Il 26 ottobre, l’Auditorio Insular di Fuerteventura sarà il palcoscenico di un evento straordinario: il festival MASDANZA, giunto alla sua ventinovesima edizione, offrirà uno spettacolo gratuito a partire dalle ore 20.30. Questa è un’opportunità imperdibile per il pubblico di assistere a performance di danza contemporanea, che vedrà protagonisti otto talentuosi danzatori provenienti da diverse nazioni, impegnati nell’interpretazione di cinque opere coreografiche. Le creazioni provengono da artisti rinomati di Germania, Francia, Cipro, Cina e Italia, che si sono distinti per le loro proposte innovative e coinvolgenti, già apprezzate in contesti simili a Gran Canaria.
Le opere in programma
Durante la serata, il pubblico avrà l’occasione di assistere a diverse esibizioni di grande impatto visivo ed emotivo. Tra queste spicca “We Shall Meet In The Place Where There Is No Darkness“, una creazione dei coreografi tedeschi Selene Martello e Dario Wilmington. Questa coreografia trae ispirazione dalla celebre opera distopica “1984” di George Orwell e dalle surrealistiche opere di René Magritte. Attraverso la danza, i due interpreti esploreranno tematiche legate alla sorveglianza e alla manipolazione della vita quotidiana, presentando una società che si presenta come utopica ma che, in realtà, è profondamente controllata.
La performance metterà in scena una civiltà in cui gli individui sono ridotti a mere pedine di un copione prestabilito, costretti a vivere in un continuo stato di illusioni e segreti. Questa dualità tra conoscenza e ignoranza sarà al centro della narrazione coreografica, creando un’esperienza che invita a riflettere sulle dinamiche di potere nelle relazioni umane.
Riflessioni sul tempo con Clémence Juglet
Un’altra delle emozionanti proposte artistiche sarà “Tengo que“, opera della coreografa e danzatrice francese Clémence Juglet. Questo pezzo si propone di esplorare il complesso rapporto che gli esseri umani hanno con il tempo, un tema che suscita ansia e introspezione. Juglet suggerisce che “il tempo ci ossessiona: ci terrorizza e alimenta un senso di colpa, creando un incessante bisogno di ottimizzazione della nostra esistenza.“
Attraverso la danza, l’artista intende rappresentare la frenesia della vita moderna, dove si è costantemente spinti a dare il massimo, talvolta a scapito del proprio benessere. La coreografia mette in luce come questa corsa contro il tempo ci porti a trascurare il nostro valore intrinseco, a favore di una performance illusoria. La riflessione critica messa in atto da Juglet rappresenta un invito a rivalutare le nostre priorità e a riconnetterci con il nostro autentico io, oltre le pressioni esterne.
“Dead Mouse“: tra trauma e resilienza
La performer cipriota Milena Ugren Koulas presenterà “Dead Mouse“, interpretata da Theo Samsworth e Christopher Mills. Questa coreografia affronta in modo profondo i temi del trauma e della resilienza, frutto di un intenso lavoro di ricerca durato cinque anni. La coreografa indaga le reazioni umane in situazioni estreme di pericolo: quando combattere o fuggire non sono opzioni praticabili, l’istinto di sopravvivenza porta a una forma di totale immobilità.
Il “farsi il morto” rappresenta una risposta biologica al dolore e alla paura, che aiuta a limitare il trauma e favorisce eventualmente una ripresa dalla situazione critica. Ugren Koulas esplora come il supporto e l’amore da parte di altre persone possano contribuire allo sviluppo della resilienza, creando una narrazione che parla della speranza e del potere della comunità di guarire e superare le avversità.
Il trionfo della danza con Shuchang Chen
Una delle ospiti più attese è la coreografa e danzatrice cinese Shuchang Chen, laureata come miglior interprete in 29MASDANZA. La sua performance, intitolata “This Woman“, esplora la disciplina e le sfide vissute dalle donne in Asia orientale. Chen affronta temi di sfruttamento e contenimento, portando alla luce difficoltà invisibili ma reali, cercando, attraverso la danza, di dare voce a una generazione di donne che si trovano a lottare per la propria libertà e identità.
Il contesto del festival MASDANZA
Il festival MASDANZA è coordinato da Natalia Medina Santana ed è organizzato dalla produttrice Qué Tal Estás S.L., con il supporto dell’Area Cultura del Comune di Las Palmas de Gran Canaria. Questo evento rappresenta una piattaforma di grande rilevanza per la danza contemporanea, promuovendo la cultura e l’arte locale e internazionale. L’iniziativa è anche sostenuta da enti pubblici come il Ministero della Cultura e il Governo delle Canarie, sottolineando l’importanza di investire nella cultura come strumento di trasformazione sociale e di promozione del talento artistico.