Isole Canarie

Il futuro del igic e il rinnovamento fiscale delle canarie: riflessioni di Salvador Miranda

Salvador Miranda esprime preoccupazioni sull’IGIC e la sostenibilità finanziaria delle Canarie, sottolineando l’importanza di mantenere gli incentivi fiscali e razionalizzare le spese pubbliche per garantire crescita economica.

Salvador Miranda, direttore della Cattedra del Régimen Económico y Fiscal dell’Università di Las Palmas de Gran Canaria, ha manifestato preoccupazioni riguardo l’IGIC, l’imposta sui consumi delle Canarie, durante un’audizione in commissione parlamentare. Miranda ha sottolineato come la struttura attuale di finanziamento delle isole dipenda fortemente da questa tassa, complicando qualsiasi futuro tentativo di riduzione. L’articolo esplora questo dibattito rilevante accanto ad altre questioni di rilevanza economica e fiscale.

Il futuro del igic e il rinnovamento fiscale delle canarie: riflessioni di Salvador Miranda

L’importanza dell’igic nel sistema di finanziamento delle canarie

Nel suo intervento, Salvador Miranda ha evidenziato che l’IGIC è diventato un elemento fondamentale per la sostenibilità finanziaria dei cabildos, ovvero le amministrazioni locali delle Canarie. In un contesto economico già difficile, la dipendenza da questa tassa rappresenta un “handicap chiaro“, dove i cabildos si affidano quasi esclusivamente alla sua raccolta. Questo porta a una situazione di stallo, in cui la possibilità di abbassare il tasso dell’IGIC appare impossibile. Miranda ha messo in evidenza che l’attenzione deve essere rivolta non solo a incentivare gli incassi, ma anche a razionalizzare le spese pubbliche, un argomento frequentemente trascurato dai partiti politici.

Le parole di Miranda fanno sorgere interrogativi sull’effettiva volontà delle istituzioni di affrontare la questione delle spese, suggerendo che vi sia una crescente necessità di “applicare la forbice” e rivedere i costi. La non volontà di modificare il quadro delle uscite, a suo avviso, rappresenta una sfida per il futuro economico delle Canarie. Gli esperti avvertono che questo vizio di fondo potrebbe avere ripercussioni negative sul livello di vita degli abitanti delle isole.

Rischi di perdita dei vantaggi fiscali

Un’altra preoccupazione espressa da Salvador Miranda riguarda il rischio che le Canarie possano perdere alcuni dei vantaggi ottenuti nel 2018, quando si stabilì che le risorse del REF non fossero incluse nel sistema di finanziamento autonomico. In un momento in cui esperti e politici considerano modifiche a questa impostazione, Miranda teme che le Canarie potrebbero trovarsi in una posizione svantaggiata rispetto ad altre comunità autonome, come nel caso degli accordi tra il governo centrale e le regioni come la Catalogna e il Valencia.

Queste dinamiche possono influenzare la capacità di ripartire le risorse fiscali in modo equo. Miranda sottolinea la necessità di proteggere gli incentivi fiscali attuali, poiché rappresentano una leva per attrarre investimenti e stimolare la crescita economica. Questa visione è sostenuta dalla convinzione che uscite più controllate siano indispensabili per garantire stabilità e crescita per tutte le fasce della popolazione.

La riserva di investimenti di canarie: opportunità per il settore abitativo

In merito alla Riserva di Investimenti di Canarie , Salvador Miranda ha sottolineato che essa potrebbe essere utilizzata per facilitare l’accesso alla casa in affitto, una necessità esplicita data la mancanza di protezioni legali per i locatori. Questa situazione ha portato a un clima di incertezza fra gli operatori del settore immobiliare, rendendo difficoltoso il processo di costruzione di alloggi a prezzi accessibili. Miranda ha suggerito che è fondamentale rivedere le normative vigenti e ripristinare un approccio più flessibile che possa risultare attrattivo per gli investitori.

Malgrado le sfide poste dalla burocrazia e dai requisiti complessi, Miranda ha evidenziato come la RIC rimanga una risorsa importante per la realtà economica delle Canarie. La somma stanziata nel 2022 ammonta a 1.700 milioni di euro, un dato che segna un ritorno ai livelli pre-crisi, suggerendo l’esigenza di un utilizzo strategico di queste risorse per soddisfare reali necessità abitative.

L’importanza degli incentivi fiscali: sfide future

Infine, Salvador Miranda ha insistito sulla necessità di mantenere tutti gli incentivi fiscali previsti dal REF, poiché rappresentano un modello di successo per le Canarie. Questi strumenti fiscali non solo contribuiscono a creare una base economica solida, ma sono anche emulati da altre regioni spagnole, come le Baleari, che hanno adottato modelli simili nelle loro politiche fiscali.

Tuttavia, il timore di una costante vigilanza da parte dell’Unione Europea sulle pratiche fiscali delle Canarie potrebbe complicare ulteriormente la situazione. L’assenza di un regime di sanzioni per il controllo degli aiuti fiscali ha già portato a situazioni di ambiguità, e le autorità statali avvieranno imminenti indagini per garantire la correttezza e la trasparenza dell’utilizzo dei fondi. Rimanere aggiornati e preparati per affrontare queste sfide si rivela essenziale per garantire che le Canarie non perdano i benefici che hanno ottenuto con il tempo.