Un nuovo intervento legislativo ha preso forma nei giorni scorsi alle Canarie, con il Plenario della Camera regionale che ha approvato una Proposta Non di Legge avanzata dal Gruppo Parlamentare Socialista. Questo provvedimento chiede al Governo delle Canarie di attivarsi in collaborazione con le amministrazioni locali per promuovere l’approvazione, l’aggiornamento e la gestione dei piani speciali per i BIC Conjunti Storici presenti nell’arcipelago. I socialisti, attraverso un comunicato stampa, sottolineano l’importanza di difendere e valorizzare il patrimonio storico, architettonico e culturale delle varie isole.
L’importanza dei BIC Conjunti Storici
La proposta, sostenuta dal deputato socialista Marcos Bergaz, evidenzia che i BIC Conjunti Storici rappresentano una parte fondamentale del “ricco patrimonio culturale, architettonico e storico” delle Canarie. Attualmente, cinque delle isole possiedono almeno un Conjunto Històrico. Tra i luoghi menzionati troviamo la Villa di Betancuria a Fuerteventura, il Conjunto Historico di Teguise a Lanzarote, il quartiere di Vegueta a Gran Canaria, il centro storico di Santa Brígida e quello di San Cristóbal de La Laguna a Tenerife. Ancora, Santa Cruz de La Palma e le sue aree storiche si aggiungono ai 46 BIC distribuiti tra Lanzarote e La Graciosa, Fuerteventura, Gran Canaria, La Palma e Tenerife.
La legge 11/2019, promulgata il 25 aprile, ha come obiettivo la protezione e la valorizzazione di questi patrimoni, raccogliendo i principi già stabiliti dalla legge 4/1999. È importante notare come la responsabilità della gestione e della creazione di piani speciali ricada sui comuni e come la normativa consenta ai cabildos insulari di intervenire nel caso in cui non vengano rispettati questi obblighi.
Le difficoltà nella pianificazione e approvazione
Nonostante l’importanza e il valore riconosciuti ai BIC Conjunti Storici, la proposta esprime una seria preoccupazione: la maggior parte di questi complessi è priva di un Piano Speciale, con solo 12 dei 46 BIC attualmente dotati di tale strumento, malgrado alcuni siano stati dichiarati decenni fa. Bergaz ha affermato che sia il Parlamento delle Canarie sia il Governo locale non possono rimanere indifferenti a questa situazione, che evidenzia le difficoltà nel concludere i procedimenti di approvazione, revisione o modifica di strumenti di pianificazione.
Secondo Bergaz, è palese come esistano numerose ragioni per cui queste approvazioni tardano ad arrivare — dalla tecnica alla politica, fino a problemi di bilancio e lunghi tempi di attesa. La lentezza con la quale vengono approvati questi strumenti non può passare inosservata.
Le responsabilità delle istituzioni
La proposta non dimentica di richiamare l’attenzione sulla legge 11/2019, la quale ha l’intento di affrontare il problema dell’inattività delle amministrazioni pubbliche nel processo di approvazione degli strumenti di protezione del patrimonio culturale. Inoltre, il diritto spagnolo, in particolare l’articolo 46 della Costituzione, sottolinea che i poteri pubblici devono garantire la conservazione del patrimonio culturale.
Infine, l’Statuto di Autonomia delle Canarie, grazie all’Articolo 137, conferisce alla Comunità Autonoma di Canarias un’autorità esclusiva in materia di cultura e patrimonio storico, artistico e architettonico, rendendo quindi urgente l’implementazione di misure adeguate per dotare i BIC Conjunti Storici delle necessarie pianificazioni speciali per garantire la loro protezione e valorizzazione.