L’affitto vacazionale sta diventando un fenomeno sempre più rilevante nel panorama urbano delle città spagnole, richiedendo pertanto una pianificazione attenta e una gestione efficace. Jéssica de León, consigliera del Turismo e dell’Occupazione del Governo delle Canarie, ha recentemente visitato Sevilla per esplorare come la capitale andalusa stia affrontando la regolamentazione di questa attività. La questione diventa cruciale per garantire il diritto a una casa dignitosa e confrontarsi con le esigenze turistiche della popolazione.
L’importanza della pianificazione urbanistica
Durante la visita a Sevilla, Jéssica de León ha sottolineato che l’introduzione di appartamenti turistici in qualsiasi area deve avvenire attraverso una pianificazione urbanistica ben strutturata, a cui devono lavorare le amministrazioni comunali. Ha lodato l’approccio responsabile di Sevilla, evidenziando come la città stia cercando di gestire il fenomeno degli affitti brevi a beneficio del bene comune e dei diritti abitativi. Secondo De León, l’obiettivo è anche preservare l’attrattiva turistica della città, per la quale una pianificazione adeguata può garantire la conservazione dell’identità territoriale e delle tradizioni locali.
Sevilla è stata dunque presentata come un modello di best practice nel panorama spagnolo. La consigliera ha elogiato il modo in cui la città non ha ignorato le proprie competenze in merito e si sta attivamente impegnando nel recupero di una situazione che potrebbe altrimenti sfociare in un’eccessiva pressione turistico-immobiliare.
Incontro sul futuro del turismo e della regolamentazione
Insieme a De León, ha partecipato all’incontro Miguel Ángel Rodríguez, direttore generale di Ordinamento, Formazione e Promozione Turistica. L’incontro si è tenuto presso il Municipio di Sevilla con il primo vice-sindaco Juan Bueno, il delegato per le aree di Urbanismo e Ambiente Juan de la Rosa e il manager del settore Urbanismo, Fernando Vázquez. Nel corso della riunione, sono stati discussi i temi legati alla regolazione degli usi turistici della residenza, illustrando le strategie adottate da Sevilla.
In particolare, la visita coincise con la quinta edizione del “Tourism Innovation Summit“, un’importante conferenza che ha raccolto oltre settemila professionisti del settore per discutere delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie in grado di ottimizzare i processi e migliorare l’esperienza dei visitatori. Tali eventi sono fondamentali per condividere buone pratiche e per mutuare esperienze tra le diverse città.
L’esperienza delle Canarie
Durante il suo intervento, De León ha messo in luce come tre comuni canari, ovvero Las Palmas di Gran Canaria, Pájara e Granadilla de Abona, abbiano già avviato processi di regolamentazione simili. Queste iniziative, a livello locale, mirano a evitare le criticità legate al sovraffollamento turistico, emulando la strategia adottata in altre grandi città spagnole come Madrid e Palma di Maiorca. De León ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una sinergia tra diverse amministrazioni per affrontare in modo sostenibile la diffusione degli affitti vacazionali.
Rodríguez ha spiegato che il Governo delle Canarie ha condiviso un progetto di legge per l’uso turistico degli immobili con quanto già avviato in Andalusia, riscontrando simile interesse nei meccanismi attuativi. È stato messo in evidenza anche il fatto che fa parte del piano regolatorio l’imposizione di un tetto massimo per la conversione di abitazioni in affitti turistici, una strategia che sembra promettere risultati in termini di ordine pubblico e abitativo.
Le misure adottate da Sevilla
Da parte sua, Juan de la Rosa ha dichiarato che Sevilla sarà la prima città andalusa a stabilire regole per gli affitti turistici, in seguito all’entrata in vigore del decreto della Junta di Andalusia a marzo. Ha spiegato che è stato condotto un lavoro meticoloso per elaborare uno studio sulle esigenze e le limitazioni dell’indirizzamento verso gli affitti brevi, approvato in un recente consiglio comunale.
L’approccio prevede misure specifiche per le zone sovraffollate, come El Casco o Triana, dove non verranno più autorizzate nuove attività di affitto turistico. Inoltre, saranno redatti rapporti trimestrali per monitorare l’impatto di queste misure, accompagnati dall’implementazione di dichiarazioni di responsabilità soggette a verifica. Queste strategie congiunte puntano a una gestione più rigorosa degli affitti vacazionali, con l’obiettivo di trovare un equilibrio sostenibile tra le esigenze locali e le pressioni turistiche.