In un momento in cui i rischi legati al cyberbullismo e alla salute mentale dei giovani stanno attirando l’attenzione, la Coalizione Canaria si è fatta portavoce di una iniziativa fondamentale in Congresso. Questo sforzo mira a lanciare nuovi investimenti e risorse pubbliche per affrontare l’uso improprio della tecnologia da parte dei minori e garantire un ambiente più sicuro e sano per l’infanzia e l’adolescenza.
La proposta della Coalizione Canaria
La portavoce della Coalizione Canaria al Congresso dei Deputati, Cristina Valido, ha annunciato il supporto a misure nuove ed efficaci per contrastare il cyberbullismo e migliorare la salute mentale dei giovani. La proposta si basa su studi che dimostrano come un cattivo utilizzo dei dispositivi elettronici possa influenzare negativamente il benessere sociale e la salute mentale degli adolescenti. Valido ha sottolineato i cambiamenti sostanziali portati dalle nuove tecnologie, che, sebbene offrano opportunità in ambito sociale, lavorativo ed economico, rappresentano anche un accesso a comportamenti dannosi che possono influenzare gravemente la società.
In particolare, la proposta prevede un potenziamento della protezione digitale della salute mentale dei giovani attraverso programmi di formazione per le famiglie. Questi programmi mirano ad aumentare la consapevolezza riguardo ai rischi connessi all’uso dei social media e a migliorare la capacità di gestione che i genitori possono avere sui comportamenti online dei propri figli. Un elemento chiave della proposta è la necessità di identificare le vulnerabilità delle piattaforme, che spesso attirano l’attenzione dei giovani per monetizzare i loro dati.
Critiche al dibattito politico
Cristina Valido ha espresso preoccupazione per il fatto che, finora, la discussione sulle misure da adottare ha portato a pochi risultati concreti. La portavoce ha messo in evidenza come l’interferenza da parte di partiti politici e i conflitti tra di essi abbiano ostacolato l’avanzamento necessario per dare vita a misure effettive. Valido ha insistito sull’importanza di concentrare l’attenzione sugli interessi generali, piuttosto che sulla partigianeria politica, lamentando che le azioni politiche siano state frenate dal confronto tra partiti. Ha sottolineato l’urgenza di adottare il regolamento europeo sui servizi digitali, al fine di dare attuazione a normative che possano davvero proteggere i più giovani.
Iniziative e strumenti proposti
La proposta di legge sulla salute digitale prevede lo sviluppo di strumenti accessibili in applicazioni dedicate alla disintossicazione digitale. Questi strumenti consentirebbero agli utenti di monitorare quanto tempo trascorrono online e quali tipi di contenuto consumano. Valido ha ribadito che, sebbene le nuove tecnologie offrano molte opportunità, non è stato creato un piano chiaro per un uso responsabile dei mezzi digitali.
Fra le misure avanzate in Congresso, vi è una raccomandazione rigorosa riguardante l’uso di smartphone, che dovrebbe essere rinviato fino all’età di quattordici anni, e il consentire l’accesso a Internet e ai social media solamente al raggiungimento dei sedici anni. Valido ha messo in evidenza l’importanza di non trascurare il futuro digitale, sottolineando che la giovane generazione è già immersa in un’epoca di connessione che richiede un approccio strategico per garantire un utilizzo consapevole e sicuro delle tecnologie.
Normative per la protezione dei giovani
Oltre alle misure già menzionate, verranno promossi regolamenti che vietano la progettazione di contenuti nocivi come lo scroll infinito, le notifiche in tempo reale e la riproduzione automatica di video o giochi. Le autorità pubbliche sono incoraggiate a promuovere buone pratiche, come la disattivazione delle notifiche, l’utilizzo di sistemi di raccomandazione basati su criteri temporali e modalità grafiche appropriate per ridurre il tempo di utilizzo e il consumo strumentale delle tecnologie.
In questo modo, sarà avviato un camino verso l’adozione di normative che garantiscano che i servizi di social media siano progettati per essere etici e rinuncino a pratiche ingannevoli o manipolatorie, che possano influenzare negativamente le decisioni degli utenti riguardanti la protezione dei propri dati personali.