Isole Canarie

La terrazza TAO di Las Palmas chiude, spazio recuperato per i giardini di Alonso Quesada

La chiusura della terrazza TAO a Las Palmas segna un cambiamento significativo nell’assetto urbano, aprendo opportunità per la valorizzazione dei giardini di Alonso Quesada e il recupero del suolo pubblico.

Il recente annuncio della chiusura della terrazza TAO a Las Palmas di Gran Canaria segna un cambio significativo nell’assetto urbano della città. La decisione del comune di dismettere questa concessione, culminata con l’intervento della Polizia Locale per informare della chiusura imminente, apre la strada a nuove possibilità di utilizzo del suolo in zona. Con un’area di 1.417 metri quadrati restituita alla città, emergono diverse opzioni per la sua futura valorizzazione, tra cui l’ampliamento dei giardini di Alonso Quesada.

La terrazza TAO di Las Palmas chiude, spazio recuperato per i giardini di Alonso Quesada

La chiusura della terrazza TAO

La terrazza TAO è una delle ultime vestigia di un’epoca caratterizzata da una vivace vita notturna a Las Palmas di Gran Canaria. Dopo 16 anni di attività, la decisione del comune di chiudere la concessione arriva dopo anni di controversie e problematiche legate ai pagamenti e alla gestione. Le autorità cittadine hanno perseguito un percorso di recupero del suolo pubblico iniziato nel 2019, ma la situazione si è complicata con varie dispute legali e amministrative. Sebbene le attuali autorità non abbiano preso una decisione definitiva sull’uso futuro dell’area, i giardini di Alonso Quesada sono considerati una delle scelte più promettenti.

Ad oggi, il comune ha ribadito che non ci sono piani consolidati per la nuova destinazione d’uso del terreno, sottolineando l’importanza di riacquistare la gestione dell’area. Questo intervento fa parte di un progetto più ampio, volto a modernizzare e migliorare gli spazi pubblici di Las Palmas, ricucendo al contempo il tessuto urbano.

Storia delle terrazze a Las Palmas

Le terrazze a Las Palmas di Gran Canaria hanno una storia ben definita, che risale all’inizio degli anni ’90, quando il comune decise di rilasciare concessioni per spazi pubblici per periodi più lunghi. Prima di allora, queste strutture erano limitate ai mesi estivi. La prima terrazza installata nei giardini del Parco Romano risale al 1998 e ha inaugurato una nuova era per gli spazi di socializzazione serale nella città.

Tuttavia, l’anno 1999 segna un punto di svolta con l’operazione comunale contro i locali di intrattenimento notturno “operazione blocco”, che colpì diversi bar, modificando radicalmente la scena sociale della vita notturna. Anche se molte di queste attività sono riuscite a rimanere aperte, la fascia oraria dell’intrattenimento notturno ha subito un cambiamento che ha influenzato la funzionalità delle terrazze lungo gli anni.

Negli anni successivi, diverse terrazze come La Romana, La Divina e La Ola hanno cercato di mantenere viva la cultura delle terrazze, anche se con esiti alterni a causa di lamentele da parte dei residenti e delle aziende locali.

La fine della terrazza TAO e il futuro

La terrazza TAO si è distinta come una delle ultime sopravvissute in un contesto di crescente residenzializzazione e norme più rigorose riguardo l’intrattenimento notturno. La sua storia è segnata da cambi di gestione, controversie e un susseguirsi di eventi che hanno portato alla sua attuale situazione. Nel 2011, un cambiamento nella gestione portò a una concessione stipulata per cinque anni, successivamente rinnovata.

Tuttavia, gli impegni economici e le difficoltà di gestione hanno portato a ripetute crisi, culminate con la risoluzione da parte del comune nel 2019 della concessione. Con l’invio della Polizia per notificare formalmente la chiusura, il comune si prepara a un’importante trasformazione dell’area.

Se da un lato si chiude un capitolo significativo della vita notturna di Las Palmas, dall’altro si apre la possibilità di riqualificare e valorizzare ulteriormente i giardini di Alonso Quesada, contribuendo alla bellezza e alla funzionalità degli spazi pubblici per la comunità. L’attesa ora è per vedere come il comune gestirà questo prezioso spazio appena recuperato.