Le Comunidades Energetiche sono considerate da UNF strumenti chiave per un futuro energetico sostenibile. Questo modello non solo promuove l’autoconsumo e una mobilità verde, ma coinvolge anche la comunità nella definizione dei progetti energetici. Questa pratica rappresenta una vera rivoluzione nel panorama energetico, permettendo un reinvestimento dei benefici a livello locale e creando opportunità per i cittadini e per le imprese del settore fotovoltaico.
Il coinvolgimento della comunità e la sostenibilità economica
UNEF ha dichiarato che le Comunidades Energetiche si distinguono per il loro approccio collaborativo e inclusivo. Queste iniziative permettono di unire diverse attività sotto un unico progetto, integrando non solo l’autoconsumo energetico, ma anche la riqualificazione degli edifici e lo sviluppo di una mobilità ecologica. Questo modello offre anche la possibilità di stoccare energia in modo più efficiente, rispondendo alle crescenti esigenze di sostenibilità.
In un comunicato stampa di giovedì, UNF ha sottolineato come il coinvolgimento diretto dei cittadini, delle economie locali e delle autorità municipali aiuti a definire le caratteristiche del progetto stesso. Questo approccio consente che i benefici economici e ambientali delle iniziative contenute nelle Comunidades Energetiche possano essere reinvestiti nelle stesse comunità, incentivando un miglioramento della qualità della vita locale e creando un circolo virtuoso a favore dello sviluppo sostenibile.
Opportunità per i cittadini e per le aziende
La suddivisione delle attività in Comunidades Energetiche garantisce l’emersione di opportunità sia per i cittadini che per le aziende del settore fotovoltaico. Infatti, la maggior parte di tali comunità inizia il loro percorso con un consumo collettivo, che consente ai cittadini di abbattere i costi energetici e promuovere un uso più consapevole dell’energia.
José Donoso, Direttore Generale di UNF, ha evidenziato la necessità di un quadro normativo chiaro. Questo deve garantire che i membri delle Comunidades partecipino alle stesse condizioni dei soggetti tradizionali del mercato, assicurando nel contempo stabilità regolamentare. Senza tali garanzie, è difficile pensare a una vera e propria partecipazione attiva e costruttiva da parte della società.
Donoso ha inoltre sottolineato che la creazione di uno strumento così innovativo, che coinvolga attivamente la società nella transizione energetica, non può prescindere da un adeguato supporto per aiutare i membri a implementare tali progetti.
Misure per sostenere lo sviluppo delle Comunidades Energetiche
Per garantire la realizzazione di questo modello, UNEF ha presentato un elenco di misure necessarie per assicurare l’autonomia e il controllo da parte dei membri delle Comunidades Energetiche. Si rende cruciale definire chiaramente nel settore normativo quando si verifica una violazione di tale autonomia e controllo, per proteggere i diritti di tutti gli attori coinvolti.
Un altro aspetto fondamentale è la partecipazione delle entità locali. UNEF propone che le Comunidades Energetiche vengano riconosciute come “entità di interesse pubblico”, il che potrebbe favorire la partecipazione attiva e il supporto da parte dei comuni. Tale riconoscimento sarebbe un passo importante per garantire che le amministrazioni locali contribuiscano in modo efficace al successo di queste iniziative.
In aggiunta, UNEF sottolinea l’importanza di assicurare l’accesso a possibilità di finanziamento che non rappresentino una barriera alla partecipazione dei cittadini. Per questo motivo, vengono proposte riduzioni fiscali per chi partecipa alle Comunidades Energetiche, oltre alla possibilità di accedere al sistema di Certificati di Risparmio Energetico. Questa misura permetterebbe di monetizzare l’efficienza energetica degli impianti, rendendo l’accesso a tali iniziative più equo e sostenibile.