L’Associazione Erpetologica Spagnola ha annunciato l’intenzione di richiedere formalmente sia al Governo centrale che a quello regionale di aggiornare le classificazioni relative al livello di pericolo del lagarto gigante e della lisa di Gran Canaria. Questa iniziativa è motivata dalla necessità di adeguare le misure di protezione a fronte della grave minaccia rappresentata dall’invasione della culebra reale, che sta avendo effetti devastanti su queste specie endemiche.
Aggiornamento delle categorie di minaccia
Il 27 giugno scorso, la Unione Internazionale per la Conservazione della Natura ha riveduto le categorie di minaccia nella sua Lista Rossa, includendo tre rettili autoctoni delle isole spagnole. Tra questi, il lagarto gigante e la lisa di Gran Canaria hanno subito cambiamenti significativi nel loro status, a seguito di una richiesta presentata da Elba Montes, membro dell’associazione e esperta in Invasioni Biologiche, basata su fondamentali pubblicazioni scientifiche correlate alla sua ricerca di dottorato.
L’aggiornamento proposto vedrebbe il lagarto gigante passare da una classificazione di “preoccupazione minore” a “in pericolo critico”, il che rappresenta una caduta drastica, portandolo a un passo dall’estinzione nel suo habitat naturale. Anche la lisa di Gran Canaria ha visto un aumento della sua categoria di rischio, passando a “in pericolo”, sebbene questa rappresenti un livello di minaccia leggermente inferiore. Entrambe le specie richiedono ora interventi più incisivi per garantirne la sopravvivenza.
L’impatto dell’invasione della culebra reale
Negli ultimi anni, l’invasione della culebra reale di California ha avuto un impatto devastante sulla fauna locale di Gran Canaria. Questa specie di serpente, priva di predatori naturali nell’isola, ha eroso in misura preoccupante le popolazioni di lagarto gigante e di lisa. Secondo uno studio condotto dall’Istituto di Prodotti Naturali e Agrobiologia del Consiglio Superiore delle Ricerche Scientifiche , la proliferazione della culebra ha determinato nel lagarto gigante una riduzione di esemplari che arriva fino al 90%, mentre le popolazioni di lisa hanno visto un calo del 80%.
Questo fenomeno evidenzia l’urgenza di mettere in atto misure di conservazione e gestione più forti per proteggere queste specie vulnerabili. La situazione è critica ed è necessario che le istituzioni prendano seriamente in considerazione l’aggiornamento delle loro politiche di protezione. La perdita di queste specie non solo rappresenterebbe un danno ecologico significativo, ma minaccerebbe anche la biodiversità dell’isola, un patrimonio naturale di inestimabile valore.
La necessità di una risposta tempestiva
Il cambiamento dello status di queste specie deve servire da campanello d’allarme per le autorità competenti. È fondamentale che vengano attuate strategie di conservazione e programmi di sensibilizzazione per indicare l’importanza della biodiversità a Gran Canaria. L’Associazione Erpetologica Spagnola sottolinea che senza un intervento immediato, il lagarto gigante e la lisa di Gran Canaria potrebbero estinguersi nel giro di pochi anni, compromettendo non solo la fauna locale ma anche l’ecosistema in cui vivono.
In aggiunta, la necessità di monitorare e gestire gli habitat naturali di queste specie è cruciale. Gli sforzi dovrebbero essere diretti alla riduzione della popolazione della culebra reale e alla creazione di un ambiente favorevole per il recupero delle popolazioni di lagarto gigante e lisa. Con un’azione combinata tra scienziati, autorità locali e organizzazioni ambientaliste, è ancora possibile salvaguardare il futuro di questi rettili unici e garantire che non diventino un ricordo del passato.