Un importante progetto di cooperazione tra le Canarie e Cuba sta portando a risultati promettenti nella ricerca di alternative per l’alimentazione animale. La collaborazione tra la Consejería de Agricultura, Ganadería, Pesca y Soberanía Alimentaria del Governo delle Canarie, l’Instituto Canario de Investigaciones Agrarias e l’Instituto de Investigaciones de Viandas y Frutas Tropicales di Cuba , unita all’Associazione Università senza Frontiere , si focalizza sull’utilizzo della yuca come risorsa per il bestiame. Il progetto ha recentemente raggiunto la sua fase di raccolta, ottenendo dati che evidenziano il potenziale di questo tubero nell’alimentazione del bestiame alle Canarie.
Il progetto e i primi risultati
Il progetto “Inter-cooperazione Canarie-Cuba per lo sviluppo di alternative di alimentazione animale basate su nuove varietà di yuca” ha avviato la fase di raccolta presso la Finca El Pico del ICIA, situata a Tejina, Tenerife. I primi rapporti dalla raccolta sperimentale indicano che ogni pianta di yuca produce tra i quattro e i sei chilogrammi, portando a una stima finale di produzione compresa tra 16 e 19 tonnellate per le 4.000 piante importate da Cuba. Questi dati suggeriscono un rendimento per ettaro che varia tra 40 e 50 tonnellate di tuberi freschi.
Il ICIA ha importato quattro varietà di yuca da INIVIT, tra cui Señorita, Y4, 80+1 e CMC, per analizzarne l’adattamento alle condizioni agronomiche delle Canarie e valutarne la possibilità di utilizzo nell’alimentazione del bestiame locale. Tavoli di lavoro e incontri tra diversi enti e rappresentanti istituzionali hanno accompagnato l’implementazione di questo progetto strategico.
Visita ufficiale e supporto istituzionale
In occasione della raccolta della prima produzione, Narvay Quintero, il consigliere dell’Agricoltura, ha visitato la Finca El Pico per discutere i progressi con esperti e dirigenti istituzionali, tra cui Janira Gutiérrez Peraza, presidente dell’ICIA, e vari esponenti della Fondazione Università di La Laguna. Durante l’incontro, sono stati analizzati i risultati emersi fino a quel momento e discussi i futuri sviluppi dello studio sulla yuca come risorsa per l’alimentazione animale.
Dal suo avvio nel giugno 2023, il progetto ha esaminato l’applicabilità della yuca non solo come fonte energetica per i mangimi animali, grazie al suo elevato contenuto di carboidrati, ma anche per le sue foglie, che possiedono proprietà nutrienti notevoli. Questa dualità fa della yuca una risorsa preziosa per migliorare la dieta del bestiame, contribuendo anche a ridurre i costi di produzione.
Obiettivi in lavorazione e impatto economico
L’iniziativa si propone di affrontare la crescente difficoltà economica che ha colpito il settore dell’allevamento alle Canarie, in parte a causa dell’incremento dei costi dei cereali a livello globale. Quintero ha sottolineato che le spese alimentari per gli animali possono costituire fino al 50% dei costi totali per un’azienda agricola nell’arcipelago. Pertanto, il governo regionale sta lavorando per sviluppare strategie che possano abbattere questi costi, come le modifiche attuate nel Régimen Específico de Abastecimiento, una formula di approvvigionamento di materie prime.
La yuca, con un consumo idrico ridotto e particolarmente resistente a parassiti e malattie, rappresenta un’alternativa promettente per le aziende agricole impegnate nella produzione locale. Inoltre, i ricercatori hanno osservato che, sebbene il focus sia sull’alimentazione animale, si stanno esplorando le possibilità di utilizzo della yuca anche per il consumo umano, dato il suo potenziale come sostitutivo dei cereali.
Valutazione futura e applicazioni potenziali
Durante il 2025, si procederà a una valutazione approfondita dei mangimi realizzati con yuca impiegati nella nutrizione di diverse specie di bestiame locale. Le prove includeranno valutazioni di palatabilità e assunzione, oltre all’analisi dei prodotti finali, come latte, formaggio, carne e uova. Esperti cubani specializzati in queste varietà di tubero offriranno supporto nei vari processi, focalizzandosi in particolare sull’allevamento caprino, ma con aperture anche verso l’allevamento avicolo attraverso tecniche di conservazione come disidratazione e pelletizzazione.
La sperimentazione della yuca come risorsa alimentare per il bestiame non solo rappresenta un passo significativo verso l’autosufficienza alimentare alle Canarie, ma potrebbe anche instaurare nuove pratiche agricole sostenibili per il futuro.