Il Cabildo di Gran Canaria ha recentemente compiuto un passo significativo verso la riconciliazione storica firmando un accordo con i discendenti di Pedro Rico, sindaco di Madrid durante la II Repubblica spagnola. Questo atto segna il primo intervento di restituzione di beni in virtù della Legge sulla Memoria Democratica, restituendo alla famiglia cinque quadri confiscati durante la Guerra Civile. Scopri i dettagli di questa storica restituzione e il valore che porta con sé.
La restituzione delle opere d’arte
Il 26 ottobre 2023, il Cabildo di Gran Canaria ha ufficialmente restituito cinque opere d’arte a Francisca e Pedro Rico Gómez, nipoti di Pedro Rico. Questo significativo evento è avvenuto nella Casa di Colón, il museo di Las Palmas che custodisce queste opere dal 1952. Le opere d’arte tornano così alla famiglia dopo essere state confiscate nell’estate del 1938 dalla Junta Delegada de Incautación y Protección del Patrimonio Artístico, istituita dal governo repubblicano con l’intento di proteggere e preservare il patrimonio artistico. Queste opere furono integrate nel patrimonio statale sotto il regime di Franco, raggiungendo Gran Canaria nel 1942.
Nel suo discorso durante l’evento, la consigliera insulare per la Cultura, Guacimara Medina, ha sottolineato l’importanza di questa restituzione, affermando che essa rappresenta un tentativo di “restituire dignità a coloro che, in un triste momento della nostra storia, vissero privati della loro libertà”. Queste parole mettono in luce la necessità di affrontare un passato complesso e difficoltoso, in cui molte persone sono state soggette a ingiustizie e perdite irreparabili.
Il contenuto delle opere restituite
Le cinque opere d’arte restituite includono tre oli su tela di Eugenio Lucas Velázquez, intitolati ‘Cruz de Mayo’, ‘Majos obsequiando a un garrochista’ e ‘Toro embistiendo a un grupo’. A questi si aggiunge un olio su cartone di Roberto Domingo Fallola, intitolato ‘Banderillas de fuego’, e un ulteriore dipinto di Francisco Domingo Marqués, realizzato nel 1970 e intitolato ‘Mosqueteros: la venta del caballo’. Queste opere, databili alla fine del XIX secolo, erano particolarmente preziose per Pedro Rico, noto per la sua passione per le arti. I dipinti erano conservati nel suo domicilio a Madrid, dal quale fu costretto a fuggire nel 1936 durante l’assalto della città.
Pedro Rico non tornò mai più a Madrid, morendo nel 1957 in Francia, dopo un lungo esilio che lo portò inizialmente in America Latina. Questo trasferimento e la sua fuga segnarono un capitolo doloroso della sua vita, caratterizzato dalla separazione forzata e dalla perdita di beni a lui cari.
Il lavoro della famiglia per il ritorno delle opere
È stato nel marzo 2023 che la famiglia Rico ha contattato il Cabildo di Gran Canaria attraverso i propri rappresentanti legali, esprimendo la volontà di riacquistare i dipinti confiscati a Pedro Rico. Tale iniziativa ha avuto origine dall’interesse manifestato dopo aver appreso della presenza di queste opere nella Casa di Colón attraverso un articolo di stampa. Seguito immediatamente dall’apertura di un’istruttoria da parte del Servizio Insulare di Musei, il processo di restituzione è stato meticoloso, combinando aspetti storici, legali e artistici, con l’obiettivo di garantire che la famiglia non subisse le conseguenze dell’inattività amministrativa.
Francisca Rico, intervenendo durante la cerimonia di restituzione, ha voluto esprimere gratitudine per l’impegno del Cabildo di Gran Canaria nel rendere questo momento possibile, descrivendolo come un’opportunità per onorare la memoria del nonno e per “rimediare, seppur in parte, ai torti subiti dalla sua famiglia”.
La memoria e il ruolo delle istituzioni
Antonio Morales, presidente del Cabildo di Gran Canaria, ha affermato che la memoria storica è fondamentale per la democrazia, specialmente in tempi in cui i valori democratici sono messi in discussione. Ha sottolineato che senza uno sforzo per ricostruire la memoria e rendere giustizia alle persone perseguitate, non sarà possibile costruire un futuro migliore. Morales ha auspicato che le amministrazioni pubbliche continuino a lavorare insieme per affrontare le ingiustizie del passato e per garantire che tali eventi non vengano mai dimenticati.
Questo evento di restituzione non rappresenta solo un gesto simbolico, ma apre una nuova era di riflessione e riconciliazione per molte famiglie spagnole che, come i Rico, hanno subito le conseguenze delle violenze del passato e la perdita di beni e dignità. Il Cabildo di Gran Canaria, attraverso questa azione, si pone come modello per altre istituzioni, suggerendo un percorso che potrebbe portare a ulteriori restituzioni e un maggiore riconoscimento delle ingiustizie subite nel corso della storia spagnola.