La serata di sabato scorso ha visto la celebrazione della XX Cena Benefica organizzata dall’Associazione delle Famiglie Oncoematologiche di Lanzarote . Questo evento tanto atteso ha richiamato un grande numero di partecipanti, con tutte le 400 disponibilità esaurite dal pubblico. Grazie anche a una raccolta fondi attivata tramite una “fila cero”, l’incontro ha potuto contare su donazioni anonime, rendendo la serata ancora più significativa.
L’importanza della cena benefica
L’evento, tenutosi presso il ristorante della Casa-Museo del Campesino, ha avuto inizio alle 20:30 con un caloroso benvenuto da parte della presidente di AFOL, Carmen Arrocha. Visibilmente emozionata, ha esposto la sua gratitudine a tutti i presenti e a coloro che hanno contribuito attraverso la fila cero. Arrocha ha dedicato una parte del suo intervento per esprimere riconoscenza verso le aziende che, per 20 anni, hanno supportato l’associazione. “Questa non è solo una cena, ma un’opportunità per condividere e riunirci,” ha affermato, sottolineando il valore dell’incontro che permette di vivere momenti piacevoli attorno a una tavola. Il fine principale di questa cena è sempre stato quello di raccogliere fondi per supportare le famiglie colpite da patologie oncoematologiche.
Servizi e lotte di AFOL
Carmen Arrocha ha proseguito la serata descrivendo l’anno appena concluso come “molto intenso”. Ha evidenziato una serie di servizi fondamentali offerti da AFOL, che spaziano dall’assistenza psicologica e sociale alla vigilanza domiciliare. “La nostra lotta per ottenere i servizi di cui abbiamo bisogno è continua e instancabile,” ha continuato. Ogni anno, l’associazione rivolge appelli al governo delle Canarie e alle istituzioni sanitarie, chiedendo loro di non ostacolare le richieste che riguardano l’assistenza ai pazienti e alle loro famiglie. Alcuni degli obiettivi sono stati raggiunti, mentre altri sono rimasti fermi in archivio, generando frustrazioni.
Per questo motivo, AFOL ha rafforzato il proprio impegno nel cercare risorse e supporto. “Non ci fermiamo e cerchiamo ogni mezzo possibile per ottenere i fondi necessari, come la recente realizzazione del tanto agognato bunker per la radioterapia che ha portato un immenso sollievo ai pazienti,” ha affermato Arrocha, ponendo l’accento sui risultati ottenuti. In celebrazione di questo traguardo, l’associazione ha commissionato un’opera dell’artista Iván Tempra, dal titolo “Paz in mezzo a la Tormenta,” posto all’entrata della sala radioterapica e che simboleggia il percorso della diagnosi e la ricerca della guarigione.
La riuscita della serata e i festeggiamenti
AFOL ha anche riferito di una continua e soddisfacente collaborazione con il team di radioterapia, che ha reso possibile confronti costruttivi con le autorità sanitarie per migliorare i servizi offerti. Nel corso della serata, sono stati organizzati anche dei sorteggi, i cui premi sono stati donati da varie aziende locali sempre pronte a sostenere la causa. Un momento di grande energia si è avuto grazie alla performance musicale dei sette giovani della Parranda Pal Porrón, il cui variegato repertorio ha fatto alzare dall’assento i presenti, creando un vivace clima di festa.
In un contesto di grande spensieratezza e condivisione, la cena ha concluso la serata con la bellezza di 6.000 euro raccolti, somma che andrà a supporto delle famiglie che affrontano guerre quotidiane contro il cancro. Questo evento non è solo un raccoglimento di fondi, ma un importante momento di coesione sociale, impegno e solidarietà tra coloro che lottano quotidianamente in questa difficile battaglia.