Le città delle Isole Canarie offrono un quadro interessante per quanto riguarda il mercato del lavoro. Secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica, i comuni con oltre 50.000 abitanti vengono classificati come città, e nelle Canarie se ne contano sei. Tra queste, viene evidenziato il ruolo di Arrecife, la capitale di Lanzarote, che si distingue per la sua bassa percentuale di disoccupazione a fine 2023.
Arrecife: la capitale con il tasso di disoccupazione più basso
Arrecife, con una popolazione di circa 65.000 abitanti, è emersa come la città con il tasso di disoccupazione più contenuto tra le località canarie, fissato al 12,36% alla fine del 2023. Questo dato è particolarmente notevole in un contesto in cui molte città dell’arcipelago affrontano tassi di disoccupazione significativamente più alti. In termini di confronto, Arrecife ha percentuali di disoccupazione più simili a città della penisola iberica come Alcalá de Henares, che si attesta al 12,29%, e Fuenlabrada, con un 12,73%.
Questa situazione favorevole per Arrecife potrebbe essere attribuita a diversi fattori economici e sociali, come ad esempio un mercato del lavoro locale che riesce a mantenere una certa stabilità nonostante le difficoltà globali. Il turismo, un pilastro fondamentale dell’economia locale, ha contribuito a creare opportunità di lavoro, insieme a vari progetti di sviluppo urbano e imprenditoriale.
Santa Lucía de Tirajana: seconda nel classifica della disoccupazione
Segue Arrecife Santa Lucía de Tirajana, che, pur avendo una popolazione maggiore di circa 76.500 abitanti, ha un tasso di disoccupazione del 15,58%. Sebbene questo dato sia più alto rispetto a quello della capitale di Lanzarote, rappresenta comunque una performance relativamente migliore se paragonato ad altre città canarie. L’area ha visto un incremento di iniziative economiche e sociali, che hanno contribuito a migliorare le condizioni di occupazione tra i residenti.
Le politiche locali incentrate sul turismo e sui servizi, così come l’incremento di investimenti pubblici, hanno reso Santa Lucía un punto di riferimento per il mercato del lavoro nell’arcipelago. Al contempo, le autorità municipali sono impegnate in programmi di formazione e occupazione destinati ai giovani, cercando di contrastare il fenomeno della disoccupazione giovanile, un problema comune in molte regioni spagnole.
Le altre città canarie e i loro tassi di disoccupazione
Le altre città delle Canarie presentano tassi di disoccupazione che si distaccano maggiormente da quelli di Arrecife e Santa Lucía. Las Palmas de Gran Canaria, con una popolazione superiore ai 380.000 abitanti, registra un tasso di disoccupazione del 18,11%. Questa percentuale è seguita da quella di Telde, che con 104.000 abitanti raggiunge un tasso del 18,34%.
San Cristóbal de La Laguna, che conta circa 160.000 residenti, ha una percentuale di disoccupazione del 19,13%, mentre Santa Cruz de Tenerife, con i suoi 209.000 abitanti, ha il tasso di disoccupazione più elevato dell’arcipelago, pari al 20,79%. I dati dimostrano una netta differenza nella capacità di attrarre opportunità di lavoro tra le diverse città, suggerendo la necessità di sviluppare politiche su misura per stimolare l’occupazione nelle aree più colpite dalla disoccupazione.
Confronto con le città della penisola
Un ulteriore passo nella comprensione del mercato del lavoro nelle Canarie è dato dal confronto con le città della penisola iberica. I dati mostrano che Arrecife e Santa Lucía de Tirajana hanno un tasso di disoccupazione più vicino a quello di città come Alcalá de Henares e Fuenlabrada. Tuttavia, le città canarie tendono ad avere tassi di disoccupazione mediamente più alti rispetto a molte località della Spagna continentale, evidenziando una differenza economica che potrebbe essere influenzata da fattori stagionali legati al turismo e alla diversificazione economica del territorio.
La situazione occupazionale nelle Canarie è complessa e variegata, richiedendo una riflessione attenta sulle opportunità economiche che la regione può offrire e sulle misure necessarie per migliorare il mercato del lavoro.