I commercianti di Costa Teguise sono preoccupati per un crescente numero di furti e aggressioni nella zona, perpetrati da un gruppo di giovani che sembra agire con impunità. Questo articolo esplora le denunce di un imprenditore locale e il contesto di insicurezza che caratterizza la comunità.
Le denunce dei commercianti
Un imprenditore della zona di Costa Teguise ha segnalato una preoccupante ondata di furti condotti da un gruppo di giovani nei negozi locali. Il commerciante ha presentato una denuncia alla Guardia Civile, corredandola di video provenienti dalle telecamere di sicurezza del suo negozio. Nelle registrazioni, si possono osservare chiari segnali di minacce e aggressioni da parte di questi giovani nei confronti di altri esercenti.
Secondo quanto riportato dal commerciante, i ladri mirano specificamente ai negozi di bazar asiatici e alle grandi catene di supermercati, consapevoli che in queste attività non vengono adottate misure di sicurezza sufficienti per contrastare i furti. Questa situazione di vulnerabilità sembra aver incoraggiato il gruppo a continuare le proprie attitudini criminali.
L’imprenditore ha anche descritto come il gruppo sia composto da un numero consistente di ragazzi, con uno di loro che funge da “cervello” dell’operazione, indicando i più giovani su chi e come rubare. Quando il furto non va a buon fine, questi giovani tendono a reagire con comportamenti violenti, minacciando le persone che si trovano nei pressi. Il commerciante ha indicato che la situazione è in corso da sei o sette mesi, con diverse denunce già presentate alle autorità competenti.
La presenza di armi e l’atmosfera di paura
All’interno delle immagini fornite insieme alla denuncia, è emerso un altro elemento preoccupante: alcuni dei giovani coinvolti nei furti sono armati. Il commerciante ha specificato che ha sempre avuto sospetti riguardo a questi ragazzi, avendo avvistato un’atmosfera tesa e allarmante intorno al suo negozio. In una delle registrazioni, si può notare il commerciante con una mano in tasca, pronta a far esplodere uno spray al peperoncino, consapevole del rischio di un possibile scontro.
Un altro episodio inquietante descritto si riferisce a un video di un altro negoziante, nel quale uno dei giovani mostra un’arma bianca, minacciando il commerciante. Questo atto di violenza ha suscitato serie preoccupazioni per la sicurezza nella zona, costringendo molti commercianti a vivere in uno stato di continua tensione.
Inoltre, si evidenzia come nel quartiere di Playa Bastián si stia verificando una situazione simile, con i turisti, spesso in stato di ebbrezza, che vengono derubati da questi giovani mentre passeggiano. La difficoltà nel denunciare questi eventi, unita alla condizione di vulnerabilità dei turisti, complica ulteriormente la crisi di sicurezza.
La risposta delle autorità e la mancanza di tutela
Nonostante le ripetute segnalazioni, i commercianti affermano che le autorità non stanno adottando alcuna misura efficace per contrastare questo fenomeno. L’imprenditore ha riferito che, durante la denuncia, gli agenti della Guardia Civile gli avrebbero suggerito di recarsi quotidianamente al Cabildo per esprimere le proprie preoccupazioni. Tuttavia, le risposte finora hanno deluso le aspettative dei commercianti.
Molti di questi giovani sono stati arrestati in seguito a denunce presentate dai proprietari dei negozi, ma sono stati rilasciati nel giro di poco tempo, il che genera disillusione tra i commercianti. L’imprenditore ha percorso una lunga strada per giungere al palazzo di giustizia e lunedì ha formalmente presentato la sua dichiarazione, in attesa di un possibile processo.
La mancanza di azioni concrete da parte delle autorità ha portato a un sentimento di impotenza tra i commercianti, i quali si sentono sempre più abbandonati e vulnerabili di fronte a una criminalità che sembra crescere in maniera esponenziale.