Isole Canarie

Studio sull’impatto psicologico del maltrattamento animale per interventi di prevenzione

Un progetto di ricerca dell’Università di La Laguna analizza le variabili psico-ambientali del maltrattamento animale, con l’obiettivo di sviluppare interventi efficaci e promuovere il benessere degli animali.

Un gruppo di ricercatori della Facoltà di Psicologia dell’Università di La Laguna ha avviato un progetto di ricerca volto ad analizzare le variabili psico-ambientali che influiscono sul comportamento degli individui rispetto al maltrattamento degli animali. L’intento di questo studio è di sviluppare programmi di intervento efficaci per contrastare e prevenire tali situazioni di abuso. La ricerca, finanziata dal Ministero della Scienza, Innovazione e Università, è guidata da un team di esperti con un focus particolare sulle relazioni tra comportamenti umani e rispetto per gli animali.

Studio sull'impatto psicologico del maltrattamento animale per interventi di prevenzione

Obiettivi della ricerca sul maltrattamento animale

La principale ricercatrice, Ana María Martín, docente di Psicologia Sociale presso l’Università di La Laguna, sottolinea in un’intervista che l’obiettivo della ricerca è esaminare il maltrattamento animale come un crimine ecologico, integrando le prospettive della psicologia ambientale e giuridica. Questo studio si distingue per il tentativo di affrontare questioni irrisolte emerse in ricerche passate, svolte da varie discipline. Nella criminologia, infatti, il maltrattamento animale è spesso analizzato in relazione a fenomeni come la caccia furtiva e il traffico di specie protette, trascurando però gli animali domestici e quelli allevati per scopi alimentari o di sfruttamento.

Fino ad oggi, gran parte delle indagini psicologiche si era concentrata sul maltrattamento come segno di psicopatologia o come indicatore di altre forme di violenza, senza però considerare il maltrattamento animale come un fenomeno di interesse autonomo. La ricerca attuale mira a colmare questi vuoti informativi e a fornire una comprensione più profonda delle dinamiche che portano al maltrattamento.

Reazioni al maltrattamento animale

Un importante obiettivo del gruppo di ricerca è approfondire non solo quali fattori influenzino le persone a violare le leggi ambientali, ma anche come queste reagiscano di fronte ai trasgressori. L’utilizzo di sondaggi ha rivelato che di fronte a reati che causano danno agli animali, il livello di indignazione della popolazione tende ad essere notevolmente più alto. In particolare, dopo le modifiche legislative del 2021, che hanno ridefinito gli animali come esseri senzienti anziché semplici oggetti, gli studiosi hanno deciso di concentrarsi sul maltrattamento di diverse tipologie di animali.

Per analizzare questo fenomeno, sono stati elaborati quattro studi per esaminare l’impatto di variabili come le norme personali e sociali, la percezione della legittimità delle leggi e delle autorità competenti, la motivazione pro-ambientale e l’atteggiamento generale verso gli animali. Un altro aspetto interessante considera il ruolo del genere nelle reazioni al maltrattamento, suggerendo come le esperienze e visioni del mondo influenzino i comportamenti individuali.

Comprendere le motivazioni dietro il maltrattamento

La ricerca non si propone di indagare psicopatologie specifiche nei maltrattatori, bensì di capire le circostanze e le motivazioni che possono portare una persona qualunque a maltrattare un animale o a tollerare un simile comportamento. L’obiettivo è esplorare le diverse reazioni di persone di diverse età, generi e contesti abitativi dinanzi a casi di maltrattamento animale. La ricercatrice fa notare che la definizione stessa di maltrattamento è soggettiva e varia a seconda dei contesti sociali e culturali.

Un esempio di questa variabilità si ha nel confronto tra il maltrattamento di animali domestici e quello di animali destinati alla produzione alimentare. Ciò porta a situazioni paradossali in cui gli stessi comportamenti possono essere visti in modo molto diverso, a seconda della specie coinvolta e del contesto in cui si verificano.

Il dibattito sull’uso degli animali

Le problematiche legate al maltrattamento animale sono particolarmente complesse quando si considera l’uso degli animali in contesti accettati dalla società, come quelli destinati all’alimentazione o alla sperimentazione. Per lungo tempo, la vita di questi animali è stata subordinata al profitto umano, a discapito del loro benessere. Questa percezione frammentata del maltrattamento porta a incoerenze, come il fatto che una persona possa adottare e accarezzare un animale domestico mentre consuma carne di un altro animale.

Le contraddizioni emergono anche nella percezione del concetto di “animale protetto”. All’interrogativo su quale animale si immaginasse di fronte a questo termine, molte persone hanno risposto menzionando comunemente cani o gatti, anziché specie in via di estinzione. Questa tendenza è attribuita alla maggiore visibilità sociale della legislazione sul benessere animale rispetto ad altre norme mirate alla salvaguardia della biodiversità.

Il gruppo di ricerca ha coinvolto anche il Collegio dei Veterinari di Santa Cruz de Tenerife e altre autorità locali come osservatori indipendenti del progetto, con l’obiettivo di utilizzare i risultati dello studio per sviluppare politiche che migliorino il benessere degli animali e promuovano una maggiore consapevolezza e responsabilità sociale.