Isole Canarie

Crisi interna in Nueva Canarias: divisioni e tensioni in vista delle elezioni

La crisi interna di Nueva Canarias si intensifica, con tensioni tra fazioni e richieste di rinnovamento, mentre figure chiave come Teodoro Sosa cercano nuove alleanze politiche in vista delle elezioni.

La crisi all’interno del partito Nueva Canarias sta mostrando segnali sempre più evidenti, accompagnata da tensioni che potrebbero riformare significativamente il partito in vista delle prossime elezioni. Recentemente, durante la riunione del Consiglio Politico di NC, tenutasi a Las Palmas de Gran Canaria, è emersa chiaramente la mancanza di consenso tra le fazioni del partito. Questo evento ha messo in luce le fratture interne, aggravate dall’assenza di alcuni leader chiave che hanno deciso di non partecipare, evidenziando così un malessere crescente all’interno dell’organizzazione.

Crisi interna in Nueva Canarias: divisioni e tensioni in vista delle elezioni

Il contesto della riunione del consiglio politico

La riunione tenutasi presso il Club Natación Metropole ha avuto come obiettivo quello di affrontare le controversie interne e stabilire un percorso per il futuro del partito. Tuttavia, in segno di dissenso, i cosiddetti “rinnovatori” – sindaci e dirigenti locali che richiedono una ristrutturazione degli organi di governo – hanno scelto di non partecipare. Tra le assenze più significative, spicca quella di Teodoro Sosa, sindaco di Gáldar e vicepresidente del Cabildo di Gran Canaria. Invece di unirsi al Consiglio Politico di NC, Sosa ha partecipato a un evento pubblico con il presidente del Governo delle Canarie, Fernando Clavijo. Questa scelta ha sollevato interrogativi sul futuro politico non solo di Sosa, ma anche del partito di cui fa parte.

La presenza di Sosa accanto a Clavijo è stata interpretata come una chiara dichiarazione di intenti, suggerendo la possibilità di un nuovo ordine politico nazionalista nelle Canarie. Clavijo ha sottolineato l’importanza di avere un partito che rappresenti le istanze canarie e che possa affrontare problematiche cruciali come la migrazione. Queste dinamiche segnalano la crescente necessità di unità all’interno delle forze nazionaliste, mettendo sotto pressione NC nel suo attuale assetto.

La divisione del partito e la richiesta di rinnovamento

Le tensioni all’interno di NC non sono una novità, ma si sono intensificate dopo le elezioni del 2023, quando una fazione guidata da Sosa ha richiesto un cambiamento generazionale nella leadership. Questo gruppo, composto da sindaci e presidenti di assemblee municipali di diverse località, ha fatto richiesta formale per anticipare il Congresso di NC, inizialmente previsto per il 2026. Il vertice del partito ha reagito fissando il VI Congresso Nazionale per luglio 2025, nel tentativo di placare le acque.

Tuttavia, nonostante questa mossa, le fratture sembrano rimanere profonde. Sosa e i suoi sostenitori hanno redatto un manifesto, sostenuto da centinaia di firme, in cui dichiarano “indispensabile” un cambiamento nell’organizzazione del partito da approvare in un Congresso straordinario nel 2025. Queste richieste di rinnovamento riflettono una crescente insoddisfazione nei confronti dell’attuale leadership, considerata da alcuni come ancorata a metodi ormai obsoleti.

Durante un incontro precedente, Sosa aveva già affermato che “tutto ha una sua fase nella vita”, evidenziando la necessità di ristrutturare il partito. La sua osservazione si unisce ad un appello a non evitare il dibattito interno, suggerendo che l’assoluta tranquillità non è più praticabile in un momento di crisi.

La posizione della leadership di Nueva Canarias

Román Rodríguez, figura storica di NC e già vice-presidente del Governo canario, ha manifestato una posizione contraria alle richieste di rinnovamento. Rodríguez ha dichiarato di non avere intenzione di dimettersi e di non sentirsi minacciato dalle pressioni interne al partito. Egli ha sottolineato che nessuno ha ufficialmente richiesto la sua uscita e che, sebbene vi sia un settore favorevole a cambiamenti, non ritiene il suo ruolo in discussione. Al suo fianco, Carmelo Ramírez, segretario di organizzazione, ha mantenuto un forte controllo sul partito dalla sua fondazione nel 2005, rappresentando l’ala tradizionale contro cui si stanno schierando i rinnovatori.

La riunione del Consiglio Politico ha rappresentato uno dei momenti più critici nella storia di NC. L’intenzione della leadership era di stabilire formalmente la data del prossimo congresso e di designare una commissione organizzativa. Tuttavia, l’assenza dei rinnovatori ha evidenziato che la divisione all’interno del partito è tutt’altro che risolta. La direzione sta cercando un “accordo di minima”, ma il malcontento e la mancanza di unione suggeriscono che la situazione potrebbe aggravarsi ulteriormente in vista del congresso.

Futuro politico e scenario di alleanze

L’immagine di Sosa al fianco di Clavijo ha sollevato interrogativi sul futuro politico dei rinnovatori all’interno di NC. Sebbene non vi sia stata una discussione formale su una possibile alleanza, le recenti interazioni con Coalición Canaria suggeriscono la possibilità di una nuova direzione per coloro che aspirano a un orientamento politico più dinamico in vista delle prossime elezioni. L’idea di un’alleanza tra i settori di CC e i rinnovatori di NC sta guadagnando terreno nel dibattito politico delle Canarie.

Clavijo stesso ha sottolineato che la presenza di un partito canario autorevole è fondamentale per affrontare le sfide che le Canarie stanno affrontando. Nonostante il rispetto per i processi interni di NC, le sue dichiarazioni sottolineano un momento cruciale per il partito di Rodríguez e i suoi oppositori. Gli sviluppi futuri saranno decisivi per capire come si evolverà la politica nazionalista canaria e le potenziali ristrutturazioni delle forze in campo.

La situazione attuale all’interno di NC suggerisce che il partito sta affrontando una fase di profondo cambiamento. I prossimi mesi si preannunciano determinanti per la sua formazione politica e il futuro degli equilibri in Canarie, in un contesto dove le divisioni interne potrebbero influenzare in modo decisivo la posizione dei diversi attori politici e le loro alleanze strategiche.