Isole Canarie

Il Comune di Tías respinge progetto di pannelli fotovoltaici a Camino Rompimiento

Il Comune di Tías rifiuta un progetto di pannelli fotovoltaici, sottolineando l’importanza della sostenibilità e del coinvolgimento dei cittadini per garantire benefici reali alla comunità locale.

La questione dell’energia rinnovabile sta diventando sempre più centrale nel dibattito pubblico, soprattutto nelle Isole Canarie, dove l’impatto ambientale e la sostenibilità sono temi di rilevante interesse. Recentemente, il Comune di Tías ha manifestato la propria opposizione a una proposta avanzata da un ente imprenditoriale privato, che prevedeva l’installazione di pannelli fotovoltaici in una zona specifica della località. In questo articolo, esamineremo i dettagli di questa iniziativa e le ragioni dietro il rifiuto da parte delle autorità locali.

Il Comune di Tías respinge progetto di pannelli fotovoltaici a Camino Rompimiento

Il progetto imprenditoriale e le sue implicazioni

La proposta avanzata prevede l’occupazione di un’area di «almeno 28.721 metri quadrati» situata nella zona del Camino Rompimiento. Secondo fonti locali, il progetto non solo occuperebbe una vasta porzione di territorio, ma non garantirebbe neppure vantaggi diretti per i residenti di Tías e dei dintorni. Durante un incontro con gli abitanti di Mácher, il gruppo di governo ha espresso chiaramente le proprie riserve, sostenendo che il presunto beneficio pubblico e sociale del progetto non è giustificabile.

Le preoccupazioni espresse ricadono sulla sostenibilità del progetto, evidenziando che iniziative di questo tipo dovrebbero portare reali vantaggi per la comunità locale. Le autorità comunali hanno specificato che è fondamentale che qualsiasi proposta imprenditoriale sia in grado di ricadere positivamente sui residenti; altrimenti, è difficile giustificarne la realizzazione.

La posizione del Comune di Tías

Riferendosi al progetto, il Comune di Tías ha sottolineato l’importanza di promuovere il risparmio energetico e l’uso delle energie rinnovabili, ma in maniera differente. Le autorità hanno posto l’accento sulla necessità di utilizzare coperture già esistenti per l’installazione di impianti fotovoltaici, evitando così l’occupazione di suolo pubblico. Questa proposta si inserisce in un più ampio programma di sostenibilità e tutela ambientale che mira a garantire che lo sviluppo energetico non comprometta l’ambiente circostante e il benessere della comunità.

Il rifiuto del progetto è anche legato alla volontà di trovare soluzioni energetiche che non generino conflitti con il territorio e con gli abitanti. Il Comune intende esplorare opzioni alternative che possano portare a un utilizzo più razionale delle risorse disponibili, incentivando l’autoconsumo energetico tra i cittadini.

L’importanza della partecipazione cittadina

La questione dell’energia rinnovabile non è solo un tema politico, ma coinvolge direttamente i cittadini. Durante l’incontro con i residenti, i membri del Comune hanno chiarito che la loro opposizione deriva dall’ascolto delle preoccupazioni della comunità. La partecipazione attiva dei cittadini è fondamentale per affrontare questioni come questa, poiché permette di raccogliere opinioni, suggerimenti e timori da parte di chi vive direttamente sul territorio.

Il dialogo tra le autorità e i residenti rappresenta un esempio di come la gestione delle politiche energetiche dovrebbe essere condotta, ossia con un approccio inclusivo e responsabile. Il Comune di Tías ha ribadito la propria disponibilità a considerare proposte che siano realmente benefici per la comunità, evitando iniziative che possano rivelarsi impattanti in negativo per l’ambiente e per chi lo abita quotidianamente.

La decisione di bloccare il progetto di pannelli fotovoltaici rappresenta un passo importante verso una gestione più sostenibile e attenta alle esigenze dei cittadini nella zona di Tías.