Il dibattito sull’emergenza idrica a Lanzarote ha suscitato un acceso confronto tra il Partito Socialista Europeo e il presidente del Consorzio, Oswaldo Betancort. Le recenti dichiarazioni del PSOE mettono in evidenza la frustrazione e la sfiducia nei confronti di una gestione percepita come inadeguata. Questo articolo esamina i dettagli di questa controversia, le accuse reciproche e le proposte emerse per affrontare la crisi idrica sull’isola.
Le accuse del PSOE contro la gestione dell’emergenza
Il PSOE di Lanzarote ha denunciato in una nota stampa rilasciata mercoledì l’uso propagandistico della dichiarazione di emergenza idrica, considerandola un “autentico schiaffo“, mentre molte famiglie si svegliano senza acqua potabile. Loli Corujo, segretaria insulare del PSOE, ha definito “inaccettabile” il comportamento di Oswaldo Betancort, che dal mese di agosto dell’anno precedente ha promesso una dichiarazione di emergenza idrica. Secondo Corujo, Betancort non ha ancora compreso appieno il significato del termine “emergenza“.
Le dichiarazioni del PSOE mettono in rilievo una sostanziale insoddisfazione riguardo all’operato di Betancort, il quale, secondo Corujo, è stato assente nell’agire concreto per affrontare una crisi che dura da mesi. Il leader socialista ha aggiunto che la recente proposta presentata da Betancort riguardo al Debato sobre el estado de la isla, che chiedeva al Consorzio di richiedere la dichiarazione di emergenza al Consiglio Insulare di Acque, è stata vista come una manovra inutile, data la sua posizione di presidente del Consiglio.
La leader socialista ha evidenziato come le false aspettative create da Betancort, sin dalla sua conferenza stampa nell’agosto 2023, stiano contribuendo a un clima di disillusione tra i cittadini. Durante quell’occasione, Betancort aveva presentato un piano di misure urgenti per il ciclo integrato dell’acqua, promettendo investimenti per oltre novanta milioni di euro che dovevano essere accelerati dalla dichiarazione di emergenza. Tuttavia, il tempo è passato e, a oggi, l’unico risultato è stato l’arrivo di due impianti portatili che, secondo le dichiarazioni del gerente del Consorzio, non hanno avuto un impatto significativo.
Misure inadeguate e responsabilità di Canal Gestione
Corujo ha affermato che la recente dichiarazione di emergenza non apporterà miglioramenti concreti al processo di assunzione di nuova manodopera o all’accelerazione dei lavori, poiché le amministrazioni dovranno giustificare caso per caso l’urgenza di ogni intervento. Questo approccio burocratico ridurrebbe ulteriormente la possibilità di interventi efficaci e tempestivi.
Un punto di particolare preoccupazione per Corujo è che il presidente Betancort sta tentando di far ricadere sul bilancio pubblico investimenti che, secondo lei, dovrebbero essere responsabilità di Canal Gestión Lanzarote. La segretaria del PSOE ha enfatizzato che l’esecuzione di un piano per la gestione e il controllo delle perdite d’acqua, uno degli interventi richiesti da Betancort, è, in effetti, un obbligo contrattuale per Canal Gestión, così come la riparazione delle perdite stesse.
Secondo quanto dichiarato da Corujo, invece di esigere che Canal Gestión adempisse ai propri doveri contrattuali, Betancort sta tentando di prendere in carico la ricerca e la riparazione delle perdite. Questo approccio, come sottolineato dalla segretaria, non solo è inefficace, ma svantaggia anche le finanze pubbliche, poiché il risparmio derivante dalla riduzione delle perdite andrebbe solo a beneficio dell’azienda, senza riflettersi su una riduzione dei costi dell’acqua per i cittadini.
Prospettive future e misure necessarie
Corujo ha ulteriormente chiarito che, riguardo a potenziali sovvenzioni per affrontare l’emergenza idrica, attualmente esiste solo una dichiarazione di intenti nel bilancio della Comunità Autonoma, che prevede la creazione di un fondo di 15 milioni di euro per Lanzarote e Fuerteventura, destinato alla crisi idrica. Tuttavia, Corujo considera questa misura come un “brindisi al sole“, simile a quanto accaduto con il bilancio del 2024, sottolineando che le attuali condizioni per la dichiarazione di emergenza non corrispondono a requisiti legali specifici.
A giudizio della segretaria del PSOE, l’emergenza idrica è un’azione superflua e non fornisce risposte concrete alle problematiche dell’isola. Secondo la sua analisi, l’approvazione della dichiarazione rappresenterebbe un tentativo da parte di Betancort di dimostrare un’azione sull’emergenza idrica, ma i cittadini di Lanzarote meritano soluzioni più tangibili rispetto a promesse vuote e piani rimasti solo a livello di presentazione.
Rimanendo con i piedi per terra, il PSOE ha chiaramente espresso la sua posizione in merito a questa questione cruciale per Lanzarote, promettendo di non essere complice di quella che considerano una “farsa“, sottolineando che le vere esigenze delle famiglie nell’isola sono ben differenti da mere dichiarazioni senza azioni concrete.