Isole Canarie

La Palma: Agricoltore Denuncia Il Furto di Prodotti Agricoli e Pretende Maggiore Sicurezza

Furti di prodotti agricoli a La Palma: Daniel Mentrel denuncia danni per oltre 10.000 euro e chiede maggiore protezione per l’agricoltura agroforestale e un rispetto delle coltivazioni locali.

Un recente episodio di furti in agricoltura ha scosso La Palma, una delle più belle isole delle Canarie. Daniel Mentrel, uno degli ultimi produttori agroforestali dell’isola, ha rivelato di aver subito un danno economico di oltre 10.000 euro a causa del furto di circa 700 chilogrammi di castagne, accompagnato da diversi chili di mele, prugne, pere e altri prodotti, solo nell’ultimo mese. Questo scenario non genera solo perdite finanziarie, ma crea anche gravi danni strutturali alla sua azienda agricola.

La Palma: Agricoltore Denuncia Il Furto di Prodotti Agricoli e Pretende Maggiore Sicurezza

La denuncia dei furti

Daniel Mentrel ha denunciato non solo il furto dei suoi prodotti agricoli, ma anche i danni provocati alla sua proprietà. I ladri hanno lasciato evidenti segni di vandalismo, come recinzioni distrutte e l’asportazione di cartelli di proibizione. A rendere la situazione ancora più complessa sono stati i comportamenti minacciosi e gli insulti rivolti a Mentrel quando ha cercato di allontanare i trasgressori dal suo terreno. Nel tentativo di proteggere la sua attività, ha contattato le autorità ma i risultati sembrano scarsi.

La rentabilità dell’agricoltura agroforestale

Mentrel, con un’ampia esperienza nel settore, sottolinea l’importanza del suo modello agricolo che, nonostante i recenti furti, potrebbe generare un profitto annuale di circa 20.000 euro. Tuttavia, in seguito ai continui furti, ha deciso di non vendere più i propri prodotti. Secondo la sua analisi, l’attività di registrazione come imprenditore agricolo non è sostenibile, poiché si troverebbe a vendere solo una parte limitata del raccolto e alla fine a dover svolgere anche il lavoro di controllo territoriale.

Un appello alla consapevolezza cittadina

Mentrel ha lanciato un appello ai cittadini affinché rispettino le coltivazioni agroforestali, evidenziando che spesso i campi vengono considerati come aree accessibili per chiunque. Questo atteggiamento, secondo lui, contribuisce al degrado e alla mancanza di attenzione verso un’agricoltura che è invece sostenibile. Egli sostiene che il suo metodo di coltivazione non richiede l’uso di sostanze chimiche o fertilizzanti e necessita solo di una manutenzione minima, come la pulizia del terreno e la rimozione delle ramaglie secche.

Necessità di sostegno istituzionale

Mentrel ha chiesto un maggiore sostegno da parte delle istituzioni per il suo modello di agricoltura sparso. Critica il fatto che la maggior parte delle politiche agricole si concentri su pratiche di coltivazione irrigua, ritenute più invasive e insostenibili. La sua richiesta mira a far sì che venga riconosciuto e valorizzato il lavoro degli agricoltori che scelgono un approccio più rispettoso dell’ambiente e della biodiversità.

L’impatto dei furti sulla produzione

Con oltre 50 alberi di castagno adulti e altri 20 in fase di produzione, Mentrel ha stimato che la sua produzione potrebbe raggiungere dai 3.000 ai 5.000 chilogrammi di castagne all’anno. Tuttavia, a causa dei furti, questo volume è stato ridotto a soli 2.000 chilogrammi, un dato frustrante per l’agricoltore, che osserva come chi lavora con dedizione e cura il proprio terreno finisca per raccogliere il minimo, a differenza di chi sfrutta il lavoro altrui.

Collaborazione con le autorità locali

Sebbene Mentrel riconosca l’impegno della Guardia Civile, che ha intensificato i controlli e le multe durante la settimana, riferisce che durante il fine settimana la situazione cambia drasticamente. “Il monte si riempie di persone a cui non viene detto nulla”, ha affermato, sottolineando come sia difficile per lui perquisire le ingerenze quotidiane nel suo lavoro di agricoltore, inclusa la denuncia dei furti.

Le limitazioni della protezione ambientale

Situato in un’area naturale protetta, Mentrel si trova nell’impossibilità di recintare completamente la sua proprietà. È consapevole che una tale misura sarebbe inefficace, paragonabile a “mettere porte al campo”, sarebbe infatti irrealizzabile. Sebbene vi sia una forte domanda di castagne a La Palma, dove i produttori riescono a vendere fino a cinque euro al chilogrammo, Mentrel ha deciso di non vendere il suo raccolto fino a quando non saranno attuate misure efficaci per contrastare questi furti e garantire un ambiente di lavoro più sicuro e rispettoso della legge.