Il settore dei produttori di banane nelle Isole Canarie sta affrontando una crisi di prezzi allarmante, causata da una saturazione del mercato che ha portato i costi di vendita a un livello insostenibile. Gli agricoltori, preoccupati per la situazione crescente, si stanno preparando a manifestare, con l’intento di denunciare il grave crollo dei prezzi che è sceso sotto i 30 centesimi al chilogrammo, anche per i frutti di qualità superiore. Questo articolo esplora le cause della crisi, la risposta degli agricoltori e i possibili sviluppi futuri.
L’allerta del presidente di asprocan
Domingo Martín, presidente dell’Associazione di Organizzazioni dei Produttori di Banane delle Canarie , ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla situazione attuale del mercato. Ha sottolineato che la crisi è in gran parte dovuta all’eccesso di offerta che ha invaso il mercato, un fenomeno aggravato da condizioni climatiche favorevoli che hanno anticipato i cicli di produzione. La situazione attuale ha portato, secondo Martín, a una condizione inusuale che ha messo in seria difficoltà gli agricoltori canari.
Martín ha anche chiarito che il calo dei prezzi non è attribuibile all’azione di singoli operatori, bensì alla dinamica complessiva del mercato, influenzata da un ciclo produttivo abbondante e accelerato. Questo surplus ha reso necessario vendere le banane a prezzi inferiori, una strategia che, sebbene possa sembrare utile nel breve termine, ha seriamente impattato la sostenibilità economica degli agricoltori.
Manifestazione degli agricoltori canari
In risposta a questa situazione critica, gli agricoltori delle Canarie hanno deciso di scendere in campo, programmando una manifestazione per venerdì 9 novembre. L’evento mira a portare all’attenzione pubblica la loro richiesta di prezzi equi, in grado di coprire almeno i costi di produzione. La protesta è vista come un’opportunità per gli agricoltori di esprimere il loro malcontento e la frustrazione nei confronti delle condizioni di lavoro attuali, sempre più sfavorevoli.
I produttori si sentono abbandonati, mentre il prezzo delle loro banane continua a calare, rendendo difficoltosa la gestione delle spese quotidiane. La richiesta di un mercato sostenibile emerge come un leitmotiv tra le loro istanze. Anche le famiglie degli agricoltori sono colpite dalle ricadute economiche, aumentando l’urgenza di una risposta adeguata da parte delle autorità e degli attori del settore.
Strategie per affrontare la crisi
In un tentativo di mitigare la crisi, Asprocan ha avviato un incremento delle esportazioni verso la Penisola e ha iniziato a spedire banane anche verso il Marocco, un’azione che ha fornito un certo sollievo alla saturazione del mercato spagnolo. Queste strategie sono state formulate nella speranza di stabilizzare i prezzi e riequilibrare l’offerta.
Tuttavia, il dibattito sulle vere cause di questa crisi continua. Alcuni esperti suggeriscono che l’afflusso di nuovi terreni produttivi, avvenuto dopo l’eruzione vulcanica di La Palma, possa aver contribuito alla saturazione del mercato. Martín, tuttavia, ha contestato questa teoria, affermando che le statistiche sulla superficie coltivata fornite dal governo delle Canarie non dimostrano un aumento significativo, il che rende difficile attribuire la crisi a nuovi terreni.
Fattori climatici e il futuro del settore
Martín ha sottolineato che il problema è anche legato a un’accelerazione dei cicli produttivi nelle attuali piantagioni, che stanno producendo raccolti in periodi in cui solitamente i volumi sarebbero stati inferiori. Ha descritto la situazione come un fenomeno temporaneo, fortemente influenzato da fattori climatici. In questo contesto, Martín ha fatto appello alla calma, invitando il settore a cercare soluzioni condivise per riequilibrare l’offerta e la domanda.
La manifestazione programmata rappresenta una tappa cruciale per gli agricoltori, che non solo desiderano ottenere un giusto ritorno economico, ma anche garantire un futuro sostenibile per la produzione di banane nelle Canarie. I prossimi sviluppi saranno cruciali per capire se le loro istanze verranno ascoltate e se ci sarà un effettivo cambio di rotta in un mercato sempre più difficile.