L’analisi del bilancio 2025 nelle Isole Canarie solleva un vivace dibattito politico, caratterizzato da critiche e posizioni divergenti. La discussione si è focalizzata su questioni chiave come la riduzione delle tasse, le politiche fiscali e le conseguenze sociali delle misure proposte. Nonostante le opposizioni di Vox, PSOE e Nueva Canarias, il governo, sostenuto da Coalizione Canarie e Partito Popolare, ha superato la prima lettura del bilancio, aprendo la strada a futuri emendamenti.
Il dibattito sulla sostenibilità economica
Durante la prima lettura del bilancio 2025, il tema centrale è stata la sostenibilità delle misure fiscali e il loro impatto sui cittadini. I rappresentanti dell’opposizione hanno evidenziato come le finanze pubbliche possano riflettere disuguaglianze e iniquità. Il portavoce del PSOE, Sebastián Franquis, ha dichiarato che la decisione di mantenere una riduzione fiscale per il 0,3% più ricco, mentre si tolgono deduzioni per oltre 740.000 contribuenti, rappresenti un grave errore di valutazione. Questa controversia ha acceso un dibattito accesissimo sulle politiche fiscali del governo delle Canarie.
Franquis afferma che la situazione attualmente in atto fa emergere un quadro in cui i ricchi diventano sempre più abbienti mentre i poveri si trovano in una condizione di maggiore vulnerabilità. Attraverso un’analisi dei bilanci passati, ha insinuato che il governo stia trascurando il bisogno di riforme più inclusive e giuste, invocando l’implementazione di una “ecotassa” per i turisti, che secondo lui potrebbe rivelarsi una misura equa.
Critiche al governo e richieste di ritiro del bilancio
Le critiche all’attuale amministrazione non si sono limitate ai socialisti, ma sono state amplificate dalle dichiarazioni del portavoce di Nueva Canarias-Bloque Camarista, Luis Campos. Egli ha descritto il bilancio come seguente il modello “Ayuso”, incentrato sul “salvese chi può”, accusando il governo di sottrarre ai più vulnerabili per favorire chi già possiede di più. A sostegno di queste affermazioni, Campos ha fatto notare un incremento notevole nei costi governativi mentre le detrazioni fiscali essenziali venivano eliminate per centinaia di migliaia di canari.
In risposta, la consigliera delle finanze, Matilde Asián, ha difeso l’operato dell’amministrazione, sostenendo che l’approccio del governo si basi su criteri di sostenibilità e rispetto delle regole fiscali, enfatizzando il supporto per le politiche abitative e sociali.
La posizione di Vox e la critica costruttiva
Il deputato di Vox, Javier Nieto, ha rincarato la dose, sottolineando che le linee del bilancio non mostrano segni di cambiamento rispetto alle politiche precedenti del governo del PSOE. Secondo Nieto, il bilancio riflette un modello di spesa che non favorisce la crescita infrastrutturale e non affronta le carenze persistenti nei settori dell’istruzione e della sanità. Insomma, per lui è fondamentale concentrare gli sforzi su come ottimizzare le risorse e garantire un uso efficiente della spesa pubblica.
Inoltre, Nieto ha accusato il governo di aver tradito le promesse fatte agli elettori sulla riduzione dell’IGIC, spingendo per un cambiamento radicale delle politiche fiscali e chiedendo con forza la necessità di una maggiore austerità.
Prospettive per il bilancio e il futuro economico delle Canarie
Nel corso della discussione, la consigliera Asián ha presentato i dati chiave del bilancio, sottolineando che la pubblica amministrazione delle Canarie prevede un debito pubblico al 11% e un incremento delle entrate non finanziarie del 2,8%. Un surplus previsto di 130 milioni di euro nel 2025 ha generato dibattito circa la possibilità di lasciare questi fondi per rispettare la regola di spesa, in un contesto in cui molte altre comunità stanno lottando per far fronte alle proprie esigenze finanziarie.
La posizione espressa dai gruppi che sostengono il governo, ASG e AHI, dimostra un chiaro supporto alle linee guida presentate, pur ammettendo la necessità di emendamenti parziali. Questa apertura al dialogo rappresenta un passo fondamentale per coniugare necessità politiche con le richieste della società civile, anche a fronte di profonde divisioni politiche.
La prospettiva sul bilancio 2025 continua a suscitare dibattiti intensi e confronti, che saranno fondamentali per definire il percorso economico e sociale delle Canarie nei prossimi anni.