La giustizia ha dato un colpo di grazia al Comune di Arrecife, costringendolo a saldare un debito di oltre 4 milioni di euro. La condanna è legata alla gestione dell’ex sindaco Eva de Anta del PSOE che, secondo le sentenze, non ha rispettato le risoluzioni giudiziarie. Questo articolo esamina i dettagli di questa situazione, le implicazioni finanziarie per il Comune e la storia delle espropriazioni che hanno portato a questa condanna.
Il debito e le espropriazioni storiche
Il contesto di questo debito risale a circa trent’anni fa, quando un’amministrazione del Partito Socialista ha proceduto all’espropriazione di un terreno nella zona del Charco de San Ginés, noto anche come “solare insieme a Ginory“. Questa espropriazione è tornata alla ribalta quando nel luglio del 2016, il Tribunale Superiore di Giustizia delle Canarie ha stabilito che il Comune doveva pagare 20.012.266 euro, più gli interessi legali, agli eredi di Aurora Paloma Fúster. Già nel 2006 il valore della stessa espropriazione era stato fissato a 31 milioni di euro da parte del Giudice Provinciale di Espropriazione, che nel 2010 ne ha confermato il valore a 20 milioni.
La gestione di Eva de Anta, sindaco del PSOE dal 2019, è stata caratterizzata da un’interruzione nell’applicazione di queste risoluzioni, il che ha portato a un aggravamento della situazione. Infatti, nel marzo 2019, il Giudice dell’Amministrazione Contenziosa n. 3 di Las Palmas ha penalizzato il governo socialista per non aver rispettato i termini imposti dal tribunal, innalzando il tasso d’interesse dal 3% al 5% sui 20 milioni fissati in precedenza.
La nuova sentenza del tribunale
Il 3 ottobre 2024 si è chiusa questa controversia con una nuova sentenza del Tribunale Superiore di Giustizia delle Canarie , che ha stabilito con precisione l’importo totale che il Comune di Arrecife deve versare. Secondo il tribunal, gli interessi moratori sono stati fissati a 4.034.714,03 euro, mentre gli interessi processuali ammontano a 8.203.382,85 euro. Dopo aver considerato i pagamenti già effettuati, il debito residuo che il Comune deve ancora saldare è di 6.058.024 euro, come riportato nei calcoli del ricorso in appello.
Questa sentenza non solo chiude il contenzioso ma mette in evidenza la responsabilità della gestione passata, richiamando l’attenzione su come le decisioni amministrative possano avere ripercussioni finanziarie nel lungo termine.
La gestione del debito e i passi futuri
Il Comune di Arrecife ricorda che nel 2019, durante il mandato dell’allora sindaco Astrid Pérez , è stato approvato un piano di pagamento per onorare l’indennità per l’espropriazione. Questo piano, supportato dalla giustizia, ha previsto un tasso d’interesse favorevole del 0,41%, consentendo così un significativo risparmio sugli interessi legali. Tuttavia, durante il mandato della de Anta, questo piano non è stato accettato, contribuendo ad aggravare la situazione economica dell’ente locale.
Attualmente, il Comune ha già versato il capitale principale e gran parte degli interessi legali. Con la recente sentenza, il saldo residuo dovrà essere coperto nel breve periodo, evidenziando nuovamente la necessità per l’amministrazione di gestire le finanze in modo più oculato.
Riflessioni sul futuro economico di Arrecife
Il Comune di Arrecife ha affermato che la risoluzione del debito legato all’espropriazione di Ginory rappresenta una mossa positiva per la città. Con il pagamento, si interrompono anche gli interessi legali, portando a un notevole risparmio nel lungo termine. I dati storici sugli interessi pagati per l’occupazione del suolo evidenziano le difficoltà economiche che l’amministrazione ha dovuto gestire nel corso degli anni.
Infine, il TSJC ha confermato che l’unico debito restante da saldare ammonta a 6.058.024 euro, come calcolato nel ricorso in appello. Questa chiusura del capitolo rappresenta non solo una responsabilità finanziaria da adempiere, ma anche un’opportunità di apprendimento per future gestioni amministrative, sottolineando l’importanza di onorare le risoluzioni giudiziarie e gestire i debiti pubblici in modo trasparente e responsabile.