La recente Assemblea Generale del Consorzio dell’Acqua di Lanzarote ha preso una decisione cruciale riguardo le tariffe dell’acqua, approvando all’unanimità la proposta di non aumentare i costi per i cittadini. Questo intervento si inserisce nel contesto di una revisione delle tariffe che da anni è oggetto di dibattito fra le istituzioni e i cittadini, colpiti da un aumento dei costi nei diversi servizi. Con questo articolo, esploreremo in dettaglio le implicazioni di questa decisione e gli aspetti finanziari che riguardano la gestione dell’acqua nell’isola.
Il contesto della decisione
L’assemblea ha approvato di non procedere con una variazione delle tariffe che era stata proposta da Canal Gestión per il periodo 2019-2024. Secondo un comunicato ufficiale, la precedente amministrazione del Cabildo aveva preventivato nel bilancio del Consorzio di quest’anno una somma di 3 milioni di euro, destinata a coprire una parte del debito totale con Canal Gestión, relativa alle tariffe che, a partire dal 2017, non sono più in vigore. Questa decisione è stata accolta con favore, in quanto permette di evitare aumenti tariffari, liberando al contempo risorse da reinvestire per miglioramenti nella rete idrica.
Oswaldo Betancort, presidente del Cabildo di Lanzarote e del Consorzio dell’Acqua, ha messo in evidenza come la collaborazione tra i diversi sindaci sia stata fondamentale per approvare questa misura, con l’obiettivo di non gravare ulteriormente sulla popolazione e ottimizzare l’uso delle risorse disponibili per interventi di ammodernamento della rete.
Implicazioni della risoluzione governativa
La decisione dell’assemblea giunge a seguito di una pronuncia della Viceconsejería di Industria, Comercio e Consumo del Governo delle Canarie, che il 16 ottobre scorso aveva già escluso l’aumento tariffario dopo un’analisi condotta dalla Commissione dei Prezzi delle Canarie. Quest’ultima ha ritenuto inappropriato l’aumento a causa delle significative perdite riscontrate nella rete idrica. Questo sviluppo ha aperto la strada alla posizione che oggi il Consorzio ha adottato.
Inoltre, nella stessa assemblea, è stato richiesto ufficialmente a Canal Gestión Lanzarote il rimborso di 1,5 milioni di euro, somme che erano state anticipate dal Consorzio durante la legislatura precedente per la revisione delle tariffe tra il 2017 e il 2019. Tale incremento era stato in seguito respinto dalla Commissione dei Prezzi, sottolineando l’importanza di evitare pagamenti non più giustificabili.
Nuovo bilancio e progetti futuri
L’Assemblea Generale ha anche approvato il bilancio per il 2025, fissato a 5.939.000 euro, ottenendo un vasto consenso all’interno dell’assemblea. Secondo il consigliere di Aguas, Domingo Cejas, il bilancio si fonda su proiezioni di entrate reali, in sintonia con i costi dell’energia, che sono stati influenzati dagli eventi globali, come la guerra in Ucraina. È fondamentale sottolineare che il nuovo bilancio non include spese per pagamenti a Canal Gestión per la revisione delle tariffe.
Durante la riunione, è stata inoltre autorizzata la formalizzazione di contratti di locazione tra il Consorzio e Inalsa riguardante la gestione e il mantenimento dei parchi eolici di Teguise, Arrecife e quello in costruzione a San Bartolomé. Cejas ha definito questo passo come un’importante regolarizzazione legale della situazione attuale, contribuendo così alla razionalizzazione della gestione delle risorse energetiche dell’isola.
Dichiarazione di emergenza idrica
L’assemblea ha informato anche della decisione di proporre alla prossima riunione, in programma per l’11 novembre, una richiesta formale al Consiglio Insulare delle Acque per la dichiarazione di emergenza idrica per le isole di Lanzarote e La Graciosa. Questa mossa si colloca all’interno di una strategia ben definita per affrontare problematiche legate alla disponibilità idrica, rafforzando la capacità del Consorzio di operare in un contesto di crescente necessità.
Modifica dei statuti: un tema controverso
Domingo Cejas ha affrontato anche la problematica connessa alla modifica degli statuti del Consorzio, specificando che tale modifica non pregiudica gli interessi del comune di Haría, che ha espresso preoccupazioni riguardo alla riduzione della propria quota di partecipazione. Nella sua spiegazione, Cejas ha sottolineato come la rivisitazione degli statuti, risalenti al 1976, fosse necessaria per adeguarsi alle attuali condizioni demografiche. Secondo lui, l’adeguamento è un obbligo legale che tiene conto delle variazioni nella popolazione al 2023.
In tal modo, comuni come Yaiza e Teguise hanno visto aumentare la loro quota, mentre altri hanno subito riduzioni proporzionali. Cejas ha sostenuto che questa modifica non interferisce con le programmazioni di investimento comunali, essendo l’obiettivo del Consorzio quello di migliorare la rete idrica in maniera insulare, senza creare distinzioni fra i vari comuni o membri consorziati.
La modifica degli statuti è stata adottata in forma provvisoria nella precedente assemblea del 2 maggio ed è stata successivamente pubblicata nei bollettini ufficiali pertinenti, perturbando così anche il comune di Haría che, non avendo presentato obiezioni formali, ha visto approvata la revisione in via definitiva nell’assemblea del 26 agosto 2024.