Isole Canarie

Proteste a Gran Canaria: famiglie e residenti in lotta per i loro diritti

Crescono le proteste a Gran Canaria: famiglie di giovani disabili e residenti di El Secadero chiedono attenzione alle loro difficoltà, denunciando maltrattamenti istituzionali e condizioni di vita insoddisfacenti.

La situazione a Gran Canaria si fa sempre più tesa, con un crescente numero di proteste che hanno luogo davanti al Cabildo, il governo dell’isola. In particolare, le famiglie in attesa di una sistemazione nei centri occupazionali e i residenti del quartiere El Secadero stanno sollevando la loro voce contro quello che definiscono un “maltrattamento istituzionale“. Le manifestazioni, avvenute il 25 ottobre 2024, hanno come obiettivo quello di richiamare l’attenzione delle autorità sulle difficoltà che affrontano ogni giorno.

Proteste a Gran Canaria: famiglie e residenti in lotta per i loro diritti

La protesta delle famiglie in attesa di assistenza

Una delle manifestazioni più significative è stata organizzata dalla piattaforma “Ora che facciamo”, in cui famiglie con giovani disabili che hanno superato i 21 anni si sono riunite per chiedere maggiore attenzione da parte dell’amministrazione locale. Ruth Santana, la rappresentante del gruppo, ha espresso la frustrazione delle famiglie, sottolineando che, nonostante le promesse della consigliera di Politica Sociale, Isabel Mena, le loro richieste rimangono inascoltate. Gli eventi che hanno portato a questa protesta risalgono a più di un anno fa, quando è stata annunciata una revisione delle politiche per l’assistenza ai disabili, senza però che si siano visti i risultati attesi.

Le famiglie denunciano che i loro figli continuano a rimanere a casa, senza alcuna opportunità di partecipare ad attività occupazionali, creando non solo un problema di inclusione sociale ma anche di salute mentale. Inoltre, l’assenza di una lista di attesa chiara per i servizi disponibili aumenta l’ansia e l’incertezza tra le famiglie, che si sentono abbandonate e ignorate.

È un appello urgente che invita le autorità a prendere in seria considerazione la situazione, non solo per il benessere dei ragazzi, ma anche per quello dei genitori e delle comunità chiunque si trovi in situazioni simili. Oltre ai diritti dei disabili, l’organizzazione richiede trasparenza nella gestione delle risorse e promesse politiche chiare.

Le richieste dei residenti di El Secadero

In una scena parallela a quella delle famiglie in attesa di assistenza, i residenti di El Secadero hanno fatto sentire la propria voce in merito a questioni riguardanti la viabilità e la sicurezza stradale nel loro quartiere. La loro protesta si è concentrata sulla recente riorganizzazione del traffico lungo la GC-110, che ha portato a un significativo disagio alla comunità, rendendo più difficile l’accesso diretto al centro della città.

I residenti, facendo fronte comune, hanno richiesto la revoca delle modifiche al traffico, sostenendo che queste misure hanno avuto un impatto negativo sulla qualità della vita nel loro quartiere. Il rinnovato sistema viario, secondo le loro affermazioni, ha ostacolato non solo l’accesso ai servizi essenziali, ma ha anche aumentato il rischio di incidenti stradali.

I manifestanti hanno utilizzato striscioni e megafono per esprimere il loro malcontento, chiedendo un incontro con i rappresentanti del governo locale e una revisione delle decisioni prese riguardanti la viabilità. Anche in questo caso, il sentimento predominante tra i residenti è quello di sentirsi trascurati e poco ascoltati dalle autorità che dovrebbero garantire il loro benessere e sicurezza.

Un quadro di protesta e richiesta di giustizia

Le manifestazioni che hanno avuto luogo davanti al Cabildo di Gran Canaria rappresentano solo una frazione delle crescenti tensioni sociali nell’isola. Entrambi i gruppi – le famiglie dei giovani disabili e i residenti di El Secadero – evidenziano la necessità di maggiore comunicazione e ascolto da parte del governo insulare. Questo clima di protesta riflette una volontà collettiva di non accettare più situazioni di ingiustizia, sia nel campo dei diritti dei disabili sia nelle condizioni di vita quotidiana.

Il futuro delle politiche sociali e delle decisioni infrastrutturali a Gran Canaria si trova dunque in una fase critica, dove le istanze dei cittadini riescono a farsi sentire e a richiedere risposte chiare da chi è preposto alla gestione della cosa pubblica. Il compito delle autorità sarà adesso quello di affrontare queste problematiche in modo serio e tempestivo, per evitare che queste manifestazioni diventino l’unico mezzo attraverso il quale le comunità possono esprimere il proprio disagio.