Il dibattito sulla costruzione di una nuova pianta di stoccaggio di gas liquefatto nel Porto di La Luz, a Gran Canaria, sta generando un notevole interesse pubblico e politico. Negli ultimi giorni, la piattaforma che si oppone a questo progetto ha ricevuto un significativo sostegno da diverse forze politiche, tra cui il Cabildo de Gran Canaria e i partiti della maggioranza che governano il Comune di Las Palmas de Gran Canaria. Questa crescente mobilitazione evidenzia le preoccupazioni dei cittadini riguardo all’impatto ambientale di una simile infrastruttura.
La riunione della piattaforma: un momento di unità e strategia
Mercoledì scorso si è tenuta un’assemblea a La Isleta, che ha visto partecipare numerosi esponenti della piattaforma contro il progetto di Totisa. Durante l’incontro, i membri hanno condiviso aggiornamenti sulle ultime interazioni con i gruppi politici e discusso le prossime azioni da intraprendere per rendere visibile la loro opposizione. Nonostante un progetto di manifestazione inizialmente pianificato presso il porto sia stato rinviato, la determinazione della piattaforma rimane alta e il lavoro di sensibilizzazione continua.
Le notizie recenti riguardanti il sostegno di partiti come Nueva Canarias e Podemos, insieme al supporto apparentemente fornito dalla sindaca Carolina Darias, hanno rinvigorito le speranze di chi si oppone alla pianta di gas. Gli attivisti hanno pianificato incontri con rappresentanti del Partito Popolare e sono in attesa di stabilire un confronto anche con Vox e Coalizione Canaria, evidenziando l’importanza dell’unità per una dichiarazione politica di condanna unanime dell’iniziativa.
Dialogo con le istituzioni: la piattaforma non si ferma
La piattaforma civica ha intenzione di proseguire i dialoghi anche con l’Autorità Portuaria e ha ricevuto un invito per un incontro con la presidente Beatriz Calzada previsto per la fine di novembre. Inoltre, è stata programmata una riunione con Mariano Hernández Zapata, consigliere di Transizione Ecologica e Energia del Governo delle Canarie. Questi incontri sono fondamentali per esporre le preoccupazioni comunitarie e richiedere un dibattito approfondito sull’effettivo bisogno di una nuova pianta di gas nella regione.
Nonostante l’intensa attività politica, l’approvazione del progetto è ancora in fase di valutazione. Il governo del porto ha chiarito che non è stata ancora concessa, ma i residenti e le organizzazioni locali sono pronti a combattere per garantire che non si proceda con la costruzione, ritenuta dannosa per l’ambiente.
Le rischiose conseguenze ambientali del progetto
Le voci contro il progetto di stoccaggio di gas liquefatto non si limitano solamente ai sostenitori della piattaforma, ma includono anche diversi esperti e cittadini preoccupati per le implicazioni ecologiche. L’infrastruttura proposta non solo rappresenterebbe un’importante fonte di inquinamento, ma potrebbe diventare “la maggiore” nel territorio di Las Palmas, erigendosi a meno di un chilometro dal centro abitato di La Isleta.
Le preoccupazioni ambientali sono amplificate dalle dichiarazioni dei rappresentanti della piattaforma, i quali sottolineano che la presenza di una simile struttura porterebbe ad un aumento sostanziale delle emissioni inquinanti, compromettendo così la qualità dell’aria e della vita per i residenti della zona. La lotta continua con fermezza, ritenendo che le istituzioni debbano ascoltare le richieste e le esigenze della comunità.
La responsabilità e il ruolo delle autorità politiche
Il confronto sulla questione si fa più complesso quando si considerano le responsabilità politiche. Il porto stesso ha attribuito la colpa per l’avanzamento del progetto a figure che ora si oppongono all’iniziativa, segnalando furbizie politiche e responsabilità condivise. Le affermazioni relative all’inutile sburocratizzazione dei bisogni energetici generati dalla nuova pianta di Totisa stanno accendendo un dibattito intenso tra le varie fazioni politiche, creando attriti e tensioni.
D’altra parte, la piattaforma è convinta che questa sia solo l’inizio di una battaglia lunga e complessa. Sono consapevoli che la loro opposizione può trovare eco nei cittadini e nei rappresentanti politici, e intendono continuare a mobilitarsi e organizzarsi per proteggere l’ambiente e la salute della comunità di Las Palmas de Gran Canaria.
Le prossime settimane saranno decisive per determinare l’andamento del dibattito e il futuro del progetto, che continua ad essere oggetto di contestazione da parte di una significativa parte della popolazione locale.