Isole Canarie

Critiche al bilancio 2025 del Cabildo di Gran Canaria: mancanza di visione per il futuro dell’isola

Il bilancio 2025 del Cabildo di Gran Canaria suscita critiche per la scarsa allocazione di fondi, mancanza di trasparenza e insufficienza negli investimenti in infrastrutture e servizi sociosanitari.

Il dibattito sul bilancio del 2025 del Cabildo di Gran Canaria si fa acceso, con il gruppo di Coalizione Canaria che esprime forti preoccupazioni riguardo alla mancanza di ambizione e di visione futura per l’isola. La portavoce e consigliera Vidina Cabrera, insieme ai co-consiglieri Julio Rodríguez e Carlos Culebras, ha presentato non solo un emendamento completo al bilancio, ma anche ben 30 emendamenti parziali. Queste azioni sono un chiaro segnale della necessità di un maggiore approfondimento e di una coerenza nelle stime finanziarie, le quali, secondo i critici, non garantiscono alcun reale benessere futuro per la comunità canaria.

Critiche al bilancio 2025 del Cabildo di Gran Canaria: mancanza di visione per il futuro dell'isola

Critiche alla scarsa investimento nel bilancio

Cabrera non ha esitato a sottolineare le criticità legate alla scarsa allocazione di fondi nel bilancio proposto. Delle previsioni di spesa complessive di 931 milioni di euro, solo 100 milioni sono destinati a investimenti reali, rappresentando così meno del 10% del totale. La consigliera ha definito questa cifra come “scandalosa” e ha sollevato dubbi sulle modalità e sulla trasparenza nella distribuzione dei fondi comunali. Molte sovvenzioni sono considerate “nominative”, il che significa che non seguono un processo chiaro e competitivo, ma piuttosto premiano interessi privati che possono mancare di trasparenza. Di fatto, l’88% delle sovvenzioni non è oggetto di un processo di selezione pubblica, mentre il 72,81% dei fondi per i municipi non indica i beneficiari, contribuendo così a un alto grado di opacità e limitando la capacità di controllo del bilancio stesso.

Investimenti senza relazioni e piani reali

Un’altra critica significativa emersa è la presentazione del bilancio senza i rapporti necessari da parte della Consulenza Giuridica e dell’Interventore Generale, una mancanza che non è conforme alle normative vigenti. Solo il 14 novembre sono stati consegnati questi documenti, mentre la scadenza per presentare emendamenti era fissata per il 18 novembre, compromettendo il tempo utile per una revisione effettiva. In ambito abitativo, il Cabildo prevede la costruzione di soltanto 63 nuove unità abitative nel 2025, un numero che replica quello del 2024 senza che alcun progetto sia stato attuato nei tempi previsti. Con un investimento stanziato di 3,33 milioni di euro, gli esperti concordano sull’insufficienza della somma per affrontare l’emergenza abitativa attuale presente nell’isola.

Trasparenza mancante nelle spese infrastrutturali

Rodríguez ha denunciato la mancanza di chiarezza nei budget dedicati alle opere pubbliche e alle infrastrutture, con ben 21 milioni di euro attualmente previsti per progetti non nominati. Ha chiesto l’implementazione di misure tangibili, come la circonvallazione di Agaete e l’accesso al nuovo Ecoparco Nord dalla GC-3. Un altro punto di dissonanza emerso è la separazione tra le determinate aree della Mobilità e quelle delle Opere Pubbliche. Questo scollamento appare incoerente, con progetti come le rotatorie a Santa Brígida che cadono sotto la responsabilità della Mobilità, mentre le fermate degli autobus vengono gestite dalla Presidenza, rendendo difficile una pianificazione coordinata e fluida del bilancio.

Dipendenza e insufficienza nei servizi sociosanitari

Infine, Culebras ha messo in evidenza la eccessiva dipendenza dal Convenio di Dipendenza del Governo delle Canarie, un elemento che limita l’autonomia dell’Instituto de Atención Sociosanitaria e la sua capacità di pianificazione a lungo termine. Con solo il 17,3% del bilancio destinato a politiche sociali, a confronto con i più di 300 milioni di euro stanziati a Tenerife, la mancanza di un investimento serio per migliorare le infrastrutture sociosanitarie è evidente. Culebras ha avvertito che le risorse dovrebbero necessariamente essere dirette verso l’incremento di posti sociosanitari, centri diurni e programmi di assistenza domiciliare, affinché gli anziani e le persone con disabilità possano ricevere cure di qualità nel proprio ambiente familiare.