Isole Canarie

Calo delle migrazioni verso le Canarie: dati di ottobre mostrano un trend inaspettato

A ottobre, gli arrivi di migranti alle Canarie sono diminuiti drasticamente del 36,5% rispetto a settembre e dell’1.050% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, evidenziando dinamiche migratorie complesse.

Negli ultimi anni, le Canarie hanno registrato un aumento crescente degli arrivi di migranti attraverso imbarcazioni precarie, che rappresentano il 74% degli ingressi marittimi verso la Spagna. Tuttavia, ottobre ha rivelato una variazione sorprendente, con un decremento del 36,5% rispetto al mese precedente e una caduta impressionante del 1.050% rispetto allo stesso mese dell’anno passato. Questo articolo illustra i dati ufficiali e le dinamiche migratorie, rivelando le cause e l’impatto di questo cambiamento.

Calo delle migrazioni verso le Canarie: dati di ottobre mostrano un trend inaspettato

Diminuzione degli arrivi nelle isole orientali

Il calo di ottobre ha riguardato principalmente le isole orientali, in particolare Fuerteventura e Lanzarote, dove gli arrivi sono diminuiti rispettivamente dell’84% e del 79,7%. Complessivamente, sono stati 1.700 i migranti in meno rispetto al mese di settembre. Questa diminuzione va collocata nel contesto di una continua instabilità politica e socio-economica nei paesi di origine dei migranti, che spinge molte persone a cercare opportunità all’estero.

  • Sebbene il segno meno delle tre cifre possa sembrare incoraggiante, la provincia di Santa Cruz de Tenerife ha comunque registrato un’impennata degli arrivi, con il 77,28% dei migranti totali, ripartiti soprattutto tra le isole più occidentali. Qui, El Hierro ha visto un incremento significativo, accogliendo 2.230 persone arrivate su 22 imbarcazioni. Questa distribuzione evidenzia un’emergenza continua nelle rotte migratorie, che si intensifica nonostante le difficoltà.

Fattori che influenzano le migrazioni marittime

La decisione dei migranti di intraprendere viaggi rischiosi è influenzata da una serie di fattori complessi. Cause politiche, conflitti armati e crisi climatiche nei paesi d’origine spingono molte persone a lasciare le loro terre in cerca di sicurezza e migliori opportunità. La maggior parte degli arrivi a ottobre ha visto la partecipazione di migranti provenienti da regioni subsahariane, con il 93% del totale, mentre il 5% ha origini magrebine, per lo più marocchine, e un modesto 2,08% proviene da paesi asiatici.

Nonostante le condizioni di mare avverse che hanno caratterizzato gran parte del mese di ottobre, i trafficanti di persone hanno rallentato le operazioni, dirottando i piani per le uscite a novembre. In questo contesto, è cruciale considerare come le variazioni delle rotte migrazionali possano subire influenze esterne, anche a seguito di decisioni politiche assunte da stati operanti al di fuori della rotta verso le Canarie.

Mutamenti nelle rotte migratorie

Le recenti osservazioni indicano una diversificazione nei profili dei migranti, soprattutto con un aumento della presenza di persone provenienti da Asia. Questo potrebbe aprire la porta a nuove rotte migratorie e cambiare le dinamiche attuali. Inoltre, le politiche restrittive adottate da Grecia e Italia per impedire ingressi irregolari da parte di migranti africani contribuiscono a modificare i percorsi di viaggio verso le Canarie.

Nonostante le difficoltà, il Mediterraneo Centrale ha visto un notevole afflusso di arrivi quest’anno, con partenze dalla Libia e sbarco in Italia e Grecia. A oggi, questa rotta ha accolto 53.890 migranti, mentre il Mediterraneo Orientale ha visto 52.237 arrivi. Le Canarie si collocano al terzo posto tra le rotte migratorie verso l’Unione Europea, con un totale di 34.162 arrivi dall’inizio dell’anno, seguite dal Mediterraneo Occidentale, molto più indietro con 12.069 migranti.

Questi dati rappresentano una parte integrante della complessità del fenomeno migratorio nell’Unione Europea e rimarcano l’esigenza di politiche coerenti che possano affrontare le cause profonde dei flussi migratori e garantire la sicurezza di tutti gli individui coinvolti.