La questione dei minori migranti non accompagnati alle Canarie è diventata un tema di crescente preoccupazione per il governo locale. Fernando Clavijo, presidente dell’arcipelago, ha espresso la sua tristezza per la mancanza di volontà politica nel raggiungere un accordo riguardante la distribuzione di circa 6.000 minori non accompagnati, che attualmente sono sotto la tutela della Comunità autonoma. La situazione mette in evidenza la necessità urgente di un intervento coordinato e responsabile da parte del governo spagnolo e delle altre comunità autonome.
L’appello alla responsabilità condivisa
Durante un incontro con il direttore generale di Save the Children, Andrés Conde, Clavijo ha sottolineato l’importanza di una “corresponsabilità” nel gestire il problema dei minori migranti. Conde ha esortato il governo spagnolo e le diverse comunità autonome a lavorare insieme per trovare soluzioni pratiche e immediate. “Noi continuiamo a dialogare con il governo di Spagna,” ha dichiarato Clavijo, svelando l’intenzione di presentare proposte concrete in vista della prossima Conferenza dei Presidenti. È evidente che la cooperazione tra le entità politiche è essenziale per affrontare questa crisi e garantire un trattamento dignitoso per i bambini migranti.
La dignità dei minori migranti: un impegno imprescindibile
Clavijo ha espresso il suo riconoscimento verso Save the Children per la loro collaborazione attiva e il supporto che forniscono al governo canario. L’attenzione deve essere rivolta non solo all’emergenza, ma anche alla dignità di questi bambini, che non devono essere trattati “come merce”. Il presidente ha evidenziato l’importanza di comprendere il contesto da cui provengono questi minori, le loro aspirazioni e se hanno reti familiari a cui possono rivolgersi.
Save the Children svolge un ruolo cruciale nell’assistenza e supporto a questi minori, contribuendo all’empowerment dei ragazzi e delle ragazze, aiutandoli a trovare un percorso verso una vita migliore. Clavijo ha fatto appello a tutti gli attori politici affinché ascoltino le storie e le esigenze di questi ragazzi, affinché emergano soluzioni realmente efficaci e umane.
La necessità di un protocollo unitario
Un aspetto cruciale della discussione verte sulla creazione di un protocollo che stabilisca norme chiare per la gestione della situazione. Clavijo ha sottolineato che una soluzione definitiva può essere raggiunta solo se il paese intero si unisce per elaborare un accordo globale. Ha affermato una convinzione profonda che si debba lavorare per il bene dei minori migranti, in particolare perché i ragazzi e le ragazze in fuga da situazioni di degrado e violenza meritano tutele e un futuro migliore.
Il presidente Kanario ha anche esposto che vi sono minori di origine maliana e altre situazioni di vulnerabilità, inclusi quelli che fuggono da matrimoni forzati o da persecuzioni legate all’orientamento sessuale. In questo contesto, la costruzione di consenso politico diventa fondamentale, e la capacità di unire le forze per affrontare queste sfide è più necessaria che mai.
Le speranze per un impegno finanziario
Clavijo ha concluso con un appello per l’erogazione dei 100 milioni di euro promessi dal governo spagnolo per il sostegno ai minori migranti non accompagnati. Tale impegno è stato ribadito dal premier Pedro Sánchez durante il suo ultimo incontro e rappresenta una risorsa fondamentale per garantire condizioni di vita dignitose e supporto adeguato a questi ragazzi. Senza una risposta tempestiva e coordinata, la situazione rischia di aggravarsi ulteriormente e richiede una mobilitazione collettiva da parte delle istituzioni, al fine di affrontare le sfide e proteggere i diritti dei minori migranti alle Canarie e oltre.