La promozione dei prodotti canari nel mercato internazionale rappresenta una questione cruciale per l’economia dell’arcipelago. Recentemente, durante una commissione parlamentare dedicata all’Economia, la deputata Cristina Calero, membro del Gruppo Nazionalista Canario , ha sollevato interrogativi significativi circa le azioni necessarie per ampliare la commercializzazione dei prodotti locali a livello globale. Questo articolo esplora le affermazioni della Calero e le attuali dinamiche dell’export canario.
La tradizione commerciale delle Canarie
Cristina Calero ha sottolineato che la tradizione commerciale delle Isole Canarie con il resto del mondo non è un fenomeno recente. Il passato economico dell’arcipelago è caratterizzato da una significativa presenza nel mercato internazionale. In epoche passate, le Canarie sono state importanti esportatori di cereali, contribuendo a fornire alimenti all’Europa, e leader nel settore del vino durante il Seicento. Inoltre, l’industria conserviera ha giocato un ruolo cruciale nella formazione delle città e dei porti canari, creando un forte legame con il commercio marittimo.
Calero ha evidenziato un dato interessante: nel primo semestre del 2024, le esportazioni delle Canarie hanno registrato un incremento del 24,2%, mentre il resto della Spagna ha visto un calo. Questo andamento positivo suggerisce che i prodotti canari non solo mantengono una clientela fidelizzata nei mercati storici, ma riescono anche ad aprirsi a nuovi mercati, come quello polacco, dove in gennaio è stato spedito il primo carico di banane delle Canarie.
La rilevanza dei vini canari
Un altro punto saliente nel discorso della deputata è la crescente importanza del vino come prodotto di esportazione. Calero ha messo in evidenza come il vino rappresenti uno dei prodotti canari più significativi sia in termini di produzione sia di vendite all’estero. È stato osservato che alcune cantine di Lanzarote destinano il 90% della loro produzione di vino rosato agli Stati Uniti, mostrando quindi come prodotti specifici possano conquistare mercati lontani, grazie a politiche di marketing efficaci.
Tuttavia, Calero ha avvertito riguardo l’incertezza economica in diverse nazioni, sottolineando le preoccupazioni sulla recessione in paesi come la Germania e il rallentamento della crescita in Francia, che potrebbero influenzare negativamente le esportazioni canarie. Ha anche fatto riferimento alle potenziali oscillazioni politiche, citando le intenzioni del nuovo governo degli Stati Uniti di aumentare i dazi doganali, un fattore che potrebbe condizionare pesantemente il mercato del vino.
Le sfide logistiche delle aziende canarie
Oltre alle questioni di mercato, Calero ha discusso anche delle difficoltà logistiche che le aziende canarie devono affrontare. Le problematiche legate ai costi di spedizione e ai tempi di consegna delle merci sono state accentuate dai conflitti geopolitici attuali, creando ritardi significativi. Questi fattori non solo impattano la logistica, ma hanno anche conseguenze sulla produzione locale, in quanto influenzano l’elaborazione di subprodotti destinati al mercato interno.
Calero ha quindi richiamato l’attenzione sull’importanza di una strategia a lungo termine per il settore commerciale delle Canarie. Ha sottolineato come il governo e le amministrazioni locali debbano lavorare per migliorare il posizionamento della “marca canaria” sui mercati internazionali, garantendo così un futuro più sostenibile e prospero per l’economia dell’arcipelago.
Il futuro dell’economia canaria
Infine, Calero ha evidenziato i risultati della diversificazione economica, facendo notare che settori come la moda stanno già contribuendo al 2,8% del PIL nazionale, superando addirittura il settore primario. Questa evoluzione suggerisce che l’economia canaria sta cercando di adattarsi e rinnovarsi per affrontare le sfide del futuro. La deputata ha concluso la sua esposizione esortando le autorità a intensificare gli sforzi per promuovere la commercializzazione dei prodotti canari, con l’obiettivo di garantire che l’arcipelago continui a prosperare nel panorama economico globale.