In un contesto di crescente malcontento per il modello turistico delle Canarie, il governo locale ha presentato un articolato piano di 51 misure destinate a rispondere alle sfide economiche, sociali e ambientali delle isole. Questo piano scaturisce da un intenso lavoro di cinque mesi che ha coinvolto esperti di diverse discipline, università e enti locali, ed è stato concepito per favorire una gestione più accorta delle risorse legate al turismo.
L’importanza delle misure delineate
L’elaborazione delle 51 misure si inserisce nell’ambito di cinque tavole di lavoro attivate durante la Conferenza dei Presidenti delle Canarie. Durante questi incontri, oltre un centinaio di esperti ha collaborato per affrontare questioni chiave come la redistribuzione della ricchezza turistica, la pianificazione territoriale e la gestione della demografia. Le misure mirano non solo a risolvere problematiche immediate, ma anche a garantire una sostenibilità a lungo termine, impegnandosi per un orizzonte di politiche che si estende per i prossimi 25-30 anni.
La presentazione del piano coincide con manifestazioni in tutta l’arcipelago, un chiaro segno che la popolazione richiede un cambio di rotta nel settore turistico, tradizionale motore dell’economia locale. In particolare, l’analisi ha evidenziato come quattro isole rappresentino il 95% della popolazione totale e il 97% delle risorse turistiche, mentre le isole di La Palma, La Gomera e El Hierro lottano contro fenomeni di inquinamento e invecchiamento demografico.
Proposte di azioni concrete e attuazione
Di fronte a tali disparità, il governo ha annunciato misure specifiche per migliorare la qualità della vita sulle isole meno popolate e per garantire un accesso equo alle risorse turistiche. Tra le proposte spiccano la necessità di aggiornare la Legge del Suolo del 2017 per facilitare l’accesso alla casa, incentivare la formazione linguistica e professionale nel settore turistico, e modificare le normative fiscali in favore delle comunità rurali. Inoltre, sarà potenziato il sistema di trasporto pubblico per i 47 municipi con meno di 10.000 abitanti.
Da lunedì 21 ottobre fino al 15 novembre, i cittadini avranno l’opportunità di esprimere la loro opinione su queste misure attraverso consultazioni pubbliche online. Questo approccio dialogato sottolinea l’intento del governo di rendere le politiche non solo più inclusive, ma anche più adatte alle peculiarità di ciascuna isola. Il piano prevede inoltre che le misure, una volta approvate, si riflettano nei bilanci futuri dell’amministrazione locale, in particolare nel budget del 2025.
Riflessioni sulle sfide e opportunità future
Alfonso Cabello, portavoce del governo delle Canarie, ha dichiarato che ogni misura è stata concepita tenendo conto di tre dimensioni fondamentali: economica, sociale e ambientale. Durante la conferenza, è stata sottolineata la necessità di riconoscere le differenze tra le isole e l’inadeguatezza di un approccio generico che non tenga conto delle realtà locali. “Con quattro isole che dominano la scena turistica e tre che affrontano gravi problemi di spopolamento, è fondamentale adottare strategie di intervento diverse.”
Il governo ha espresso una concezione “trasversale” delle politiche, richiamando la necessità di attuare cambiamenti attraverso una maggiore cooperazione tra le istituzioni. Tutto ciò dovrebbe facilitare una mobilitazione di risorse e competenze, rendendo le politiche più efficaci e pertinenti. Le azioni saranno orientate a garantire la protezione dei territori e a stimolare lo sviluppo di attività sostenibili, come il turismo e l’agricoltura responsabile.
Mari Brito, presidente della Federazione Canarina dei Comuni, ha insistito sulla necessità di semplificare le procedure burocratiche, mentre Sergio Rodríguez della Federazione Canarina delle Isole ha avvertito dell’importanza di tener conto delle esigenze specifiche di ciascuna isola. “La strada da percorrere è ancora lunga, ma le aspettative dei cittadini sono chiare e richiedono risposte concrete e tempestive.”