Le Canarie isole di Lanzarote e Fuerteventura sono conosciute per il loro paesaggio desertico e la scarsità di acqua, una risorsa fondamentale per la vita quotidiana dei residenti. Con precipitazioni annuali che non superano i 200 metri cubi, principalmente nei mesi autunnali e invernali, gli abitanti di Lanzarote hanno sviluppato sistemi ingegnosi per raccogliere e conservare l’acqua piovana. Fra queste soluzioni vi è la costruzione delle alcogidas, che rappresentano un’importante tradizione culturale e storica dell’isola.
Le alcogidas: ingegnose costruzioni per la raccolta dell’acqua
Le alcogidas sono strutture strategicamente posizionate lungo le pendici delle montagne di Lanzarote, concepite per facilitare il deflusso dell’acqua piovana. Costruite per raccogliere l’acqua che scorre dalle colline, queste strutture erano essenziali per garantire la disponibilità dell’acqua nei periodi di siccità. Al termine di queste pendenze si trovavano ampie cisterne, capaci di immagazzinare quantità significative di acqua, utilizzata poi a scopi agricoli, per il bestiame e per il consumo umano.
In un’epoca in cui non esistevano tubazioni né impianti di desalinizzazione, la capacità di raccogliere e conservare l’acqua piovana era vitale per la sopravvivenza. Le alcogidas testimoniavano l’adattamento delle comunità locali a un ambiente difficile, trasformando un elemento scarso in una risorsa preziosa per la comunità.
Con l’introduzione della prima impianto di desalinizzazione nel 1964, l’uso delle alcogidas ha subito un drastico calo. Queste strutture, un tempo fondamentali per la vita quotidiana, sono state sempre più abbandonate a favore delle nuove tecnologie, che hanno garantito una fornitura costante e più comoda di acqua per la popolazione.
Utilizzo delle ere nella vita quotidiana
Oltre alla raccolta dell’acqua, le ere – spazi aperti utilizzati principalmente per la mietitura dei cereali – svolgevano anche un ruolo importante nella vita sociale e culturale degli abitanti di Lanzarote. Questi luoghi erano dedicati alla trilla, una fase fondamentale della lavorazione dei cereali come orzo, mais e grano, e venivano tradizionalmente utilizzati con l’ausilio dei cammelli, animali storicamente connessi all’isola.
La trilla, in cui si separava la buccia dal chicco, era un lavoro laborioso ma cruciale per il sostentamento degli abitanti. Inoltre, le ere fungevano anche da spazi per eventi sociali e feste. Prima della costruzione di piazze con scenari per eventi, le ere erano il luogo preferito per ballare durante le verbenas e per svolgere gare di lotta, elementi vitali della cultura comunitaria di Lanzarote.
Patrimonio storico e valore culturale
Oggi, le alcogidas e le ere rischiano di passare inosservate per le nuove generazioni di lanzaroteños, che spesso non riconoscono la loro importanza storica. Queste strutture, parte integrante del paesaggio isolano, rappresentano un’eredità culturale che ha permesso ai nostri antenati di superare le difficoltà legate all’assenza di risorse idriche.
Riconoscere e valorizzare queste costruzioni è fondamentale per preservare la storia e le tradizioni di Lanzarote. Per questo motivo, il Comune di Yaiza ha accolto favorevolmente la proposta del PSOE di recuperare e tutelare le ere, con l’obiettivo di includerle nell’Inventario Architettonico Municipale. Inoltre, si prevede l’installazione di pannelli informativi che possano educare la popolazione riguardo la loro storia e il loro valore culturale.
Alcogidas significative di Lanzarote
Lanzarote ospita diverse alcogidas, quasi tutte di dimensioni ridotte, ma due di esse si distinguono per la loro grandezza. La prima si trova nel nord dell’isola, nel comune di Haría, alle pendici del Volcán de La Corona. Questa alcogida è nota per la sua capacità di raccogliere l’acqua grazie alla sua posizione geografica e si estende per oltre un chilometro.
La seconda, altrettanto imponente, si trova tra i comuni di La Asomada e Conil, nel comune di Tías. Qui, l’importanza delle alcogidas è accentuata dalla presenza di un clima ancora più arido, rendendo cruciale la raccolta dell’acqua piovana per la comunità locale. Questi due esempi non solo rappresentano soluzioni pratiche a un problema secolare, ma sono anche testimoni dell’ingegno e della resilienza degli abitanti di Lanzarote.