In un recente allarme lanciato dai rappresentanti politici di Lanzarote, si mettono in luce le gravi carenze dei servizi sanitari nella parte settentrionale dell’isola. Yoné Caraballo, deputato per Lanzarote e presidente regionale di Nueva Canarias-Bloque Canarista, si è unito al consigliere di sanità del comune di Haría, Marcos Lemes, per denunciare un deterioramento significativo nella qualità delle prestazioni sanitarie. Queste problematiche non solo affliggono la popolazione residente, ma colpiscono anche un numero crescente di turisti, accentuando la necessità di interventi immediati e di investimenti adeguati.
Le responsabilità del governo locale nella crisi sanitaria
Yoné Caraballo ha accusato il governo regionale, composto da Coalizione Canaria e Partito Popolare , di essere il principale responsabile del declino negli investimenti destinati a migliorare il sistema sanitario pubblico nel nord di Lanzarote. Nella sua esposizione, Caraballo ha evidenziato il fatto che la zona nord, caratterizzata da un’alta longevità, vede i suoi residenti affrontare notevoli difficoltà nel raggiungere i centri medici di Arrecife, soprattutto in situazioni di emergenza.
La discussione ha messo in evidenza come il territorio, comprendente i comuni di El Mojón, Guatiza e Cocoteros nel comune di Teguise, insieme a tutto il comune di Haría e La Graciosa, conta oltre 20.000 cartelle sanitarie, senza considerare la crescente popolazione di turisti. Caraballo ha sollevato la questione che le attuali infrastrutture sanitarie non sono in grado di far fronte a tale “carico assistenziale”, denotando un’evidente mancanza di un Punto di Attenzione Continuata attivo 24 ore su 24, che è cruciale per garantire tempestività e continuità nelle cure.
La riduzione dei finanziamenti e il rischio di tagli
Un aspetto inquietante della situazione è rappresentato dalla cancellazione di 1,5 milioni di euro originariamente previsti per il potenziamento del Centro di Salute di Mala. Questi fondi, inseriti nel budget per il 2024, non verranno attuati, aggravando ulteriormente la già critica situazione sanitaria.
Marcos Lemes ha espresso la preoccupazione dei cittadini di Haría, definendoli “cittadini di terza classe”, poiché si sentono abbandonati quando si tratta di affrontare emergenze. Lemes ha rimarcato che, invece di progredire verso un miglioramento della qualità delle cure sanitarie, l’attuale governo ha progressivamente ridotto le capacità assistenziali disponibili.
Il consigliere ha fatto riferimento alle pessime condizioni delle strutture sanitarie a Haría, con risorse umane insufficienti. “È inaccettabile che i pazienti del comune non possano contare su un’assistenza continua da parte dello stesso medico”, ha affermato, sottolineando la gravità della situazione in cui la popolazione è lasciata senza accesso a servizi sanitari adeguati, in un contesto già compromesso da problematiche legate all’acqua potabile.
Le promesse non mantenute e le iniziative future
Sotto accusa anche l’operato di CC a Haría, accusato di aver esagerato le promesse di finanziamenti per il Centro di Salute di Mala, ora rivelatesi infondate, dato il mancato avvio dei lavori e l’assenza di nuove previsioni di investimento per il 2025. Lemes ha denunciato questa mancanza di trasparenza, che ha contribuito a una crescente frustrazione tra i residenti.
In risposta a queste gravi mancanze, il gruppo di Nueva Canarias-Bloque Canarista ha annunciato l’intenzione di presentare diverse proposte al consiglio comunale per ripristinare i 1,5 milioni di euro tagliati. Inoltre, saranno richieste misure per migliorare le infrastrutture sanitarie nel Consultorio di Haría, con l’obiettivo di ripristinare il diritto dei cittadini a un servizio sanitario dignitoso e adeguato alla loro reale necessità.