Isole Canarie

Il futuro incerto della scuola infantile di Costa Calma: il Comune coinvolto in una difficile situazione legale

Critiche all’amministrazione di Pájara dopo la sentenza di sfratto per la Scuola Infantile di Costa Calma, con opposizione che chiede azioni concrete e soluzioni per le famiglie coinvolte.

Alla luce della recente sentenza che ordina lo sfratto della Scuola Infantile di Costa Calma, si intensificano le critiche nei confronti del Comune di Pájara. Le forze politiche di opposizione segnalano la mancanza di azioni efficaci da parte dell’amministrazione locale, sollevando interrogativi sulla gestione della situazione. L’articolo esplorerà le implicazioni di questa sentenza e la risposta dell’amministrazione comunale.

Il futuro incerto della scuola infantile di Costa Calma: il Comune coinvolto in una difficile situazione legale

Il contesto della sentenza e le responsabilità del Comune

La decisione del tribunale di Pájara di disporre lo sfratto per precario della Scuola Infantile di Costa Calma è stata accolta come una conseguenza prevedibile della gestione della situazione da parte dell’amministrazione comunale. Secondo le forze di opposizione, il fatto che il Comune non si sia presentato all’asta pubblica del immobile è apparso “incomprensibile”. Si segnala che l’immobile in questione non è di proprietà comunale e che, pertanto, il Comune non aveva diritti legali per permanere nella struttura oggetto di contesa.

Questa mancanza di azione ha portato a conseguenze gravi, non solo per la scuola infantile, ma anche per le famiglie che dipendono dai servizi educativi offerti. I rappresentanti di Juntos Por Pájara e Nueva Canarias hanno enfatizzato come l’attuale proprietario dell’immobile, che ha acquisito la proprietà tramite un’asta, abbia tentato in diverse occasioni di stabilire un dialogo con i rappresentanti del Comune per raggiungere un accordo che permettesse al Comune di acquistare il bene. Tuttavia, tali tentativi non sono mai stati seguiti da negoziati concreti.

La reazione del Comune e le preoccupazioni delle famiglie

In risposta alla sentenza, il Comune ha annunciato l’intenzione di presentare un ricorso in appello. Tuttavia, gli esperti avvertono che tale azione non potrebbe portare a risultati favorevoli per l’amministrazione. La paura è che il ricorso serva solo a confermare la sentenza originale, comportando un ulteriore aumento dei costi a carico dell’ente pubblico.

Le famiglie coinvolte hanno espresso grande preoccupazione per la loro situazione, in quanto l’amministrazione continua a comunicare che lo sfratto non avverrà. Questa comunicazione è stata ricevuta con scetticismo dai genitori, che chiedono chiarimenti e misure concrete piuttosto che dichiarazioni di intenti. La loro richiesta è chiara: è necessario un accordo che stabilisca una soluzione per la Scuola Infantile di Costa Calma.

Critiche alla gestione del governo locale

Ulteriori critiche sono state rivolte al gruppo di governo del Comune, accusato di “assoluta paralisi” nella gestione degli affari pubblici. Le forze di opposizione, inclusi AMF e PP, ribadiscono che solamente l’opposizione sta attivamente proponendo soluzioni e discutendo questioni cruciali in Consiglio, mentre l’amministrazione resta passiva. Questo immobilismo è considerato inaccettabile da chi rappresenta i cittadini, dato che i problemi del Comune continuano ad accumularsi senza risposta.

La situazione attuale ha portato i partiti di opposizione a lanciare un appello all’amministrazione, sottolineando l’urgenza di adottare misure immediate e efficaci. Le richieste spaziano dalla necessità di migliorare i servizi pubblici fino a una risposta alle esigenze della comunità che non è stata soddisfatta per lungo tempo.

Attraverso questi sviluppi, emerge un quadro complesso riguardo alla gestione della scuola infantile e al coinvolgimento dell’amministrazione comunale, evidenziando la necessita di un intervento deciso per garantire un futuro stabile per le famiglie della zona.