Un recente incontro a Bruxelles ha visto protagonisti i rappresentanti dell’Associazione Canarina del Affitto Turistico , che si sono riuniti con membri della Direzione Generale del Mercato Interno, Industria, Imprenditorialità e PMI della Commissione Europea. L’obiettivo della visita era presentare le problematiche derivanti dalle restrizioni imposte dalla normativa turistica canaria che colpisce i proprietari di immobili desiderosi di affittare le loro proprietà a turisti nel Giovedì Canarino.
Regolamentazione turistica canarina: Le limitazioni
L’ASCAV ha denunciato che le attuali normative, in particolare l’Anteprogetto della Legge di Ordinamento Sostenibile dell’Uso Turistico delle Abitazioni, impongono una serie di limitazioni che risultano contrarie al Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea. Le restrizioni hanno richiamato l’attenzione della Commissione Europea, in quanto violano la Direttiva 2006/123/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, relativa ai servizi nel mercato interno. Queste disposizioni, secondo l’associazione, rendono difficile la possibilità per i proprietari di partecipare attivamente al settore dell’affitto turistico, creando così una situazione di crisi per molti piccoli imprenditori.
Durante l’incontro a Bruxelles, i rappresentanti dell’ASCAV hanno condiviso informazioni cruciali riguardo le difficoltà che devono affrontare i proprietari di case vacanze nelle Isole Canarie. Hanno anche fornito una vasta documentazione ritenuta essenziale per effettuare una valutazione della situazione attuale e per dimostrare i significativi mancati adempimenti riguardanti la normativa turistica locale.
Il futuro dei piccoli proprietari di case vacanze
I membri dell’ASCAV hanno avuto l’opportunità di esporre dettagliatamente la loro situazione critica, sottolineando il tentativo del Governo delle Canarie di escludere i piccoli proprietari dalla partecipazione al mercato turistico. Nell’ambito della loro difesa, si sono impegnati a fornire ulteriore documentazione alla Commissione, accompagnata da argomentazioni solide a supporto della loro causa. È fondamentale, secondo l’associazione, dimostrare qual è la condizione di vulnerabilità economica in cui si trovano i proprietari di case vacanze nel territorio.
Il settore è prevalentemente composto da piccoli proprietari, i quali rappresentano fino all’89% dell’offerta totale di abitazioni per vacanza nelle Isole Canarie. Questo dato evidenzia l’importanza di tutelare queste piccole realtà imprenditoriali da politiche che potrebbero minacciarne l’esistenza.
Riconoscimenti da Bruxelles e sviluppi futuri
Il comitato della Commissione Europea ha garantito all’ASCAV che seguirà le dovute procedure in merito alla questione, prevedendo la possibilità di richiedere chiarimenti al Governo Autonomo delle Canarie tramite il Governo Spagnolo. Non è escluso che il processo porti ad un parere di infrazione riguardante la violazione della normativa comunitaria da parte della Comunità Autonoma, un rischio che l’ASCAV desidera evitare a tutti i costi.
In questo contesto, l’Associazione vuole continuare a organizzare azioni a livello europeo, focalizzandosi sulla protezione dei piccoli proprietari e delle aziende gestionali delle Canarie. Il settore degli affitti turistici, infatti, è visto non solo come una fonte di reddito, ma anche come un motore per l’occupazione, in quanto coinvolge numerosi posti di lavoro e contribuisce significativamente all’economia locale, superando i 1.700 milioni di euro. L’ASCAV si impegna quindi a difendere incessantemente gli interessi dei proprietari di case vacanza nell’arcipelago canario, consapevole dell’importanza vitale di questo settore per la comunità locale.