Isole Canarie

Budget 2025 per le Canarie: il PSOE denuncia gravi mancanze e favoritismi

Il dibattito sulle finanze pubbliche alle Canarie si intensifica, con Lanzarote in crisi per un bilancio 2025 deficitario che penalizza istruzione e assistenza sociale a favore di spese pubblicitarie.

Il dibattito politico sulle finanze pubbliche si intensifica alle Canarie, con particolare attenzione all’isola di Lanzarote. In una recente conferenza stampa tenutasi presso la sede insulare del PSOE, la segretaria insulare e deputata al Congresso, Maria Dolores Corujo, ha messo in evidenza le gravi carenze nel bilancio della Comunità Autonoma per il 2025. Secondo Corujo, queste mancanze mettono a rischio non solo Lanzarote, ma l’intero arcipelago.

Budget 2025 per le Canarie: il PSOE denuncia gravi mancanze e favoritismi

Budget ingannevole e mancanze per Lanzarote

Durante l’incontro, Corujo ha descritto i nuovi bilanci come “tramposi” e ha accusato il governo di non avere un piano efficace per le Canarie. La deputata ha sottolineato che i fondi destinati all’isola e a La Graciosa sono una beffa. Ha annunciato che il Gruppo Socialista prevede di presentare una modifica totale al documento di bilancio autonomico.

Corujo ha anche evidenziato un notevole taglio del 62% ai fondi per l’assistenza ai minori stranieri non accompagnati, passando da 15 milioni a soli 5,6 milioni di euro. Contemporaneamente, ha notato un aumento significativo delle spese per pubblicità, che è balzato da 1,9 a 3,7 milioni di euro. Secondo lei, questo rappresenta la vera priorità del governo: investire più in marketing politico invece di affrontare le problematiche reali.

Preoccupazioni per l’istruzione e il welfare

Un altro punto sollevato dalla deputata socialista è il “retrocesso” nel settore educativo, malgrado un aumento complessivo del bilancio del 3,3%. Le risorse per l’istruzione sono aumentate solo del 2,93%, molto lontano dall’obiettivo legale di utilizzare il 5% del bilancio per questo settore. Corujo ha espresso preoccupazione per queste cifre, sottolineando che il taglio dell’investimento nel sistema educativo avrà un impatto diretto sulla qualità dell’istruzione, colpendo in particolare le famiglie a basso reddito.

Nel contesto fiscale, Corujo ha criticato le politiche attuate dal presidente Clavijo, accusandolo di favorire le fasce di reddito più alte mentre eliminava misure di sostegno per le categorie più vulnerabili. Ha menzionato la cancellazione della deduzione per l’aumento dei prezzi, che penalizza le famiglie a basso reddito, privandole di 104 milioni di euro, e ha messo in luce la diminuzione della fascia autonoma dell’IRPF, favorevole anch’essa alle fasce di reddito più elevate.

Investimenti inconsistente e narrazione fuorviante

Corujo ha denunciato ulteriormente la manipolazione dei fondi destinati a progetti come i RETECHFOR, notando che, sebbene il bilancio per il 2024 mostrasse un investimento iniziale di 1,6 milioni di euro, per il 2025 i fondi sono saliti a 2,4 milioni, ma non porteranno beneficio ai cittadini di Lanzarote. La deputata ha dichiarato che tali progetti sono vuoti e servono solo a gonfiare i numeri, senza apportare reali vantaggi all’isola.

Per quanto riguarda le infrastrutture idriche, Corujo ha messo in evidenza la mancanza di concretezze. Nonostante siano stati previsti 15 milioni di euro nel 2024 per migliorare le risorse idriche, non è stato speso nemmeno un euro. La reiterazione di questa somma per il 2025, secondo Corujo, non risolverà i gravi problemi di approvvigionamento idrico, un tema di primaria urgenza per l’isola.

Esclusione di Lanzarote e disparità negli investimenti

Secondo Corujo, il bilancio rappresenta un’intollerabile beffa per Lanzarote, relegata al sesto posto in termini di investimenti, superata anche da isole come Fuerteventura e La Palma. Anche se ci sono tentativi di mostrare cifre rassicuranti, è emerso che Lanzarote riceverà il 14% in meno di investimenti pro capite rispetto a Fuerteventura, e ben il 67% in meno se si escludono le voci non attendibili.

Corujo ha concluso ribadendo che questo bilancio è sintomatico della mancanza di un vero progetto per le Canarie. Questa situazione, secondo la deputata, evidenzia l’assoluta necessità di investire in settori chiave come l’istruzione, la ricerca, la casa e la sostenibilità, piuttosto che nel marketing e nella propaganda che favoriscono solo un esiguo gruppo di persone.