Isole Canarie

Tre italiani arrestati a Gran Canaria per traffico di sostanze stupefacenti

Tre italiani arrestati a Gran Canaria per traffico di droga: gestivano una piantagione di cannabis e vendevano sostanze stupefacenti tramite associazioni cannábiche. Sequestrati 4,5 kg di marijuana e hashish.

La lotta contro il traffico di droga continua intensamente a Gran Canaria, dove tre italiani sono stati arrestati con l’accusa di vendere sostanze stupefacenti tramite associazioni cannábiche insediate sull’isola. La notizia è stata confermata in un comunicato congiunto della Agenzia delle Entrate e della Polizia Nazionale, rivelando i dettagli di un’operazione complessa che ha messo fine a un’attività illegale ben organizzata.

Tre italiani arrestati a Gran Canaria per traffico di sostanze stupefacenti

Operazione antidroga congiunta

L’arresto è avvenuto nell’ambito di un’operazione che ha visto coinvolti diversi enti, tra cui la Direzione Adjunta di Vigilanza Doganale, la Polizia Nazionale e la Polizia Canaria. Avviata lo scorso marzo, l’operazione ha permesso di raccogliere evidence sufficienti per dimostrare che gli arrestati gestivano un’attività illecita. In particolare, i tre italiani avevano affittato un locale commerciale nella capitale dell’isola, Las Palmas, dove si dedicavano alla coltivazione di cannabis.

Le indagini condotte dalle forze dell’ordine hanno messo in luce la presenza di una vera e propria piantagione ‘indoor’, attrezzata per la coltivazione, la lavorazione e il trattamento della marijuana, con l’intento di vendere il prodotto a diverse associazioni cannábiche locali. Questo tipo di attività non solo rappresenta un reato contro la legge, ma mette in discussione anche la sicurezza e l’integrità della comunità.

Sequestro di sostanze stupefacenti

Al termine dell’operazione, la Polizia ha effettuato il sequestro di sostanze stupefacenti in diversi locali commerciali e presso l’abitazione degli arrestati. In totale sono stati trovati 4,5 chilogrammi di marijuana, 467 grammi di olio di hashish e 117 grammi di polline di hashish. Le forze dell’ordine hanno stimato che il valore di mercato di tali sostanze potrebbe raggiungere la cifra di 36.000 euro.

Questa significativa operazione di sequestro evidenzia quanto sia attivo il traffico di droghe nella regione, nonché l’impegno delle autorità nel contrastare tali attività illecite. Grazie all’operato congiunto di diverse forze di polizia, è stato possibile interrompere questo traffico e, presumibilmente, salvaguardare una parte della popolazione locale dall’accesso a sostanze pericolose.

Conseguenze legali e future azioni

Dopo gli arresti, i tre italiani sono stati portati davanti all’autorità giudiziaria competente. Nonostante le gravi accuse a loro carico, tutti gli arrestati sono stati rilasciati con l’obbligo di presentarsi alle autorità, in attesa di ulteriori sviluppi sulle indagini. Questa decisione solleva interrogativi sul futuro delle indagini e sulle eventuali misure che saranno adottate nei loro confronti.

La situazione rimane sotto osservazione da parte delle autorità, che continuano a monitorare l’andamento delle attività legate al traffico di sostanze stupefacenti nell’isola. Non è da escludere che l’operazione possa portare ad ulteriori arresti o svelare relazioni con altre reti di traffico di droga che operano sull’isola. Le forze dell’ordine ribadiscono l’importanza della collaborazione tra diverse agenzie per combattere efficacemente questo fenomeno criminale.