La violenza di genere rappresenta un fenomeno allarmante in Spagna, dove, dalle prime registrazioni di ventuno anni fa, sono state documentate statistiche inquietanti, come gli 1.287 omicidi perpetrati da maltrattatori nel corso delle ultime due decadi. Per affrontare questo problema, il Ministero dell’Interno ha attivato il Sistema VioGén, finalizzato a garantire una protezione adeguata alle vittime, adattando le misure di sicurezza alle specifiche necessità di ciascuna persona. Attualmente, nelle Isole Canarie, 6.639 donne beneficiano della protezione poliziesca a causa del rischio elevato di violenza, un dato che include ben 108 minorenni.
I dati preoccupanti sulla violenza di genere
Le cifre mettono in luce una realtà complessa e preoccupante. Secondo le statistiche pubblicate dalla Segreteria di Stato per la Sicurezza, aggiornate al 31 ottobre 2024, il numero di casi attivi di adolescenti nel regime di Monitoraggio Integrato per i casi di Violenza di Genere nelle Isole Canarie supera il centinaio. Questo rappresenta il nove per cento del totale nazionale, che comprende 1.201 casi. Le Isole Canarie, con la loro specificità territoriale e demografica, mostrano quindi una particolare vulnerabilità, evidenziando la necessità di misure mirate e integrate per affrontare il problema.
È interessante notare che, nonostante la preoccupazione generale, durante il secondo trimestre del 2024 si è registrata una diminuzione delle denunce di violenza di genere nelle Canarie. Ciò solleva interrogativi sulle dinamiche sociali e sulle possibili difficoltà che le vittime possono incontrare nel denunciare i maltrattamenti.
L’importanza dell’autoprotezione
Il Sistema VioGén ha come obiettivo principale quello di fornire alle vittime misure di autoprotezione e implementare un approccio preventivo in caso di emergenze o situazioni di pericolo. Il documento elaborato dal Ministero dell’Interno, guidato da Fernando Grande-Marlaska, delinea un quadro esaustivo dei casi di violenza di genere: ogni segnalazione è associata a un aggressore specifico e include tutte le denunce registrate.
I casi attivi segnalati vengono monitorati dalla polizia e il livello di rischio per le vittime viene rivalutato nel tempo in base alle circostanze. Sono classificati in tre categorie: rischio non apprezzato, rischio basso e alto, che, nelle Canarie, attualmente registra tre casi di rischio elevato. Questo monitoraggio costante è fondamentale per garantire la sicurezza delle donne e dei minori coinvolti in situazioni di maltrattamento.
La percezione della violenza di genere tra i giovani
Un aspetto inquietante del fenomeno è la percezione della violenza di genere tra i giovani. Un’indagine condotta dal Centro Reina Sofía per l’Adolescenza e la Gioventù ha mostrato che il 15% dei ragazzi e l’8% delle ragazze in Spagna negano l’esistenza della violenza di genere, con uno su dieci che la considera un’invenzione ideologica. Tali affermazioni evidenziano una grave sottovalutazione del problema, mettendo in luce l’importanza di una maggiore sensibilizzazione e di interventi educativi per modificare queste percezioni.
Il Sistema VioGén, attraverso la sua rete di monitoraggio e protezione, mira a garantire un supporto integrazione e tempestivo per le donne vittime di violenza e per i minori che da esse dipendono. Inoltre, uno dei suoi obiettivi è quello di raccogliere e gestire informazioni utili per prevenire queste situazioni.
La situazione nelle diverse comunità autonome
È significativo notare che il numero di donne registrate nel Sistema VioGén è aumentato del 22,2% rispetto allo stesso mese del 2023, con 1.201 adolescenti che rientrano nella fascia di età minore. Ci sono anche 1.711 bambini, figli delle donne maltrattate, sotto protezione poliziesca, un incremento del 21,7% rispetto all’anno passato.
Le comunità autonome con il maggior numero di casi di adolescenti a rischio sono Andalusia, Comunità Valenciana e Madrid, seguite dalle Isole Canarie. Le statistiche rivelano che, in tutta la Spagna, ci sono 1.119 casi di alto rischio e ben sette minorenni in condizioni di rischio estremo, suggerendo la necessità di interventi urgenti e strategie di protezione efficaci per garantire la sicurezza delle vittime e dei loro familiari.