Lolita Molina, una donna di 90 anni originaria di Caideros de Gáldar e residente da cinquanta anni nel quartiere di Lomo Apolinario a Las Palmas de Gran Canaria, ha trasformato il suo garage in un autentico museo canario. Questo spazio è aperto a chiunque desideri conoscere e apprezzare le tradizioni e gli oggetti tipici delle Isole Canarie, offrendo un’esperienza unica per visitatori di tutte le età.
Da Caideros de Gáldar a Las Palmas: la vita e la passione di Lolita
Lolita Molina è una figura che incarna la ricchezza culturale delle Isole Canarie. Con una vita dedicata al lavoro e alla conservazione delle tradizioni, ha accumulato un patrimonio di oggetti e racconti che rappresentano una parte preziosa della storia locale. La sua casa, visibilmente influenzata dall’architettura tradizionale canaria, accoglie chiunque desideri entrare nel suo mondo. Appena si varca la soglia del suo garage, ci si imbatte in un aroma di storia e autenticità, che evoca memorie di un’epoca passata.
Lolita ha trascorso gran parte della sua vita lavorando come supervisore presso l’azienda Almacenes Número 1 e, successivamente, nel Pueblo Canario. La sua esperienza professionale l’ha arricchita e le ha permesso di raccogliere una vasta gamma di oggetti che oggi ornano il suo museo. Prima di ritirarsi, ha avuto l’idea di trasformare il suo garage, precedentemente riempito di “cachivaches”, in un luogo di esposizione, dove le persone possono ammirare ciò che ha collezionato nel corso degli anni.
Un viaggio nel tempo tra oggetti d’epoca
Il museo di Lolita non è solo un insieme di oggetti ma un vero e proprio viaggio nella storia delle Canarie. Tra le varie meraviglie esposte ci sono macchine da cucire vintage, orologi antichi e telefoni che raccontano di epoche lontane. Ogni pezzo ha una storia, una memoria legata a momenti di vita quotidiana, e ogni visitatore ha l’opportunità di immergersi in questi ricordi.
Un oggetto particolarmente significativo è una vecchia sedia per servizi igienici, utilizzata quando i bagni erano dislocati a notevole distanza. Lolita sottolinea che tale oggetto era considerato un lusso, accessibile solo ai più agiati. Con passione, racconta di come ha raccolto e conservato questi oggetti, elaborando un legame affettivo con ciascuno di essi. «Quando scendo e accendo la luce, mi ricordo di quanto sia stato difficile arrivare fin qui e spero che, quando non ci sarò più, vengano curati e rispettati», afferma con emozione.
L’importanza dell’educazione e delle visite scolastiche
Le scuole della zona come Sagrada Familia, San Vicente de Paul e il Pintor Néstor hanno capito il valore educativo del museo di Lolita. Gli studenti hanno l’opportunità di apprendere la storia di Gran Canaria in un ambiente stimolante e interattivo. Le visite vengono organizzate per far sì che i ragazzi possano esplorare e scoprire le tradizioni canarie direttamente attraverso gli oggetti esposti, rendendo l’esperienza educativa non solo informativa ma anche coinvolgente.
Tuttavia, non tutto è come Lolita spera. La signora è delusa quando alcune persone non prestano attenzione ai dettagli e alla storia degli oggetti presenti. “Alcuni visitatori si limitano a dare un rapido sguardo senza interessarsi realmente”, lamenta. La sua speranza è che chiunque visiti il suo museo possa apprezzare il suo amore per la cultura canaria e il legame con la storia della sua comunità. In ogni visita, desidera che ci sia un riconoscimento e una valorizzazione del suo impegno.
In questo modo, il garage-museo di Lolita Molina non è solo un luogo di esposizione, ma un vero e proprio ponte tra il passato e il presente, un riparo per la memoria delle Canarie.