Lanzarote, isola incantevole delle Canarie, sta affrontando una sfida significativa con l’approvvigionamento idrico. Negli ultimi anni, più di dieci hotel hanno presentato richieste per l’installazione di dissalatori privati, una soluzione che potrebbe alleviare la pressione idrica su di un sistema già compromesso. I problemi con la società di fornitura idrica, Canal Gestión, hanno spinto gli operatori turistici a cercare alternative sostenibili per procurarsi acqua e gestire i rifiuti salini.
La situazione attuale del servizio idrico a Lanzarote
La questione dell’approvvigionamento idrico a Lanzarote è diventata sempre più problematica. L’isola, che dipende in gran parte dalle risorse idriche esterne e dai sistemi di desalinizzazione, ha registrato frequenti interruzioni del servizio da parte della Canal Gestión, la compagnia incaricata della gestione dell’acqua. Questo scenario ha spinto gli hotel a considerare soluzioni interne, come l’installazione di impianti di dissalazione privati.
La necessità di garantire un flusso d’acqua costante è essenziale, soprattutto per i complessi turistici che vedono un alto afflusso di visitatori durante tutto l’anno. Le interruzioni nell’erogazione dell’acqua non solo compromettono il comfort degli ospiti, ma possono avere un impatto negativo sull’immagine e sulla sostenibilità economica delle strutture recettive.
Di fronte a questa emergenza, molti hotel stanno investendo nella ricerca di soluzioni autonome. Al momento, la procedura di autorizzazione per l’installazione di dissalatori è in corso in vari stabilimenti, con alcuni che si trovano ancora in fase di consultazione pubblica. Ogni nuova iniziativa rappresenta un passo verso una gestione più responsabile delle risorse idriche, in un contesto di crescente domanda.
Richieste di autorizzazione per impianti di dissalazione
Nell’ultimo anno, diversi hotel noti, come il Paradisus by Meliá Salinas, il Costa Calero e vari resort a Playa Blanca e Puerto del Carmen, hanno formalizzato le loro richieste per installare impianti di dissalazione. La lista delle strutture coinvolte include anche nomi prestigiosi come il Riu Paraíso Lanzarote e l’IBEROSTAR Selection Lanzarote Park. La crescente richiesta di autorizzazione indica una tendenza verso l’autosufficienza, che potrebbe mitigare i problemi di approvvigionamento dell’isola.
In aggiunta, alberghi già esistenti come Sol Lanzarote e H10 Rubicón Palace hanno avviato il processo di rinnovo delle autorizzazioni per l’operatività dei loro dissalatori. Queste strutture sono consapevoli che continui problemi con l’approvvigionamento idrico possono far lievitare i costi operativi e influire sulla qualità dei servizi offerti agli ospiti.
Ha dichiarato un rappresentante del settore: “È fondamentale trovare soluzioni che garantiscano la continuità del servizio idrico senza compromettere l’ambiente.” Tuttavia, l’implementazione di dissalatori presenta anche delle criticità, in particolare per quanto riguarda l’impatto ambientale. Le nuove tecnologie, sebbene offrano soluzioni immediate, necessitano di una pianificazione attenta per evitare di danneggiare l’ecosistema marino locale.
L’impatto ambientale della desalinizzazione
La desalinizzazione è spesso vista come la soluzione ai problemi idrici, ma comporta conseguenze ecologiche significative. Le strutture di dissalazione possono generare tra 300 e 680 metri cubici di salmuria al giorno, un sottoprodotto altamente salino che, se non gestito correttamente, può contaminare le acque costiere e danneggiare la fauna e la flora marina.
Studi condotti da istituzioni internazionali hanno evidenziato la necessità di strategie di gestione più efficaci della salmuria, evidenziando che i rilasci negli oceani possono avere effetti devastanti sugli ecosistemi marini. Ad esempio, ricerche dell’Istituto per l’Acqua, l’Ambiente e la Salute delle Nazioni Unite hanno sottolineato l’importanza di sviluppare pratiche più sostenibili e economicamente vantaggiose per la gestione della salmuria.
Inoltre, l’intensa urbanizzazione e l’afflusso turistico nell’isola hanno portato a un’evidente sovrasfruttamento delle risorse idriche. Le ricerche condotte nelle Canarie hanno dimostrato che le aree a vocazione turistica tendono a concentrarsi in regioni aride, aggravando ulteriormente la pressione sulle scarse risorse idriche locali.
L’attuale situazione di Lanzarote richiama l’attenzione non solo sulla necessità di una gestione più consapevole delle risorse idriche, ma anche sull’importanza di modalità di approvvigionamento che non danneggino l’ambiente. Con il continuo aumento del turismo, trovare un equilibrio sostenibile tra esigenze idriche e rispetto per l’ecosistema diventa una priorità.