Fuerteventura sta facendo un importante passo avanti nella lotta contro la violenza di genere con l’avvio di un workshop di fotografia terapeutica dedicato a donne che sono state, o sono attualmente, vittime di abusi. Questa iniziativa, che prende il nome di “Mirarte, Taller de Fotografía Terapéutica”, è promossa dal Cabildo di Fuerteventura, tramite la Consejería de Acción Social e rappresenta un’opportunità unica per la crescita personale e il supporto emotivo nel contesto della violenza domestica.
L’importanza del workshop: supporto e empowerment
Il workshop di fotografia terapeutica si propone di creare uno spazio sicuro dove le partecipanti possano sentirsi accolte e supportate. L’iniziativa è frutto del lavoro congiunto del Servizio Specializzato di Assistenza alle Vittime di Violenza di Genere e dell’Area di Uguaglianza, ed è progettata per affrontare le problematiche della violenza attraverso metodi preventivi e di mediazione. Il focus del progetto è sull’empowerment delle donne, fornendo strumenti che possano favorire un percorso di guarigione e autovalutazione.
Nel contesto attuale, la violenza di genere rappresenta un tema di rilevanza sociale ed è fondamentale che vengano attuate iniziative come il workshop di fotografia terapeutica. Questi spazi non solo offrono un aiuto pratico, ma promuovono anche il rispetto e la costruzione di relazioni basate sull’amore per se stessi, aspetti cruciali per le donne che hanno vissuto esperienze traumatiche.
Autoritratto: un viaggio personale attraverso la fotografia
Il workshop si concentra in particolare sul genere dell’autoritratto, concepito come una modalità di esplorazione personale e tecnica. I partecipanti hanno l’opportunità di esplorare le proprie emozioni e esperienze attraverso l’uso dell’immagine. Il consigliere insulare, Víctor Alonso, sottolinea che questo formato fornisce una piattaforma per promuovere il sano amor proprio e il rispetto verso se stessi.
Durante l’attività, le partecipanti ricevono una formazione teorica che analizza il percorso storico dell’autoritratto nel contesto artistico e sociale, seguita da una componente pratica. Qui le donne utilizzano i propri telefoni cellulari per apprendere le basi della fotografia e dell’editing, creando immagini che non solo le ispirano, ma che riflettono anche la loro identità e il loro valore personale.
L’investimento emotivo e creativo in questo processo è significativo, poiché consente alle partecipanti di esprimere se stesse e le proprie emozioni in modi che potrebbero non essere possibili attraverso formati comunicativi tradizionali.
Competenze tecniche e artistiche: un approccio pratico
Oltre ai benefici terapeutici, il workshop di fotografia terapeutica offre anche un’importante formazione tecnica. Le partecipanti imparano a utilizzare le funzionalità fotografiche dei loro dispositivi mobili, familiarizzando con concetti base come la composizione dell’immagine, l’illuminazione e l’editing. Questo non solo arricchisce il loro bagaglio tecnico, ma apre anche a nuove forme di espressione personale.
La mancanza di competenze fotografiche può ostacolare molte donne nel loro percorso di autovalorizzazione; perciò, il workshop risponde a questa esigenza fondamentale, offrendo un’opportunità di apprendimento in un ambiente supportivo e non giudicante. Le abilità pratiche acquisite, unite alla riflessione personale stimolata dal lavoro fotografico, promettono di potenziare le donne, aiutandole a riconoscere e valorizzare il loro talento e le loro esperienze.
Un’iniziativa come questa rappresenta non solo una risposta alle necessità immediate delle donne colpite dalla violenza, ma si afferma anche come un passo verso un futuro più equo e giusto, dove il supporto e l’educazione in ambito artistico possono contribuire a costruire nuove opportunità di vita.