A causa dell’allerta gialla per le prossime piogge, il Centro di Coordinazione Operativa Integrata di Valencia ha deciso di limitare il transito dei volontari in undici comuni della regione. Queste misure sono state attuate per prevenire complicazioni in seguito agli eventi meteorologici avversi, che hanno già causato danni significativi. Il Consigliere dell’Ambiente, Infrastrutture e Territorio, Vicente Martínez Mus, ha fatto il punto della situazione dopo l’ultima riunione del CECOPI, sottolineando l’importanza di prendere precauzioni.
Comuni coinvolti dalla restrizione
Le località interessate dalle limitazioni al transito dei volontari sono Aldaia, Alaquàs, Picanya, Sedaví, Paiporta, Benetússer, Alfafar, Massanassa, Catarroja, Albal e Beniparrell. La nuova disposizione stabilisce che i volontari, organizzati dalla Piattaforma del Volontariato, possono intervenire solo in quei comuni dove non è presente l’allerta gialla. Questo provvedimento è una misura di sicurezza essenziale per garantire l’efficacia delle operazioni di soccorso in corso.
Questa restrizione si integra con quelle già attuate dal CECOPI, che erano entrate in vigore dall’alba di venerdì e resteranno valide fino alla notte di domenica 3 novembre. Le prime limitazioni avevano lo scopo di facilitare le attività dei servizi di emergenza, già attivi nella zona a causa delle conseguenze della DANA .
Eccezioni e interventi emergenti
Nonostante queste restrizioni, il CECOPI ha previsto alcune eccezioni. I volontari e gli operatori dei servizi di emergenza possono comunque accedere ai centri sanitari e ai luoghi di lavoro, oltre a dover rispettare impegni professionali o legali. Inoltre, è permesso il ritorno al proprio domicilio e l’assistenza a persone vulnerabili, comprese quelle anziane, minorenni o con disabilità.
Un gruppo sanitario di risposta immediata è già stato attivato, collaborando con vari enti per coordinare le operazioni di soccorso. Il Consigliere alla Salute, Marciano Gómez, ha convocato una riunione con la Ministra Mónica García e diversi membri del personale medico per valutare l’emergenza sanitaria e i rischi epidemiologici correlati alla DANA.
Mobilitazione di risorse e riconoscimento della tragedia
Il Presidente del Governo spagnolo, Pedro Sánchez, ha annunciato il dispiegamento di altri 5.000 militari nelle zone colpite dalla DANA, oltre a 5.000 agenti della Polizia e della Guardia Civile impegnati nelle operazioni di salvataggio. Durante una conferenza stampa, ha manifestato il proprio cordoglio per le vittime e ha assicurato che il Governo è pronto a intervenire ulteriormente, se necessario. Ha sottolineato che le autorità valenciane sono le più adatte a comprendere le esigenze del territorio e ha esortato a richiedere ulteriori risorse statali se necessarie.
Finora, il bilancio delle vittime ha raggiunto le 211 unità, rendendo questa inondazione la seconda più mortale in Europa in questo secolo. La priorità del Governo resta quindi il recupero e l’identificazione delle vittime con il dovuto rispetto e dignità. Sono stati attivati 20 team per il recupero dei corpi, unità mobili di medicina legale e squadre di identificazione.
Ripristino dei servizi essenziali
Un’altra priorità è il ripristino dei servizi essenziali gravemente compromessi. È stato riportato il 94% dell’energia elettrica alle abitazioni colpite, scendendo dai 240.000 punti di incidente a meno di 14.000. I lavori per il recupero delle linee elettriche e la pulizia delle strade sono in corso, con oltre 2.000 veicoli rimossi e centinaia di tonnellate di fango eliminate.
Le operazioni sono avviate anche per riparare le linee ferroviarie e le infrastrutture idriche. Gli sforzi per riattivare il traffico si sono concentrati su strade come la V-30 e V-31 e sui collegamenti ferroviari ad alta velocità tra Valencia e Barcellona. Le squadre di soccorso continueranno a lavorare incessantemente per garantire che le comunità tornino rapidamente alla normalità.
Sicurezza pubblica e controlli
Infine, le forze di sicurezza sono state potenziate per garantire la sicurezza nelle strade. Purtroppo, sono stati segnalati anche atti di sciacallaggio, portando a oltre 82 arresti. Il rafforzamento della presenza della Polizia e della Guardia Civile è necessario per scoraggiare tali comportamenti, tutelando la sicurezza dei cittadini e facilitando l’operato dei soccorritori sul campo. Il Governo rimane vigile e pronto ad affrontare ogni emergenza che possa sorgere in questo contesto drammatico.