Il caso Valka ha destato non poca attenzione a Las Palmas di Gran Canaria, esaminando una presunta rete di corruzione all’interno del Comune. Tra i nomi coinvolti emerge quello di Felipe Guerra, un imprenditore oggetto di un’indagine che ha visto la Guardia Civile effettuare perquisizioni nelle proprietà a lui collegate. Guerra ha presentato un ricorso per annullare queste azioni, dichiarando la loro illegittimità, mentre in tribunale continuano le dichiarazioni di testimoni che svelano retroscena inquietanti.
La richiesta di Felipe Guerra contro la perquisizione della Guardia Civile
Mercoledì, Felipe Guerra ha formalmente richiesto al giudice Rafael Passaro Cabrera, che sovraintende all’istruttoria del caso Valka, di dichiarare illegale l’accesso e il sequestro operato dalla Guardia Civile nella sua azienda, Guerra Patrimonial FGG. Nel documento presentato dal suo legale, Sergio Armario, si specifica chiaramente che le accuse mosse a Guerra riguardano la sua persona fisica e non il suo ruolo di amministratore di Guerra Patrimonial FGG, che non è sotto indagine.
Il giudice ha autorizzato perquisizioni in due proprietà di Guerra: la sua residenza e un appartamento destinato a vacanze a Lanzarote. Tuttavia, la difesa sostiene che, pur essendo entrambe le proprietà di Guerra Patrimonial FGG e situate sulla stessa strada, la residenza e l’ufficio siano beni distinti. Questo ha portato l’avvocato di Guerra a criticare la perizia della pratica di giustizia, asserendo che è avvenuto un abuso del mandato giudiziario, il quale ha permesso l’accesso non autorizzato a spazi aziendali non investigati. Il documento di contestazione, presentato nelle fasi preliminari dell’inchiesta, sottolinea la necessità di atti giuridici chiari e ben definiti, evitando generiche e vaghe redazioni che possano giustificare intrusioni illegittime.
Confusione tra residenza e ufficio
La difesa di Guerra ha evidenziato un errore da parte degli agenti durante le perquisizioni, sostenendo che vi sia stata una confusione tra l’abitazione e l’ufficio. Entrambi appartenenti a Guerra Patrimonial FGG, sono stati erroneamente trattati come un’unica unità, portando a un’interpretazione eccessiva delle autorità, le quali avrebbero eseguito perquisizioni e sequestri senza i dovuti controlli. Questo aspetto rappresenta uno dei punti centrali nei procedimenti legali attuali che circondano il caso.
Dalla testimonianza ai retroscena dell’inchiesta Valka
Parallelamente alla richiesta di Guerra, si sono tenute audizioni di testimoni chiave nel corso della giornata, che hanno alimentato nuove tensioni. Le audizioni, durate cinque ore, hanno esaminato i presunti abusi di potere da parte della direzione della Società Municipale di Gestione Urbanistica , dove si sospetta che siano state esercitate pressioni per realizzare opere in contraddizione con le raccomandazioni tecniche, per esempio, approvando certificazioni di lavori non completati per giustificare spese non del tutto trasparenti.
Le dichiarazioni hanno messo in luce l’esistenza di accessi remoti a computer aziendali contenenti informazioni critiche relative ai progetti urbanistici del Comune. I dati sarebbero stati accessibili attraverso un computer portatile appartenente a Marina Más, gerente di Geursa, e in possesso di José Manuel Setién, un ex coordinatore di urbanistica, ora in pensione. Questo computer portatile avrebbe consentito l’accesso ai sistemi municipali tramite un secondo dispositivo, collocato nell’ufficio di Marina Más, descrivendo un quadro complesso di possibili abusi e traffico di informazioni.
Gli indagati nel caso Valka
Il caso Valka ha coinvolto, oltre a Felipe Guerra, diversi altri soggetti tra cui la società Geursa e suoi amministratori, fra cui Carlos Cabrera e Luis Pérez. Anche Miguel Ángel Padrón, ex responsabile dei Parchi e Giardini del Comune, figura tra gli indagati. Con queste premesse, l’inchiesta potrebbe rivelare una vasta rete di frodi e malversazioni all’interno della pubblica amministrazione, gettando ombre su pratiche di gestione pubblica che necessitano di trasparenza e responsabilità. Gli sviluppi futuri dello scandalo Valka non mancheranno di tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sull’integrità delle istituzioni a Las Palmas di Gran Canaria.