di diritti negati. La posizione del PSOE è chiara: non è mai stata messa in discussione la legittimità di Sosa a percepire il suo stipendio come funzionario pubblico.
La richiesta del Governo delle Canarie e la mancanza di trasparenza
González ha quindi puntato il dito contro il Governo delle Canarie, evidenziando la problematicità della richiesta avanzata attraverso il Servizio Canario di Salute. Secondo la vicesecretaria del PSOE, tale richiesta sarebbe viziata da mancanza di chiarezza, in quanto al Consiglio Consultivo non sarebbero stati forniti tutti i documenti necessari per una valutazione accurata del caso. Ciò ha portato a un’approfondita analisi esclusivamente basata su alcuni aspetti limitati del fascicolo, trascurando informazioni fondamentali.
La mancanza di trasparenza si riflette nell’incapacità del Consiglio di esaminare la completezza del caso di Sosa, ingenerando un dibattito parziale e fuorviante sul tema. González ha affermato che, contrariamente a quanto sostenuto da Coalizione Canaria, Juan Manuel Sosa ha effettivamente comunicato il suo cambio di ruolo dopo essersi unito al Gruppo di Governo, contestando quindi le affermazioni riguardanti la sua mancata comunicazione.
Strategie politiche e fallimenti dell’amministrazione
Per la vicesecretaria del PSOE, l’intero scenario presenta segni di una strategia di vendetta orchestrata da Coalizione Canaria. González ha descritto questa situazione come una distrazione dai reali problemi affrontati dalla comunità di Lanzarote. A suo avviso, l’amministrazione guidata da Oswaldo Betancort si troverebbe in difficoltà nel gestire le emergenze locali, portando così i suoi rappresentanti a cercare di distogliere l’attenzione su fallimenti e incapacité gestionali, utilizzando il caso di Sosa come una sorta di “cortina di fumo“.
La critica di González si concentra sull’inadeguatezza dell’attuale governo nel risolvere questioni gravi che affliggono l’isola, come la cattiva qualità delle infrastrutture idriche e la crisi agricola. Lamenta che, nonostante le difficoltà dei cittadini, il presidente Betancort si sarebbe concesso una vacanza a spese della comunità, aggiungendo un ulteriore livello di insoddisfazione popolare.
Ripercussioni e considerazioni finali
Infine, González ha espresso la sua indignazione di fronte alla richiesta di dimissioni fatta da membri di Coalizione Canaria nei confronti di Loli Corujo. Secondo la vicesecretaria, è allarmante vedere i leader di un partito accusati di comportamenti illeciti, come l’acquisto di beni immobili con fondi non dichiarati, chiedere ora la testa di un esponente del PSOE. Questo aspetto evidenzia il clima di conflitto e contraddizioni all’interno della politica di Lanzarote, invitando a riflettere sulla necessità di un dibattito più sincero e costruttivo, piuttosto che basato su attacchi reciproci e strategie dissociative.