Il 27 ottobre scorso, una serata che avrebbe potuto trasformarsi in un dramma, ha visto protagonisti i soccorritori della Compañía di Santa María de Guía, impegnati nel salvataggio di un turista danese smarritosi su un sentiero montano che unisce Risco e Artenara. Le difficoltà legate alle avverse condizioni meteorologiche e alla scarsa visibilità non hanno fermato le squadre di emergenza, che hanno mantenuto il contatto visivo con il turista fino a un intervento finale ben riuscito, come riportato dalla Guardia Civil.
L’inizio del soccorso
La Guardia Civil è stata avvisata della situazione nel tardo pomeriggio dello stesso giorno del 27 ottobre, quando il turista ha contattato l’ambasciata danese per segnalare il suo stato di smarrimento. Stava percorrendo il sentiero in solitudine e ha perso la direzione in una zona già segnata da incendi in passato. Questo evento ha suscitato immediatamente l’allerta delle autorità locali, che hanno attivato una serie di misure per garantire la sicurezza del turista.
A causa delle condizioni climatiche avverse, il turista non è riuscito a mantenere il sentiero, trovandosi presto disorientato. In seguito, la Guardia Civil ha attivato tutti i servizi di emergenza presenti sull’isola, inclusi i vigili del fuoco e le unità di Tejeda e San Mateo, per coordinare un’operazione di ricerca e salvataggio efficace. La situazione era particolarmente delicata, dato che la zona montuosa di Gran Canaria presenta un terreno molto accidentato e difficile da percorrere.
Le difficoltà del salvataggio
Durante le operazioni di ricerca, i soccorritori hanno dovuto affrontare l’ostacolo della scarsa visibilità notturna. Nonostante queste difficoltà, gli agenti della Guardia Civil di Tejeda, esperti del territorio, sono riusciti ad orientarsi e a individuare le luci della torcia del turista intorno all’una di notte. Questo contatto visivo ha rappresentato un passo vitale nel processo di salvataggio. Tuttavia, le condizioni geografiche della zona complicarono ulteriormente l’accesso ai servizi di emergenza, rendendo impossibile l’intervento immediato.
La natura irregolare del terreno e la fitta nebbia che avvolgeva la zona durante la notte hanno rappresentato delle sfide significative. Nonostante ciò, il fatto di essere riusciti a vedere il turista ha permesso ai soccorritori di agire, lanciando segnali di luce per guidarlo verso di loro. L’operazione di salvataggio, sebbene complessa, ha richiesto una coordinazione meticolosa tra le varie unità di emergenza.
Il salvataggio finale e le conseguenze
Dopo una notte di intenso lavoro e strategie tacite, il salvataggio del turista è stato finalmente portato a termine verso le 10 del mattino del giorno successivo. La Guardia Civil, in collaborazione con i vigili del fuoco del Consorzio, è riuscita a recuperare il danese, che si trovava in uno stato di ipotermia acuta. Questo recupero è avvenuto grazie a un’azione congiunta e a un’attenta valutazione delle condizioni del paziente.
Il turista è stato subito trasportato al centro medico di Artenara, per poi essere trasferito all’Ospedale Doctor Negrín di Las Palmas. Grazie alla prontezza dei soccorritori e alla loro esperienza, è stato evitato un epilogo tragico, evidenziando l’importanza di un coordinamento rapido ed efficace in situazioni di emergenza come questa. L’episodio non solo sottolinea la bellezza ma anche il potenziale rischio dei sentieri montani di Gran Canaria, invitando a un maggiore rispetto delle norme di sicurezza durante le escursioni.