L’annuncio del Consigliere per l’Abitazione e l’Agenda Urbana del Paese Basco, Denis Itxaso, segna un passo significativo nella gestione della crisi abitativa che affligge diverse città basche. Le capitali provinciali di San Sebastián, Bilbao e Vitoria, insieme ad altre importanti località come Irún, Galdácano, Zumaya e Lasarte-Oria, saranno designate come “zone tensionate,” un termine che indica un’evidente difficoltà nell’accesso alle abitazioni a causa dell’alta domanda rispetto all’offerta. Questa iniziativa mira a facilitare la costruzione di ulteriori unità abitative, con l’obiettivo di alleviare la pressione sul mercato immobiliare.
Le città coinvolte nella dichiarazione di “zone tensionate”
La definizione di “zona tensionata” prevede che il governo regionale possa intervenire per regolare il mercato degli affitti e stimolare l’offerta di nuovi alloggi. Denis Itxaso ha sottolineato che le tre capitali provinciali — San Sebastián, Bilbao e Vitoria — saranno incluse in questa misura nei prossimi mesi. Oltre a queste città, altri centri urbani come Irún, Galdácano, Zumaya e Lasarte-Oria, tutte situate nella provincia di Guipúzcoa, saranno soggetti alla stessa classificazione. Questo intervento si rivela cruciale in un contesto dove la pressione sugli affitti e sulla disponibilità di alloggi è aumentata esponenzialmente.
Le città di San Sebastián e Irún, in particolare, sono al centro di questa iniziativa. Itxaso ha evidenziato che ci si aspetta che le autorità locali di queste due città approvino, entro la fine di ottobre, la proposta formale per la dichiarazione di zona tensionata. In tal modo, il governo basco si prepara a dare seguito immediatamente a questa richiesta, per implementare le necessarie misure di supporto.
L’importanza del piano triennale per la costruzione di abitazioni
Uno degli aspetti salienti dell’iniziativa è la richiesta, da parte del governo basco, di un piano triennale da parte dei comuni che intendono dichiarare le proprie aree come zone tensionate. Questo piano dovrà delineare gli obiettivi realtà, che comprendono strategie per la costruzione di un numero maggiore di abitazioni nel medio termine. Non è sufficiente limitarsi a regolare i prezzi degli affitti; la vera sfida risiede nell’aumentare l’offerta di alloggi disponibili.
Il governo basco ha il compito di esaminare questi piani triennali nei successivi tre mesi, un periodo in cui sarà fondamentale comprendere le specifiche esigenze di ogni comune coinvolto. Itxaso ha chiarito che l’intenzione non è semplicemente quella di limitare l’aumento dei costi degli affitti, ma di affrontare il problema a monte, aumentando il numero di nuove unità abitative.
Collaborazione tra comuni e governo: obiettivi condivisi
Il Consigliere ha altresì sollecitato gli enti locali ad assumere un ruolo attivo in questa iniziativa, chiedendo il loro impegno concreto per facilitare la creazione di nuovi alloggi. Questo impegno potrebbe includere la cessione gratuita di terreni per la costruzione e l’applicazione di incentivi fiscali, come la riduzione del 95% dell’imposta sulle costruzioni. Tali misure sono pensate per incoraggiare sia le amministrazioni comunali che gli sviluppatori privati a investire nella costruzione di nuove abitazioni.
L'”offerismo” cede il passo al bisogno di un approccio coordinato e strategico, dove ogni parte coinvolta gioca un ruolo chiave. L’obiettivo finale è quello di iniziare a vedere miglioramenti tangibili nel mercato delle abitazioni, per garantire che l’accesso a una casa dignitosa diventi una realtà per tutte le famiglie basche. Questo è un impegno che richiede la collaborazione di tutti gli attori sul campo e una pianificazione a lungo termine per affrontare le sfide della crisi abitativa.