Gli archipelagos della Macaronesia, inclusi Canarie, Capo Verde, Madeira e Azzorre, hanno ribadito la loro rilevanza come piattaforma geostrategica tra Europa, Africa e America durante la III CUMBRA DELLA MACARONESIA. L’evento si è svolto a Lanzarote e ha visto la partecipazione di leader di questi territori, i quali hanno discusso sulle sfide e sulle opportunità comuni per promuovere la cooperazione regionale e lo sviluppo economico.
La voce dei leader regionali
Durante la conferenza stampa successiva alla cumbre, i leader dei quattro archipelagos, tra cui il presidente delle Canarie Fernando Clavijo e il Ministro degli Esteri di Capo Verde Alberto Rui de Figueiredo, hanno presentato una “tabella di marcia” per rafforzare la cooperazione tra i territori. Clavijo ha sottolineato l’importanza strategica della Macaronesia, insistendo sulla necessità di far comprendere all’Unione Europea, così come ai continenti africano e americano, il valore di questa regione. L’obiettivo è creare un’area di pace, stabilità e sviluppo all’interno di un contesto globale complesso.
L’incontro ha rappresentato la prima occasione di dialogo in sei anni, segnando una ripartenza per la cooperazione. All’interno di questo scenario, i rappresentanti dei vari governi hanno discusso l’importanza di una connessione più forte tra i territori, evidenziando che il futuro economico non può fare affidamento esclusivamente sul turismo. È emersa la volontà di diversificare le economie locali attraverso l’innovazione tecnologica e lo sviluppo industriale, guardando a un futuro più sostenibile e inclusivo.
L’impatto dei fondi europei
Un tema centrale della cumbre è stato l’analisi delle opportunità e sfide comuni legate all’impatto dei fondi europei, in particolare quelli del programma Interreg-MAC. Secondo i leader, questi fondi hanno svolto un ruolo cruciale nel finanziamento di infrastrutture e progetti che hanno giovato ai quattro territori. Grazie a questi finanziamenti, si sono potute realizzare opere significative che non solo migliorano i servizi locali, ma anche potenziano la competitività delle regioni macaronetiche sul mercato internazionale.
Fernando Clavijo ha anche espresso la necessità di una maggiore connettività tra gli archipelagos, avvertendo che i territori devono adattarsi alle sfide che presenta un’economia globale in rapido cambiamento. Ha sottolineato l’importanza di garantire che non ci sia un ritardo nello sviluppo, evidenziando come siano necessarie alternative economiche per il progresso e il benessere della popolazione.
I problemi della mobilità e della tassazione
Uno degli argomenti più delicati discussi durante la cumbre è stata la proposta dell’Unione Europea di applicare tasse sulle emissioni di CO2 nel settore dei trasporti aerei e marittimi. I leader dei vari archipelagos, in particolare quello delle Canarie, hanno espresso preoccupazione per l’impatto che queste restrizioni potrebbero avere sulla mobilità dei cittadini, evidenziando il rischio di disparità nei diritti di spostamento rispetto ai cittadini dei paesi europei continentali.
Fernando Clavijo ha denunciato che tali politiche non solo compromettono la libertà di movimento, ma rappresentano anche un’ingiustizia per gli abitanti delle isole, che subiscono gli effetti dei cambiamenti climatici senza essere i principali responsabili. Ha quindi esortato l’Unione Europea a considerare le peculiarità dei territori insulari nelle proprie decisioni.
Iniziative per la gestione dei flussi migratori
Oltre ai problemi di mobilità, i leader della Macaronesia hanno discusso anche delle questioni legate all’immigrazione. Il governo delle Canarie ha avviato un progetto di collaborazione volto a mitigare l’immigrazione irregolare dall’Africa hacia le isole. Il presidente Clavijo ha sottolineato che i programmi finanziati dai fondi Interreg-MAC si concentreranno sullo sviluppo economico delle regioni di origine dei flussi migratori. Secondo il presidente, generare benessere nelle aree di partenza potrà contribuire a ridurre i flussi migratori verso le isole.
Verso nuovi orizzonti geopolitici
I cambiamenti politici recenti negli Stati Uniti e la crisi economica in Germania sono stati argomenti di discussione nei dibattiti tra i leader regionali. Fernando Clavijo ha messo in evidenza che questi eventi possono influenzare l’economia europea e, di conseguenza, le situazioni economiche nei territori macaronetici. In questo contesto di incertezze globali, ha ribadito l’importanza di stabilire la Macaronesia come un’area di pace e stabilità nell’Oceano Atlantico.
La risonanza di questo evento sarà fondamentale per l’influenza geopolitica dei territori insulari a livello europeo e internazionale. La III Cumbre della Macaronesia ha rappresentato pertanto un passo significativo per rafforzare la presenza e la rilevanza di queste regioni nel panorama globale, sottolineando che il loro ruolo nello sviluppo sostenibile è cruciale non solo per l’Europa, ma anche per i paesi confinanti in Africa e America.