Isole Canarie

Il Governo spagnolo si impegna a trasferire 100 milioni per l’assistenza ai minori non accompagnati a Tenerife

Il presidente delle Canarie, Fernando Clavijo, annuncia un impegno finanziario di 100 milioni di euro dal Governo spagnolo per affrontare l’emergenza dei minori non accompagnati e riformare la legge sull’immigrazione.

Recentemente, il presidente delle Canarie, Fernando Clavijo, ha fatto importanti annunci riguardanti il sostegno governativo per far fronte all’emergenza dei minori non accompagnati che arrivano nelle isole. Durante un incontro con la ministra delle Finanze, María Jesús Montero, è stato confermato un impegno finanziario significante da parte del Governo spagnolo.

Il Governo spagnolo si impegna a trasferire 100 milioni per l'assistenza ai minori non accompagnati a Tenerife

Aiuti finanziari per gestire l’emergenza migratoria

Fernando Clavijo ha reso noto che il Governo di Spagna si è impegnato a trasferire 50 milioni di euro, come previsto nel bilancio, a cui si aggiungeranno ulteriori 50 milioni. Questi fondi sono destinati a supportare l’accoglienza e l’assistenza ai minori non accompagnati che continuano ad arrivare sulle coste delle Canarie. Clavijo ha sottolineato che la situazione attuale rappresenta una sfida senza precedenti e che le isole non possono affrontare da sole la pressione migratoria. “Le Canarie non possono sopportare quest’onere da sole. È fondamentale che si adottino misure concrete e condivise per gestire l’accoglienza,” ha affermato il presidente.

A dicembre, i due governi si incontreranno nuovamente per riesaminare le spese e valutare se c’è bisogno di aumentare ulteriormente le risorse allocate. Questo incontro seguirà la discussione sulla modifica della Legge sull’Immigrazione, che prevede una redistribuzione dei minori tra le diverse comunità autonome spagnole. Questo cambiamento legislativo è percepito come una soluzione necessaria e urgente per affrontare la questione migratoria in maniera più equa.

La necessità di riformare la legge sull’immigrazione

Clavijo ha ribadito l’importanza di avere una risposta definitiva al fenomeno migratorio. Durante la riunione si è discusso di come le misure temporanee, sebbene necessarie, non possano sostituire una riforma strutturale e sostenibile della legislazione. “Dobbiamo lavorare verso una riforma che porti sollievo e chiarezza a tutte le amministrazioni coinvolte,” ha dichiarato.

Il presidente ha espresso fiducia nel fatto che le riunioni future possano portare a un dialogo proficuo con il Governo centrale, al fine di garantire un supporto adeguato e coordinato. “Continueremo a creare opportunità di dialogo affinché si possa trovare una soluzione duratura che garantisca il benessere dei minori e della società locale,” ha spiegato Clavijo.

Questa discussione si inserisce in un contesto più ampio, caratterizzato da flussi migratori sempre più intensi attraverso la rotta atlantica, che sta sollecitando una rinnovata attenzione sulle politiche di asilo e immigrazione in tutta Europa.

Incontro sui bilanci futuri

Nell’ambito dell’incontro, Clavijo ha anche discusso delle questioni economiche in sospeso che necessitano di trasferimenti dal Governo centrale. Il presidente ha messo in evidenza l’importanza di avere bilanci pubblici adeguati che permettano alle amministrazioni locali di pianificare in modo efficace le risorse e le risposte legate alle necessità della cittadinanza.

“Siamo sempre stati chiari riguardo alla necessità di avere risorse sufficienti per far fronte alle esigenze dei cittadini. Collaboreremo all’approvazione del nuovo bilancio 2025, a condizione che vengano rispettate le nostre richieste e gli impegni precedentemente assunti,” ha concluso Clavijo. Questa affermazione evidenzia un approccio collaborativo tra le autorità regionali e nazionali, volta a garantire il sostegno necessario per gestire sia le attuali sfide migratorie sia le esigenze socio-economiche a lungo termine delle Canarie.

Le informazioni condivise durante questa riunione risultano cruciali in un periodo di crescente incertezza rispetto ai temi dell’immigrazione e della sicurezza sociale, ponendo le basi per un dialogo che potrebbe avere un impatto significativo sulla gestione delle risorse e sull’organizzazione dei servizi per i giovani vulnerabili.