Il dibattito in corso sui budget del governo delle Canarie per il 2025 ha evidenziato una crescente preoccupazione riguardo alla crisi abitativa. Il partito Nueva Canarias-Bloque Canarista accusa il governo formato da Coalición Canaria e Partito Popolare di non affrontare un problema grave e urgente, quello della mancanza di abitazioni accessibili. Attraverso la voce della sua portavoce, Carmen Hernández, il NC-BC denuncia tagli significativi ai fondi destinati ai programmi abitativi e all’assenza di iniziative serie per affrontare questa emergenza sociale.
Le accuse di Nueva Canarias-Bloque Canarista
Carmen Hernández ha lanciato un duro attacco alle scelte del governo canario in materia di politiche abitative. Secondo la portavoce, il governo ha sacrificato l’avvio di un programma canario di affitto sicuro e ha ridotto di due milioni di euro il bonus destinato ai giovani in cerca di affitto, una misura che avrebbe potuto alleviare la pressione su quasi 9.000 richiedenti. Questa riduzione, secondo Hernández, è inaccettabile e rappresenta una chiara mancanza di impegno da parte del governo nel risolvere uno dei problemi più gravi della società canaria.
Inoltre, la portavoce di NC-BC ha messo in discussione l’assenza di misure straordinarie e ha fatto notare che i pochi sgravi fiscali proposti non sono innovativi, poiché in gran parte già previsti dal precedente patto di progresso. Le nuove misure annunciate, infatti, beneficiano in gran parte i proprietari degli immobili, senza offrire garanzie di accesso a canoni di locazione sostenibili per gli inquilini.
La riduzione dei fondi per il settore abitativo
Durante l’analisi dei budget presentati dal governo, Hernández si è concentrata sui fondi della Consejería de Obras Públicas, Vivienda y Movilidad, sottolineando come il governo di CC e PP abbia attuato una “drastica riduzione” delle risorse destinate ai programmi di abitazione. Quest’azione ha diretto impatto sull’accesso a case, mettendo in particolare difficoltà giovani e famiglie in situazioni di vulnerabilità. Secondo la portavoce, la mancanza di impegno è evidente e rappresenta una “fuga” dalle reali necessità dei cittadini.
Hernández ha evidenziato anche come il governo stia utilizzando questa crisi abitativa come una scusa per presentare i budget come se fossero socialmente orientati, nonostante i miglioramenti siano di fatto inesistenti. La rappresentante ha affermato che “le misure adottate sono superficiali” e non riescono a coprire neanche le esigenze di base di oltre 25.000 richiedenti di case popolari.
Inefficienza nel rispondere alla domanda di abitazioni
Le misure preventive indicate dal governo canario non riescono a rispettare il piano per un vero programma di emergenza che mira a costruire almeno 6.000 nuove abitazioni all’anno. Hernández ha chiarito che il budget di 17 milioni di euro destinato alla costruzione ha come obiettivo primario quello di “ripulire l’immagine” del governo, piuttosto che affrontare seriamente le necessità abitative.
Inoltre, è emerso che ci sono state ulteriori diminuzioni nel finanziamento di programmi chiave, come quello per le famiglie vulnerabili, a cui sono stati sottratti più di 173.000 euro. Hernández ha sollecitato il governo a rivedere le sue priorità per concentrarsi sulle misure che realmente possono fare la differenza per le persone.
Le proposte fiscali contro le necessità reali
Nel dibattito corrente, il NC-BC ha evidenziato come le nuove deduzioni fiscali proposte dal governo non siano orientate a incentivare un affitto accessibile per gli inquilini, ma piuttosto a favorire i proprietari senza alcuna garanzia. Hernández ha ribadito che tutte le politiche fiscali dovrebbero essere parte di un piano strategico per promuovere l’affitto delle abitazioni vuote, creando così opportunità per chi cerca una sistemazione sicura e accessibile.
La portavoce ha contestato il fatto che le misure annunciate, considerate inadeguate, servano principalmente a mascherare l’assenza di soluzioni concrete. In conclusione, le scelte del governo di CC e PP non sembrano rispondere efficacemente alle sfide attuali in materia di alloggio, sollevando interrogativi sulla realtà delle politiche abitative nelle Canarie e sulla volontà politica di fare fronte a una crisi così persistente.