Eva García Barahona, un’infermiera residente a Fuerteventura, ha recentemente ricevuto un prestigioso riconoscimento dal governo peruviano per il suo impegno nel campo umanitario e per il suo contributo a un importante progetto di cooperazione internazionale. Questo premio evidenzia il suo ruolo fondamentale nella formazione e nel supporto agli studenti di infermieristica della Universidad Nacional de Trujillo, rendendola l’unica professionista sanitaria spagnola a ricevere tale onorificenza. La sua esperienza e dedizione nel settore vengono celebrate non solo come un traguardo personale, ma anche come un esempio di collaborazione internazionale nel campo della sanità.
Un’importante iniziativa di cooperazione internazionale
La professionista ha spiegato in una recente intervista su Radio Insular come la sua partecipazione al progetto Volontariato Iberoamericano di Sviluppo Universitario le abbia permesso di costruire un ponte tra la comunità sanitaria spagnola e gli studenti provenienti da diverse nazioni latinoamericane, con una particolare attenzione al Perù. Il progetto, attivo da ben diciotto anni, ha come obiettivo principale il miglioramento della formazione e delle opportunità professionali per studenti provenienti da ambienti svantaggiati. Eva ha sottolineato la necessità di sostenere questi giovani, affinché possano avere accesso a un’istruzione di qualità, regalandogli la possibilità di un futuro professionale migliore.
Il suo coinvolgimento nel progetto VIDE è nato grazie a un invito del coordinatore generale Juan Antonio Cabrera Huamán, che era a conoscenza della sua esperienza nell’insegnamento e nella gestione di progetti sanitari, in particolare quelli legati a malattie rare e oncologia. Da quel momento, Eva è diventata punto di riferimento per la coordinazione dell’area dedicata agli studenti, offrendo consulenza e supporto a chi aspira a diventare infermiere presso la Universidad Nacional de Trujillo.
Un sostegno fondamentale per gli studenti
Il riconoscimento ricevuto da Eva sottolinea l’importanza del suo contributo nell’affiancare gli studenti durante il loro percorso formativo. Questo supporto include non solo l’organizzazione di tirocini, ma anche la gestione di opportunità lavorative per i futuri professionisti della salute. Eva ha dichiarato: “Accompagniamo gli studenti dall’inizio alla fine del loro percorso di studi. Se necessitano, ci occupiamo di organizzare i tirocini e i contratti di lavoro.” Attraverso questa iniziativa, i giovani studenti peruviani hanno l’opportunità di costruire una carriera professionale che altrimenti potrebbe risultare inaccessibile a causa delle difficoltà economiche.
In aggiunta, il progetto VIDE include un programma speciale intitolato “Con affetto ai miei nonni”, nel quale gli studenti di infermieristica svolgono pratiche di cura con anziani che necessitano di assistenza domiciliare. Eva ha definito questo programma particolarmente significativo, evidenziando il valore della cura degli anziani e l’importanza della famiglia nel suo percorso di vita. La sua passione per questo progetto è palpabile: “Questo programma mi tocca il cuore, perché sono cresciuta con mia nonna e so quanto siano importanti i nostri anziani.”
Valore crescente della professione infermieristica
Durante l’intervista, Eva ha anche toccato il tema dell’evoluzione della percezione della professione infermieristica, sia in Spagna che all’estero. Secondo le sue osservazioni, negli ultimi anni la richiesta di infermieri spagnoli all’estero è aumentata sensibilmente, grazie all’alta qualità della formazione ricevuta nelle università spagnole. Tuttavia, in Spagna, la professione si trova ancora ad affrontare sfide in termini di riconoscimento, nonostante i progressi fatti. Eva ha commentato: “L’infermieristica è una professione molto apprezzata dalla popolazione, poiché siamo al fianco dei pazienti durante il loro percorso di cura. Tuttavia, esistono ancora distinzioni nel sistema sanitario che possono influenzare il ruolo degli infermieri.”
Eva ha anche notato un miglioramento nelle relazioni interprofessionali tra i diversi operatori sanitari: “Oggi, la differenza tra medico, infermiere e personale ausiliario non è così netta come prima. Lavoriamo tutti insieme per garantire la migliore assistenza possibile ai pazienti.”
La reazione dei colleghi e l’impatto personale
Il riconoscimento ricevuto da Eva ha avuto un forte impatto sia sulla sua carriera professionale che sulla percezione di colleghi e amici all’interno dell’Area di Salute di Fuerteventura. Molti dei suoi colleghi non erano a conoscenza della sua partecipazione al progetto VIDE e hanno reagito con sorpresa e orgoglio alla notizia della sua onorificenza. La stessa Eva ha rivelato che, quando ha ricevuto la notizia del riconoscimento, è rimasta “scioccata”. “È una notizia inaspettata. Si lavora con passione ma ricevere un riconoscimento così è una grande soddisfazione,” ha dichiarato con entusiasmo.
In questo modo, la storia di Eva non solo evidenzia il valore del suo lavoro, ma rappresenta anche un’importante testimonianza di come la cooperazione internazionale e il sostegno ai giovani possano contribuire a cambiamenti significativi nella formazione del personale sanitario, aprendo nuovi orizzonti per il futuro.