Isole Canarie

Rovesciamenti e arresti a Triana: indagini su una presunta truffa immobiliare alle Canarie

Arrestato un imprenditore a Triana per una presunta truffa legata agli affitti turistici, mentre la Guardia Civil avvia indagini e perquisizioni su irregolarità nella gestione immobiliare nelle Canarie.

Martedì scorso, la tranquillità della via Perdomo, situata nel cuore commerciale di Triana, è stata violentemente interrotta dall’arrivo di diversi veicoli della Unidad Central Operativa della Guardia Civil. Questo episodio ha scosso la comunità locale, portando alla luce un’indagine su una presunta truffa legata alla gestione di abitazioni vacazionali sia a Las Palmas de Gran Canaria che nel sud dell’isola. Gli agenti sono intervenuti con determinazione, cercando di far luce su questa vicenda che potrebbe coinvolgere numerosi investitori e affittuari.

Rovesciamenti e arresti a Triana: indagini su una presunta truffa immobiliare alle Canarie

L’arresto dell’imprenditore: D.M.M.J.

Tra i diversi protagonisti di questo evento, spicca la figura di D.M.M.J., un imprenditore il cui nome è emerso nell’ambito delle indagini. Fuoriuscito da uno dei veicoli della Guardia Civil, l’uomo si presentava visibilmente provato, indossando una gorra da baseball e con le manette ai polsi. Il suo arresto è avvenuto proprio quando il suo nome si era già legato a una rete di presunti crimini che includerebbero frode e truffa nei confronti di clienti che avevano affittato immobili turistici.

L’imprenditore è amministratore unico di diverse società, alcune operanti nel settore immobiliare e turistico. Le indagini, condotte con grande operatività dagli agenti, mirano a capire la portata delle frodi effettuate: sembra che molti degli appartamenti affittati non abbiano mai rispettato gli accordi di pagamento, lasciando gli affittuari in una situazione di grande disagio.

Registrazioni e perquisizioni: un’operazione a tappeto

Nonostante l’arresto di D.M.M.J. sia stato significativo, le forze dell’ordine non si sono fermate qui. Come riportato dalle notizie di Televisione Canaria, la UCO ha effettuato una serie di perquisizioni all’interno di vari appartamenti distribuiti tra Las Palmas e Puerto Rico, nella municipalità di Mogán. Durante queste operazioni, gli agenti hanno cercato prove concrete che corroborassero le accuse mosse contro l’imprenditore e le sue aziende.

La perquisizione del palazzo al numero 5 di via Perdomo, dove si trovano appartamenti turistici in gestione da oltre un anno, ha rappresentato un punto cruciale nelle indagini. Gli agenti hanno setacciato ogni angolo alla ricerca di documenti e materiali che potessero attestare irregolarità nella gestione degli affitti e nei contratti stipulati.

La testimonianza della vittima: un anno di affitti non pagati

Uscendo dall’edificio, l’imprenditore è stato avvicinato da una proprietaria immobiliare, che lo ha accusato apertamente di truffa. Questa donna, definibile come una delle molte vittime della presunta rete di frode, ha dichiarato di non aver ricevuto alcun pagamento per i suoi appartamenti da oltre un anno, costringendola a subire un disagio economico notevole. Le grida di indignazione di questa donna sono un chiaro indicativo della frustrazione diffusa tra coloro che hanno subito danni economici dalla gestione disonesta di D.M.M.J.

Questo caso ha acceso i riflettori su questioni più ampie legate alla trasparenza nel settore degli affitti turistici. L’operazione della Guardia Civil, oltre a cercare di risolvere la situazione attuale, potrebbe rappresentare un importante passo verso una maggiore regolamentazione e protezione dei diritti dei proprietari e degli affittuari nel mercato immobiliare delle Canarie. Il seguito dell’indagine e le eventuali conseguenze legali per l’imprenditore rimangono ora al centro dell’attenzione, mentre la comunità attende sviluppi futuri su questa intricata vicenda.