Isole Canarie

Il Partito Popolare di La Palma critica la gestione delle nomine da parte del presidente del Cabildo

Il Partito Popolare critica la gestione delle nomine da parte del presidente Sergio Rodríguez, accusandolo di modificare i criteri per favorire candidati scelti, creando instabilità e confusione nell’amministrazione locale.

Il dibattito politico a La Palma si intensifica con le recenti dichiarazioni del Partito Popolare , che ha espresso il proprio disaccordo riguardo alla gestione delle nomine di direttori insulari da parte del presidente del Cabildo, Sergio Rodríguez, appartenente a Coalizione Canaria . L’accusa principale mossa dai rappresentanti del PP è che Rodríguez abbia modificato ripetutamente i criteri di selezione delle nomine per adeguarli ai profili dei candidati scelti. Questo articolo analizza le implicazioni di queste modifiche e il contesto politico attuale.

Il Partito Popolare di La Palma critica la gestione delle nomine da parte del presidente del Cabildo

Le accuse del Partito Popolare

Nel corso dell’attuale legislatura, il Partito Popolare ha evidenziato che ci sono state quattro modifiche al piano organico originale delle direzioni insulari, segnalando una mancanza di fiducia da parte di Sergio Rodríguez nei confronti dei dieci consiglieri di Coalizione Canaria. I membri del PP sostengono che tali cambiamenti non solo minano l’affidabilità della governance locale, ma creano anche confusione e incertezze tra i funzionari e i cittadini. Questo continuo cambiamento di direzioni e nomine è visto dalle forze politiche come un segnale di instabilità, che potrebbe avere conseguenze dirette sulla qualità dei servizi erogati dall’amministrazione locale.

Questa situazione evidenzia anche una riflessione più ampia sulla politica delle assunzioni nella pubblica amministrazione, in particolare su come e perché i criteri possano essere flessibili. Il Partito Popolare, a tal proposito, chiede una trasparenza maggiore nel processo di selezione e nomina degli alti funzionari, evidenziando che il bene pubblico deve prevalere su considerazioni politiche e personali.

Le ultime nomine e le polemiche

Durante il recente incontro del plenaria insulare tenutosi a novembre, è stata ratificata la nomina di Matilde Fleitas come quinta direttrice insulare dell’attuale legislatura. Questo avvenimento si inserisce in un contesto di modifiche alle denominazioni di alcune Direzioni Insulari che avrebbero permesso l’assegnazione di questa nuova posizione. Tuttavia, la nomina di Fleitas è stata accolta con critiche da parte del PP, che l’ha definita un nuovo esempio della coalizione CC per creare alti incarichi.

Carlos Cabrera, consigliere del PP presso il Cabildo, ha messo in discussione le modalità con cui sono state effettuate queste nuove nomine, sottolineando che vari servizi dello stesso Cabildo stanno affrontando gravi problemi di gestione, al punto di trovarsi al limite del collasso. La sua critica è chiaramente rivolta alla gestione delle risorse umane che, a suo dire, è carente e potrebbe compromettere i servizi essenziali per i cittadini dell’isola.

Le considerazioni sull’approccio della precedente amministrazione

Cabrera ha richiamato l’attenzione sulla differenza di approccio con la precedente amministrazione, che, a suo dire, non ha nominato nuovi direttori insulari durante le recenti crisi sanitarie e naturali. Questo governo, secondo il PP, ha scelto di concentrare le risorse direttamente a favore dei cittadini, piuttosto che creare nuovi posti dirigenziali. Il confronto con la gestione corrente del presidente Rodríguez mette in luce la questione cruciale relativa alla priorità da dare nelle scelte politiche: investire in nuove nomine o garantire servizi robusti e diretti ai cittadini?

Inoltre, Cabrera ha messo in discussione le giustificazioni fornite per le numerose modifiche alle direzioni insulari. Secondo il suo punto di vista, invece di stabilire obiettivi chiari e prioritari, le autorità competenti sembrerebbero preferire cambiare le nomenclature delle posizioni al fine di adattarle ai profili dei nominati. Questa strategia di gestione, secondo il PP, non solo è inadeguata, ma potrebbe danneggiare l’immagine dell’ente e la fiducia della popolazione nella propria amministrazione.